[Lecce-sf] Diritto di cittadinanza nel LecceSocialForum (lun…

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著者: Alessandro De Donno
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題目: [Lecce-sf] Diritto di cittadinanza nel LecceSocialForum (lungo ma necessario)
Un saluto a tutta la ML.

Con questa email, piu' volte procrastinata, vorrei spiegare le ragioni
della mia prolungata assenza, sia dalla sede del LSF che dalla stessa
ML, nonostante la "carica" di co-moderatore.

Innanzitutto un chiarimento su quest'ultimo aspetto: la mia figura di
moderatore e' puramente tecnica. Alessandro P., saputo delle mie
conoscenze informatiche, mi chiese immediatamente un aiuto per
l'amministrazione della ML, ed io accettai volentieri. E vi assicuro che
aveva tutte le buone ragioni per cercare aiuto, poiche' la mole di
lavoro non e' indifferente (a causa soprattutto di qualche
indisciplinato :-) ).
Cio' significa che non "modero" *mai* i contenuti. Io ed Alessandro
abbiamo semplicemente una sorta di pannello di controllo dal quale
gestiamo messaggi del tipo (il testo e' stato "umanizzato" :-) ):

- E' arrivata una email piu' grande di 50KB. Che facciamo?
- E' arrivata una email da un tizio che non e' membro della lista, che
facciamo?
- E' arrivata una domanda di iscrizione alla ML, che dici, lo iscriviamo
questo qui?

Quando nella scelta il discriminante principale e' il contenuto
(soprattutto il secondo dei casi riportati), demando ad Alessandro
l'arduo compito.
Ho voluto puntualizzare questa faccenda per scrollarmi di dosso
quel ruolo di grande vecchio, fantasma, infiltrato, pirla o non so
cos'altro, che qualcuno mi aveva forse attribuito.

Mi pongo quindi nella medesima condizione di tutte quelle persone
che sono iscritte alla ML e sono pero' meno attive del gruppo trainante.
Del resto, la ML conta al momento 245 iscritti, non tutti evidentemente
attivi.

Da questa posizione "ridimensionata", mettero' ora per iscritto alcune
riflessioni maturate leggendo i messaggi che si sono susseguiti negli
ultimi tempi - soprattutto quelli scritti dallo "zoccolo duro" del LSF.

In primo luogo in questo forum - non so negli altri - non e' cosi'
evidente la trasversalita' che ci si aspetterebbe. Questo per fortuna e'
vero, io credo, solo in parte, e forse solo apparentemente: le persone
con cui ho chiacchierato un po' mi sono tutte sembrate ben disposte a
dialogare ed accogliere un ampio ventaglio di realta' antagoniste,
quelle che dovrebbero costituire il "Movimento". Ci sono (viceversa?)
altre posizioni piu' legate ad una logica partitica. Il che posso
capirlo, ma secondo me ci vorrebbe una maggiore chiarezza da parte di
tutti. Del resto, Silverio qualche mese fa sollevo' una questione simile
(circa l'uso e/o abuso del termine "compagno"), e mi sembra che altra
gente la pensi come me, se di 245 iscritti qualcuno ci pensa due volte
prima di contribuire con qualche intervento (non sono cristiano, di
nessuna confessione, ma l'ala cattolica - diciamo quella meno ciellina
:-) - non la vedo molto presente in ML). E soprattutto parlando con la
"gente comune" (amici, parenti, perfetti sconosciuti), ho notato
pericolose e fuorvianti associazioni, che secondo me danneggiano le idee
e gli scopi dei fori sociali.

Qualcuno mi dira' che delle pregiudiziali ci sono, ci devono essere,
delle discriminanti, dei paletti da fissare per tracciare un seppur
minimo confine tra varie opposizioni al neoliberismo, critiche a questa
globalizzazione, forme di lotta, ecc.
Sono d'accordo, ma quali sono? Sono sufficienti i 14 punti della Carta
dei Principi stilata a San Paolo nel 2001 (penso in occasione del primo
forum mondiale, http://www.fse-esf.org/article.php3?id_article=59)?

Perche' chiedo questo?
Intendiamoci, per essere espliciti: se si votasse domani, la croce
starebbe su Rifondazione, anche se non sono comunista.
Anzi, per dirla tutta un'esperienza partitica l'ho fatta anch'io, 9
anni or sono (intorno ai 16/17 anni), e fu decisamente altrove.
Non staro' qui a tediarvi sulle ragioni di quella scelta (forse dovrei),
diciamo che quando si fa politica con certe concezioni dell'uomo e
del mondo (e quando si fraintendono concezioni e concezioni), si finisce
male...

Vabbe'...

Nel mondo islamico si parla di grande guerra santa (quella che si
combatte "in"/"per"/"contro di" se'), e piccola guerra santa (quella
verso l'esterno).

Sono sufficientemente impegnato con la prima, per rispondere a qualche
domanda che potrebbe scaturire da quanto detto poc'anzi. E comunque,
continuando ad essere espliciti, alla vostra eventuale domanda: "ma
alla fine sei
[fascista|comunista|anarchico|forzitaliota|margherito|diessino|ciellino
|leghista|repubblicano|repubblichino|radical-pannelliano|qualunquista|
...]?", la risposta per tutte sarebbe no.

Ora, per non raccontarvi cose delle quali non ve ne frega giustamente
niente, e per far tornare utile questo messaggio a chi in ML legge tanto
e scrive poco, pongo la questione del subject: chi ha (ho io) diritto di
cittadinanza nel (Lecce) Social Forum?
Perche' e' vero che sono sufficientemente impegnato con la "grande
guerra" (chiedo scusa per il termine in questo momento forse fuori
luogo), ma non a tal punto da non incazzarmi di fronte al macabro
surrealismo dell'attuale realta' locale/mondiale (inutile dire che
sono d'accordo con praticamente tutte le lotte che fa proprie o
"sponsorizza" il LSF, e non per *partito preso*! Diciamo che lo trovo
del tutto naturale...).
O "dentro dentro", o "fuori fuori", quindi.

Adesso delle scuse. Qualcuna/o mi ha scritto *giustamente* sottolineando
la mia ingiusta e ingiustificata assenza. Secondo me si e' equivocato
sul ruolo di co-moderatore, come ho scritto all'inizio, altrimenti non
ci sarebbe stato motivo di sollecitare una mia presenza, che pure
da parte mia vuole esserci.
Ci sono delle ragioni, ma me ne scuso in ogni caso.

--
Un caro saluto a tutti,
A.

PS: Brindisi e' piena di armi...