[RSF] ROR : MEDI/AZIONI - Le nuove tecnologie per l'informaz…

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Author: stalkern
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Subject: [RSF] ROR : MEDI/AZIONI - Le nuove tecnologie per l'informazione radiofonica
Ricevo e giro: sta a http://www.ondarossa.info/seminari.html
Ciao
Stalkern

MEDI/AZIONI - Le nuove tecnologie per l'informazione radiofonica




Diversi studi di carattere sociologico hanno messo in evidenza come i moderni
strumenti
della comunicazionedi massa, in special modo la televisione, si fondino su
messaggi veloci
e sensazionalistici che poco spazio lasciano ad un atteggiamento critico.
D'altra parte non sono mancate negli ultimi decenni anche esperienze di segno
differente
e con ben altre caratteristiche e funzioni. All'interno di quest'ultimo
contesto rientrano,
nell'attualità, l'utilizzo dello strumento radiofonico e della rete come
mezzi di comunicazione
e fruizione di cultura che stanno attraversando una fase di notevole
sviluppo. Per riflettere e sperimentare insieme proponiamo tre appuntamenti
partendo da idee e pratiche già diffuse.


Lunedi 24 febbraio, Facoltà di Filosofia, Villa Mirafiori
Via Carlo Fea n.2, Aula X ore 15.00
- Riflessioni
1. La comunicazione indipendente e il "software libero".
2. Linguaggi aperti e accesso all'informazione.
3. Autoformazione, bidirezionalità e autonomia dei soggetti
dell'informazione.
- Workshop
1. Il sistema operativo GNU/Linux, filosofia,concetti, strumenti,
installazione, gestione e manutenzione.
2. Lo Streamming audio, server e client, installazione, gestione e
manutenzione.
3. Protocolli e programmi per l'editing audio.


Lunedi 3 marzo , Facoltà di Filosofia, Villa Mirafiori
Via Carlo Fea n.2, Aula X ore 15.00
- Riflessioni
1. La proliferazione delle fonti dell'informazione.
2. La gestione delle informazioni (archiviazione, pubblicazione e
gestione dei dati).
3. Modalità di gestione orizzontale e condivisa dell'informazione,
organizzazione dei saperi
-Workshop
1. Database, metadata ed euristica della ricerca (esempi e strumenti)
2. Strumenti di editing di contenuti condivisi (WIKI, SFactive)
3. Station management (regia automatica)


Sabato 8 marzo, Caserma Sani, Via Principe Amedeo n.184
ore 10.00
-Riflessioni
1. Mediattivismo e Corporate Media confini, differenze, ambiguità.
2. Contenuti differenti, metodi differenti, politiche del consenso e
identità.
3. La nuova alfabetizzazione informatica e la perdita di autonomia dei
significati.
- Workshop
1. Presentazione di "Dyne Bolik" verso un sistema integrato per la
gestione radiofonica



" LE FONTI RADIOFONICHE PER LA RICERCA STORICA"


In Italia fu probabilmente la fondamentale ricerca di Ernesto De Martino a
rendere evidente l'importanza e l'insostituibilità delle "fonti orali" nella
ricostruzione storica delle culture e, per estensione, nella storia
tout court. A una tale svolta culturale seguì, negli anni Sessanta e Settanta,
un serio processo di approfondimento critico della storiografia sui propri
"strumenti di lavoro". Rimarchevole ad es. la critica del
documento-monumento, su cui lavorarono a fondo, tra gli altri, Foucault e Le
Goff, secondo i quali "Non esiste un documento oggettivo, innocuo, primario.
Illusione positivista (.) Il documento è monumento, è il risultato dello
sforzo delle società storiche per imporre al futuro quella data immagine di
se stesse. Al limite. ogni documento è menzogna". Inoltre, si deve fare
attenzione a ciò che il documento non dice, perché il documento solitamente
conserva traccia degli eventi eccezionali e non ordinari. Ogni documento ha
una pluralità di significati: è lo storico che deve attualizzarlo.
Come si colloca, in questo quadro ridefinito, la fonte orale? Non
sostituisce, ma integra (completandola o, all'opposto, smentendola) la fonte
scritta, in passato avvolta in un'aura di "oggettività" che non ha retto
alle approfondite analisi degli studiosi contemporanei. Anche la fonte orale,
naturalmente, non deve essere mitizzata sulla base di una presunta
"autenticità", ma contestualizzata e posta in rapporto con altre fonti.
Venendo alla radio, la sua storia centenaria è ricca di "documenti" di grande
valore, ma si deve notare che nella maggior parte dei paesi del mondo il
controllo dello Stato su questo strumento di comunicazione di massa ha
determinato una sorta di monopolio sui contenuti politici e storici. Nel
nostro paese, solo a partire dal 1976 - dopo la nota sentenza della Corte
Costituzionale - la "libertà d'antenna" consentì la nascita di una pluralità
di soggetti radiofonici (e anche televisivi; ma questo è un altro discorso)
radicati nel sociale, che di fatto posero termine all'era del monopolio
assoluto in quegli ambiti.
Se poi si guarda - oggi - al di là dei nostri confini e dell'Unione Europea,
il panorama radiofonico appare straordinariamente vitale, in espansione, di
primaria importanza nel consentire flussi comunicativi molteplici verso e tra
enormi masse di persone: si pensi al ruolo fondamentale (educativo, di
emancipazione, di informazione di base, di lotta sociale, ecc.) svolto da
centinaia di radio locali in Africa, America Latina, Asia.
É nella natura stessa della radio la vocazione "orizzontale e aperta", sia
per i modesti costi di allestimento e funzionamento - paragonati a quelli di
altri media, come i giornali o la televisione - che per l'accessibilità
universale (persino agli analfabeti), che per la facilità di fruizione in ogni
situazione e anche di trasporto. Si tratta di uno strumento prezioso e forse
non ancora sfruttato a pieno nelle sue numerose potenzialità; uno
strumento duttile e capace di costruire, negli ultimissimi anni, un fecondo
rapporto di complementarità con la telematica e Internet. La radio può e sa
svolgere molto bene anche funzione d'indagine e di cronaca sulla e della vita
reale, incontrando in questo percorso molti linguaggi differenti. Inoltre,
come accennato in precedenza, la radio quindi produce continuamente
"documenti" che, alla pari di altri per valore ma diversi per la propria
specificità "sonora", costituiscono materiale per la ricerca storica dell'era
contemporanea (ovvero, a partire dal XX sec.).


Ciò che proponiamo consiste in un'ipotesi di lavoro essenzialmente pratico. Un
primo obbiettivo è quello di costruire un archivio radiofonico in rete,
mettendo quindi in rilievo l'enorme valenza che sta assumendo la tecnologia
informatica per quanto riguarda l'audio.
Sarà poi interessante ipotizzare esempi di ricerca storica attraverso la
costruzione di un vero e proprio "formato" usando fonti radiofoniche, dando
luogo ad un circuito di produzione - elaborazione - trasmissione.
Pensiamo che questa proposta di lavoro rappresenti un modo interessante e
poco diffuso, nell'ambito dell'insegnamento accademico, per avvicinare
studenti e studentesse a una particolare metodologia di approccio alla
ricerca storica.


- Le fonti radiofoniche per la storia orale
Gli archivi audio delle radio indipendenti, un patrimonio della "storia
quotidiana" delle classi subalterne, dei movimenti civili e sociali.
- Seminario di studio e formazione:
Verso un archivio multimediale della memoria orale degli ultimi trenta anni.


* 1° Workshop "Orientarsi"
Venerdì 28 febbraio, Facoltà di Lettere,
Aula 'A' secondo piano, ore 14.00-16.00
'Idee'
1)Storia delle Radio indipendenti dagli anni settanta ad oggi.
2)Le fonti orali nella ricerca storica.
3)Testimoni o fonti lo statuto disciplinare delle fonti orali.


'Soluzioni'
1)Che cos'é un archivio, campi, indici.
2)Ricerca, elaborazione in un database.
3)Metadati.


* 2° Workshop "Memoria attiva"
Martedi 11 marzo, Facoltà di Lettere,
Aula 'A' secondo piano, ore 17.00-19.00
'Idee'
1)Gli eventi e le trasformazione del senso comune.
2)Anonimicità e rappresentatività storie individuali e storie
collettive.
3)La storia come negoziazione dei significati.


'Soluzioni'
1)Interfaccia di consultazione e di gestione dei dati (risorse,
strumenti
2)Un archivio bidirezionale



* Giornata finale seminariale "La società dell'informazione e la perdita
della memoria"
Venerdì 14 marzo, Facoltà di Lettere ,
Aula 'A' secondo piano, ore 14.00-16.00
'Idee'
1)Accesso all'informazione
2)Accesso alla creazione dell'informazione
3)'Accessibilità' - Panoramica sullo stato attuale della riflessione


'Soluzioni'
1)Presentazione del progetto
2)Altri Progetti
3)Dibattito