[ssf] Un nuovo movimento operaio è possibile

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Author: Gianni - Prc Cadorago
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Subject: [ssf] Un nuovo movimento operaio è possibile
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      Da Terni l'unit=E0 della lotta contro la guerra e le politiche =
neoliberiste =20
      Un nuovo movimento operaio =E8 possibile =20
      di Paolo Ferrero (da Liberazione)=20
    =20
      L'assemblea nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori comunisti =
si =E8 tenuta in contemporanea ai blocchi ferroviari contro i convogli =
militari e alla manifestazione pacifista alla base della Maddalena. Una =
assemblea che vogliamo dedicare al macchinista che sabato sera a Pisa ha =
fermato il suo treno passeggeri, bloccando cos=EC la strada del =
convoglio militare diretto a Camp Darby. Una assemblea che ha =
individuato nell'unit=E0 della lotta contro la guerra e contro le =
politiche neoliberiste sul piano sociale, il terreno concreto su cui si =
colloca oggi lo scontro di classe.=20
      Decisivo =E8 quindi schierare il movimento operaio sul versante =
della lotta contro la guerra. Per fare questo =E8 necessario rendere =
comprensibile a livello di massa l'unitariet=E0 della logica della =
guerra e delle politiche neoliberiste, coniugando all'interno del =
movimento pacifista, un forte profilo etico ad una chiara impostazione =
politica antiliberista. Per questo dobbiamo lavorare alla costruzione =
dello sciopero generale europeo contro la guerra. Non come fatto =
"esterno" alla condizione lavorativa ma come uno snodo fondante la =
collocazione della lotta operaia all'interno della prospettiva =
dell'alternativa. La campagna per lo sciopero generale europeo non deve =
essere per=F2 solo una richiesta rivolta alle organizzazioni sindacali =
ma deve vedere da subito il nostro impegno diretto al fine di costruire =
all'interno del movimento di lavoratori le condizioni per una sua =
riuscita e per - in ogni caso - dichiarare sciopero in ogni luogo di =
lavoro all'eventuale inizio formale del conflitto. A tal fine sono molto =
importanti le azioni di disobbedienza - anche dei lavoratori - che in =
questi giorni si stanno svolgendo attorno al tentativo di impedire il =
trasporto sul territorio italiano degli ordigni bellici. Sul terreno =
della lotta alla guerra =E8 possibile e necessario costruire un =
intreccio di massa tra movimento no global e movimento operaio: =E8 =
possibile iniziare a vedere quello che abbiamo chiamato "nuovo movimento =
operaio".=20



      L'unit=E0 di classe
      In secondo luogo si tratta di agire a fondo sul terreno =
dell'unit=E0 di classe. Oggi la divisione della classe, a livello =
mondiale come all'interno di ogni singolo paese, =E8 la principale leva =
su cui il capitale fonda il suo potere. Il referendum per l'estensione =
dell'articolo 18 rappresenta concretamente la possibilit=E0 di invertire =
questa tendenza e per ricominciare a vincere. Dobbiamo costruire la =
campagna referendaria come grande campagna unitaria del mondo del lavoro =
contro lo strapotere dei padroni. Non una campagna ideologica, dei =
comunisti contro il resto del mondo, ma una grande battaglia "di =
classe", socialmente maggioritaria. A tal fine =E8 necessario costruire =
comitati unitari regionali ma poi arrivare a farli in tutti i luoghi di =
lavoro e nei diversi territori. Dobbiamo saper parlare ad un platea =
assai pi=F9 vasta di quella a cui ci rivolgiamo normalmente in una =
campagna elettorale. Questo =E8 il modo migliore di procedere per =
portare anche una grande organizzazione di massa come la Cgil a =
schierarsi per il Si. Dobbiamo saper parlare a tutto il mondo del =
lavoro, chiarendo che l'unificazione del mondo del lavoro non =E8 una =
istanza solidaristica di chi st=E0 meglio verso chi sta peggio ma una =
necessit=E0 per tutti al fine di difendere i propri diritti. Occorre =
chiarire che il referendum rappresenta una tappa fondamentale al fine di =
estendere i diritti a tutte le varie forme di lavoro "atipico", per =
aprire dall'interno del movimento dei lavoratori una seria lotta contro =
la Bossi/Fini e per aggredire le politiche familistiche che disegnano =
per le donne un inaccettabile orizzonte di doppio sfruttamento, in casa =
e sul lavoro. Abbiamo dinnanzi alcuni mesi e dobbiamo operare senza =
alcun settarismo per la vittoria del referendum.=20



      Incidere efficacemente
      In terzo luogo abbiamo un problema di sedimentazione democratica =
del movimento. Sia il movimento no global che il movimento dei =
lavoratori tendono a vivere oggi come "evento". Grandi, grandissime =
manifestazioni di massa ma difficolt=E0 a dar vita a forme strutturate =
sul territorio e a portare il conflitto all'interno dei luoghi di =
lavoro. Questa condizione presenta il rischio costante di una =
divaricazione tra conflitto generale - che tende a presentarsi come un =
orizzonte etico morale - e difesa degli interessi materiali immediati =
delle classi subalterne. Decisivo, al fine di operare una unificazione =
tra questi due piani =E8 la costruzione di "istituzioni di movimento" in =
grado di incidere efficacemente sul concreto dei rapporti di classe. A =
tal fine proponiamo la costruzione di una campagna per l'approvazione di =
una legge che renda possibile per i lavoratori costituire proprie =
rappresentanze democraticamente elette in ogni luogo di lavoro. Consci =
delle difficolt=E0, proponiamo anche che i comitati unitari per il =
referendum, da costruire in ogni luogo di lavoro, possano diventare =
embrioni di questa esigenza di organizzazione. Luoghi di incontro tra i =
diversi movimenti, tra le diverse sinistre sindacali, luoghi di =
autorganizzazione e di moltiplicazione delle forze in campo.=20



      Il sindacato
      Sul terreno sindacale registro positivamente il fatto che dopo due =
anni di lotte le differenze tra militanti del sindacalismo di base e =
della Cgil sono ridotte. Siamo uniti nella valutazione positiva =
dell'azione della Cgil sul piano generale, cos=EC come registriamo una =
profonda contraddizione tra questa e le concrete politiche sindacali. =
Nei rinnovi contrattuali - a parte la lodevole eccezione della Fiom - =
non si pratica una linea di vera messa in discussione del patto per =
l'Italia. La stessa sinistra sindacale con cui abbiamo costruito la =
campagna referendaria, non brilla certo per coerenza in tutte le =
categorie e in tutti i territori. In questa situazione io credo vadano =
fatte scelte nette. Occorre aprire una battaglia politica chiara ed =
esplicita per chiedere alla Cgil ad una coerenza tra impianto politico =
ed impianto sindacale e per richiamare la sinistra sindacale ad una =
coerenza di comportamenti rispetto ai propri documenti congressuali, su =
cui ha fondato il proprio consenso tra i lavoratori. Questa impostazione =
deve per=F2 portare con se il rifiuto di rotture organizzative della =
sinistra sindacale. Le contraddizioni che attraversano oggi la Cgil sono =
tali da chiedere e rendere possibile la costruzione di una ampia e =
radicale sinistra sindacale. Ogni fuga organizzativistica, pur fattq in =
nome dei migliori ideali, si porrebbe al di fuori di queste =
contraddizioni e sceglierebbe - a mio parere - una prospettiva =
minoritaria e quindi sbagliata.=20



      La nostra piattaforma
      Da questa impostazione discende la nostra piattaforma politica =
all'interno del mondo del lavoro per i prossimi mesi. Messa al centro =
della democrazia sui posti di lavoro e difesa del diritto di sciopero. =
Lotta alla precarizzazione del lavoro in tutte le sue forme e alla =
Bossi/Fini. Difesa del welfare a partire dalle pensioni e dalla sanit=E0 =
pubblica. Lotta per il salario a partire dal superamento della politica =
dei redditi all'interno dei rinnovi contrattuali per arrivare fino alla =
riproposizione di meccanismi automatici di adeguamento del salario =
all'inflazione. Lotta per il salario sociale. Intervento pubblico =
nell'economia, a partire dalle politiche industriali per arrivare alla =
riduzione d'orario e all'intervento diretto dello stato nei casi di =
crisi pi=F9 acuta, come la Fiat. In particolare quest'ultimo =E8 un =
obiettivo decisivo per evitare la frantumazione delle lotte contro i =
tagli dei posti di lavoro e per dare una qualche prospettiva alle lotte =
nel Mezzogiorno.=20



      Il partito
      Da ultimo il problema del partito. Come dimostra anche la platea =
dell'assemblea nazionale, pochi sono i giovani, le donne e quasi del =
tutto assenti gli immigrati. Siamo l'espressione di sinistra del mondo =
del lavoro "garantito" e i nostri quadri si sono in larga parte formati =
nel ciclo di lotte precedente. Inoltre buona parte delle lavoratrici e =
dei lavoratori iscritti al partito non produce un significativo livello =
di attivit=E0 politica sul posto di lavoro. L'attivit=E0 di =
"rappresentanza" all'interno degli organismi dirigenti sindacali da un =
lato e l'attivit=E0 di propaganda generale dall'altro sembrano assorbire =
quasi completamente il nostro "lavoro operaio". Credo che sia necessario =
un salto di qualit=E0, rimettendo al centro la lotta allo sfruttamento e =
la costruzione - a partire da questo - di un lavoro politico complessivo =
nei luoghi del lavoro. Che un altro mondo =E8 possibile non pu=F2 =
restare uno slogan buono solo fuori dall'orario di lavoro. La rimessa in =
discussione del meccanismo di sfruttamento capitalistico mi pare il =
punto centrale. L'attivit=E0 di inchiesta - che dobbiamo allargare e che =
non faremo mai abbastanza - ci ha mostrato le forme estremamente diverse =
in cui avviene l'erogazione del lavoro vivo oggi. Dobbiamo sperimentare, =
portando sui luoghi di lavoro la radicalit=E0 del movimento, =
intrecciando la lotta allo sfruttamento del lavoro con i temi del come, =
cosa, per chi produrre. In questo lavoro dobbiamo coinvolgere fino in =
fondo i giovani comunisti per scoprire, dentro le lotte di questi anni, =
una "nuova generazione operaia" che sappia intrecciare la lotta contro =
lo sfruttamento, contro le politiche neoliberiste e contro la guerra.=20


    =20



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      diretto al fine di costruire all'interno del movimento di =
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      di impedire il trasporto sul territorio italiano degli ordigni =
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      possibile iniziare a vedere quello che abbiamo chiamato "nuovo =
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      operaio".=20
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      sul terreno dell'unit=E0 di classe. Oggi la divisione della =
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      livello mondiale come all'interno di ogni singolo paese, =E8 la =
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      leva su cui il capitale fonda il suo potere. Il referendum per=20
      l'estensione dell'articolo 18 rappresenta concretamente la =
possibilit=E0 di=20
      invertire questa tendenza e per ricominciare a vincere. Dobbiamo =
costruire=20
      la campagna referendaria come grande campagna unitaria del mondo =
del=20
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      comunisti contro il resto del mondo, ma una grande battaglia "di =
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      unitari regionali ma poi arrivare a farli in tutti i luoghi di =
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      nei diversi territori. Dobbiamo saper parlare ad un platea assai =
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      di quella a cui ci rivolgiamo normalmente in una campagna =
elettorale.=20
      Questo =E8 il modo migliore di procedere per portare anche una =
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      organizzazione di massa come la Cgil a schierarsi per il Si. =
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      saper parlare a tutto il mondo del lavoro, chiarendo che =
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      propri diritti. Occorre chiarire che il referendum rappresenta una =
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      fondamentale al fine di estendere i diritti a tutte le varie forme =
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      lavoro "atipico", per aprire dall'interno del movimento dei =
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      che disegnano per le donne un inaccettabile orizzonte di doppio=20
      sfruttamento, in casa e sul lavoro. Abbiamo dinnanzi alcuni mesi e =


      dobbiamo operare senza alcun settarismo per la vittoria del =
referendum.=20
      <P><BR>Incidere efficacemente<BR>In terzo luogo abbiamo un =
problema di=20
      sedimentazione democratica del movimento. Sia il movimento no =
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Grandi,=20
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      proponiamo la costruzione di una campagna per l'approvazione di =
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      che renda possibile per i lavoratori costituire proprie =
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      democraticamente elette in ogni luogo di lavoro. Consci delle =
difficolt=E0,=20
      proponiamo anche che i comitati unitari per il referendum, da =
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      ogni luogo di lavoro, possano diventare embrioni di questa =
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      organizzazione. Luoghi di incontro tra i diversi movimenti, tra le =
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      sinistre sindacali, luoghi di autorganizzazione e di =
moltiplicazione delle=20
      forze in campo.=20
      <P><BR>Il sindacato<BR>Sul terreno sindacale registro =
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      fatto che dopo due anni di lotte le differenze tra militanti del=20
      sindacalismo di base e della Cgil sono ridotte. Siamo uniti nella=20
      valutazione positiva dell'azione della Cgil sul piano generale, =
cos=EC come=20
      registriamo una profonda contraddizione tra questa e le concrete =
politiche=20
      sindacali. Nei rinnovi contrattuali - a parte la lodevole =
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      Fiom - non si pratica una linea di vera messa in discussione del =
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la=20
      campagna referendaria, non brilla certo per coerenza in tutte le =
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      e in tutti i territori. In questa situazione io credo vadano fatte =
scelte=20
      nette. Occorre aprire una battaglia politica chiara ed esplicita =
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      comportamenti rispetto ai propri documenti congressuali, su cui ha =
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      il proprio consenso tra i lavoratori. Questa impostazione deve =
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e=20
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      sbagliata.=20
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Mezzogiorno.=20
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      lato e l'attivit=E0 di propaganda generale dall'altro sembrano =
assorbire=20
      quasi completamente il nostro "lavoro operaio". Credo che sia =
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      un salto di qualit=E0, rimettendo al centro la lotta allo =
sfruttamento e la=20
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      luoghi del lavoro. Che un altro mondo =E8 possibile non pu=F2 =
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discussione=20
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centrale.=20
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