[Cerchio] I: [movimento] Fornovo: ok, mettiamo in gioco i vo…

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Autor: Pkrainer
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Betreff: [Cerchio] I: [movimento] Fornovo: ok, mettiamo in gioco i vostri corpi
----- Original Message -----
From: "marina" <fe11408@???>
To: <cerchio@???>
Sent: Tuesday, February 25, 2003 11:19 AM
Subject: R: [Cerchio] I: [movimento] Fornovo: ok, mettiamo in gioco i vostri
corpi


>Allora quando sono arrivata io c'era una cinquantina di persone tra

anarchici, autonomia un po' pesa, lilliput e cgil e qualche
disobbediente. Fornovo è una stazioncina sui monti. Non c'è un cazzo
intorno. Per chiarire. Passano solo interregionali e trenini regionali
che portano la gente a casa dal lavoro. Ok? Allora per semplificare
chiamo gruppo A anarchici e autonomoni pesantoni e gruppo b gli altri.
Il gruppo A ha messo sui binari mezzo bosco. E fin qui, almeno per me,
tutto bene. senonche blocchi anche i trenini di chi torna a casuccia ma
pazienza . diciamo che ci può stare. Sempre il gruppo A dice: se
arrivano gli sbirri noi resistenza passiva non la facciamo anzi... e fin
qui teoricamente ci può anche stare solo che se sei in 100 e 20 fanno
così le si prende in 100.
Allora il gruppo B dice: no noi le botte le vorremmo evitare e anzi fare
resistenza passiva e già che ci siamo togliamo i tronchi e le assi dai
binari

a parte questa cosa pietosa di evitare le botte, ma i tronchi e le assi non
sono resistenza passiva, anzi superpassiva?


>Il gruppo A e il gruppo B, sicuramente complice l'abbondante vinello e

le grappe visto il gelo (e ti assicuro che c'era gente messa veramente
malino quanto a lucidità, si incazzano: risultato...sotto lo sguardo un
po' allarmato degli altri e quello tra l'attonito e il divertito, e a
ragione, dei 4 caramba locali partono almeno 3, 4 risse...lanci di sassi
e simili.
Alla fine il gruppo be decide di fare l'unica cosa plausibile e che
avrebbero dovuto fare rte ore prima: ovvero dicono questo modo n on è il
nostro facciamo un altro presidio in un altro punto.
Nel frattempo giunge notizia che prob i treni non passeranno di li.
Quindi il gruppo B si divide ingente che va a fidenza e gente che va a
bologna. A questo punto ilgruppo A decide di togliere i tronchi.
E qui vado via. Poi credo sia arrivato il genio non so se civile o meno
e riaggiustare dei cavi danneggiati dai lanci di pietre. E questa è
l'unica cosa buona della serata.
Per come la vedo non aveva ragione nessuno: l'uno e l'altro avrebbero
potuto abbandonare il campo e andare a fare il presidio come volevano a
5 km di distanza nella stazione dopo. Ma evidentemente dimostrare di
avere il cazzo più lungo era più importante. Quanto al resto: più caffè
caldi e meno grappini aiuterebbero a non fare cagate. La scena nel suo
insieme era veramente deprimente. Non c'era nemmeno bisogno della
madama, ci abbattevamo già da soli... e lasciatemi dire una cosa forse
un po' borghese: meno male che non c'erano le tlc di qualche tv perché
la figura di merda sarebbe stata veramente potente.
Baci
m


ma scusa, non ti apre che questa cosa sia stata causata da quelli che
pretendevano che si agisse diversamente da come ciascuno autonomamanete
decideva? se quelli mettono le assi e decidono di menarsi o di sparargli o
di darsi fuoco, chi sei tu per opporti? semmai, come giustamente noti, pigli
e vai dove ci sono quelli che fanno le cose che piacciono a te. O anche ti
adegui: quando stai in una situazione collettiva, non puoi pretendere che le
cose vadano esattamente secondo i tuoi gusti. Se tutti si stendono a terra,
conviene che ti stendi; se tutti tirano sassi, conviene che tiri sassi. E'
un criterio che va impiegato scegliendo i propri limiti, ovvio, ma tenendo
presente, che pur di non cagare il cazzo agli altri, si può fare pure
qualche rinuncia. Mentre non si capisce perché le rinunce le dovrebbero
sempre fare i meno sottomessi e i meno obbedienti. Insomma, c'é sempre
questo fatto che i disobbedienti vorrebbero farsi obbedire.
Quanto ame, la soluzione più ovvia, sarebbe quella di smontare direttamente
i binari, e sabotare una volta per tutti i treni. Il pendolare non torna a
casa o non va ala lavoro? mi pare che gli si fa un gran regalo, dunque.
Parrebbe che si viva una normalità meravigliosa, che non merita d'essere
infastidita. Se qualcuno smette di fare la vita che sta facendo, é davvero
verosimile che sia una disgrazia? Spirito d'avventura pari allo zero,
francamente. Aggiungi che allora anche gli scioperi e i blocchi stradali dei
disoccupati e dei cassaintegrati e dei rottoculati...se cominci a pensare ai
diritti di chi vuol lavorare, dopo una settimana vai a San Giovanni Rotondo
e pensi che Cofferati sia l'anticristo.