[Cpt] il solito

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Autore: fabio raimondi
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Oggetto: [Cpt] il solito
Carissimi,
colgo a questo punto l'invito di Stefano per fare qualche ulteriore
precisazione, sperando serva di chiarimento almeno delle intenzioni e scevra
dalla volontà di imporre alcunché. A Roma, l'ultima volta, anche a me pareva
di aver capito che si fosse trovata un'intesa con il Lecce SF, rappresentato
da Alessandro, tanto che la PROPOSTA che abbiamo formulato cercava di essere
coerente con gli intenti comuni che in quella sede erano emersi. La diversa
impostazione della nostra proposta rispetto a quelle presentate
precedentemente dal Lecce SF (qui non concordo con Gigi quando dice che le
"proposte e controproposte, più o meno argomentate, sono approdate allo
stesso progetto iniziale del lsf") sta nel fatto che noi intendiamo,
volutamente, porre al centro del convegno/seminario i saperi e le pratiche
del gruppo-cpt del Tavolo migranti, perché riteniamo che questi vadano
valorizzati, irrobustiti e messi a confronto tra loro, prima di essere in
grado di affrontare il Sapere dell'intelligencija mondiale (un po' d'ironia
spero me la concediate): l'idea era quella di fare "un" convegno e non "il"
convegno, comunque del Tavolo, dove questo si confrontasse poi con alcuni
interlocutori specifici (quelli che hanno aderito al percorso che ha portato
a Torino-Lecce-Agrigento e quelli che si sono pubblicamente schierati per la
chiusura dei Cpt) e su problemi altrettanto specifici (che il Tavolo stesso
avrà il compito di indicare e sui quali dovrà far scorrere la discussione).
Il gruppo-Cpt del Tavolo è nato da poco e, dopo aver organizzato la
manifestazione del 30 novembre 2002, ha bisogno di darsi un'identità propria
(non a caso a Roma abbiamo proposto di arrivare a Lecce con una bozza di
documento unitario, da mettere a punto in quei giorni e che dorebbe
costituire la nostra carta d'identità politica, soprattutto verso
l'esterno). Mentre dunque la proposta dei compagni di Lecce era che il
Tavolo coordinasse i lavori e dunque i suoi saperi e le sue pratiche
costituissero lo sfondo sul quale venivano proiettati altri contributi
(altri saperi e pratiche, e le obiezioni su molti dei nomi proposti, per
quanto mi riguarda, sono di natura politica e non personale), la nostra idea
era quella di ribaltare quest'impostazione. Mi pare, dunque, che la proposta
del Tavolo sia del tutto diversa da quella del Lecce SF, non solo nei nomi
(che però a questo punto non sono solo nomi). Comunque, se l'impostazione e
i contenuti fossero condivisi, sui nomi ci si potrebbe, credo, anche mettere
d'accordo, purché, lo ripeto, siano espressione dei saperi e delle pratiche
del gruppo-cpt e del Tavolo migranti. Per quanto mi riguarda (qui posso
parlare solo per me) non ho alcuna difficoltà a farmi da parte. Se invece
non fossimo d'accordo né sull'impostazione né sui contenuti, allora credo
che dovremo cercare di riparlarne e trovare una soluzione diversa, che può
essere quella proposta da Stefano o altre ancora (ma prima di formularle
attenderei di sapere cosa pensano e vogliono i compagni di Lecce).
Fabio Raimondi