[Lecce-sf] Fw: [Cpt] Urgente

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Author: Alessandro Presicce
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Subject: [Lecce-sf] Fw: [Cpt] Urgente
Inoltro dalla lista Cpt, come l'autore esplicitamente chiede.

Alessandro


----- Original Message -----
From: "Stefano Galieni" <s.galieni@???>
To: <cpt@???>
Sent: Sunday, February 23, 2003 6:22 PM
Subject: [Cpt] Urgente


> Care\i compagne\i
> Scusate ma sono un po' allarmato.
> Da una parte giungono notizie pessime: apertura di nuovi cpt ed espansione
> degli esistenti, cippittizzazione, passatemi la parolaccia, dell'intero
> territorio nazionale a cui non è estranea la guerra che si prepara.
> Dall'altra continuano polemiche e invettive.
> Da ultraquarantenne poco avvezzo alla tecnologia (ve ne sarete già

accorti)
> ho preferito utilizzare il telefono per capire meglio ciò che stava
> accadendo, parlando con alcune/i di voi. Ho anche avuto occasione di
> incontrare e di discutere con Stefano Menchierini, mi è servito.
> Quanto scrivo potrà sembrare incomprensibile ad alcune\i che a queste cose
> sono rimasti per loro fortuna estranei. Mi scuso innanzitutto con costoro
> che potrebbero ancora più avere voglia di mandarci a quel paese, spero non
> lo facciano.
> Ho il forte timore che quello che tutte e tutti vogliamo organizzare a

Lecce
> naufraghi. Non credo, al di là di torti o ragioni, che ce lo dobbiamo né
> possiamo permettere. E questo vale per tutti: tavolo migranti e Lecce

social
> forum
> Fermiamoci un secondo, proviamo a mettere da parte (non a dimenticare) un
> pregresso fatto di opinioni trasformate in invettive, accenti di

disprezzo,
> relazioni amico/nemico. Sarò retorico ma continuo a pensare che nemici ed
> avversari stiano da ben altra parte.
> Nella riunione di Roma mi era sembrato di ritrovare la voglia di farlo, mi
> era sembrato e forse sbagliavo, che si fosse arrivati ad una condivisione

di
> intenti.
> Vengo a sapere che questa condivisione non esiste, che la proposta
> "Raimondi" è percepita come imposta dal tavolo. Mi sembra di capire che

più
> che sui contenuti è sui nomi che si accentuano le divergenze e le
> incomprensioni. Mi si confermano alcune cose.
> La prima è che continuando a comunicare con il filtro mefitico delle

mailing
> list separate otteniamo solo di riaffermare le individuali
> autoreferenzialità. Tavolo e Lecce social forum non sono due pugili su un
> ring che si combattono anche con colpi proibiti. Sta avvenendo quanto
> accadeva all'inizio con il comitato immigrati: diffidenza, pregiudizio,
> ostilità, che si stanno faticosamente superando con il lavoro comune, con

il
> riconoscimento reciproco. Sarebbe stato opportuno da tempo, ma non è detto
> che sia troppo tardi, che avvenga fra Tavolo e Lsf un confronto franco e
> reale, faccia a faccia. Potrebbe emergere che nessuno o quasi è in cerca

di
> affermazione personale ma che vivendo con passione totale le cose in cui
> crede, a volte, sbaglia, equivoca, trascende.
> Potremmo tutti scoprire che non esiste una centralità assoluta ma la
> necessarietà concreta di conoscere meglio il lavoro che le altre e gli

altri
> svolgono. Forse ne sappiamo troppo poco e questo ignorare facilita una
> conflittualità miope.
> Credo che ognuno di noi abbia da imparare dagli altri e non voglia ne

possa
> arrogarsi alcun monopolio dei saperi. Personalmente ho avuto l'opportunità
> di parlare ad esempio con Erminia che ha fortemente criticato alcuni

aspetti
> del libro di cui sono coautore. Ne ho apprezzato la franchezza, mi è stato
> utile e non ho timore a dire che su alcune cose ha pienamente ragione

mentre
> su altre si può discutere.
> Mi convinco anche che, non solo rispetto ai nomi, c'è una diversa

percezione
> del "caso Regina Pacis", non ho la presunzione di capire quale è quella
> giusta, penso che anche su questo sarebbe opportuno un confronto più

serio.
> Come giustamente ha ricordato Fabio nella riunione romana, quello che
> volevamo preparare era un seminario e non IL SEMINARIO.
> Credo anche che arrivare a maggio senza aver fatto alcuna iniziativa sia
> inaccettabile, malgrado la guerra ci vedrà, temo, molto impegnati.
> Credo anche che il seminario progettato vada fatto a Lecce, sono troppe le
> ragioni che ci portano a considerare prioritaria tale scelta.
> Per questo avanzo alle compagne\i leccesi e al gruppo Cpt del Tavolo una
> proposta.
> Un seminario specifico sul Regina Pacis e sulla situazione salentina da

fare
> a metà strada da quì a maggio e organizzato dal Lsf e a cui il tavolo
> potrebbe partecipare.
> Personalmente verrei ad ascoltare (per quanto detto sopra).
> Non so se un seminario del genere potrebbe essere accompagnato da una
> mobilitazione, bisogna valutare insieme tempi e condizioni generali: cfr
> guerra.
> In questo senso non sarebbe male pensare anche ad un incontro del tavolo a
> Lecce o, in subordine, un incontro fra chi è disponibile del gruppo Cpt e

il
> Lecce social forum per definire meglio gli appuntamenti.
> Questo potrebbe dare il là al seminario di maggio. Condivido l'impianto
> concordato a Roma ma non farei barricate sui nomi di relatori e

coordinatori
> (per primo il mio).
> Nel frattempo, invece di perdere tempo a criticarci, potremmo rendere
> realmente continuativo il lavoro di monitoraggio, c'è chi sta provando a
> lavorare in questo senso raccordandosi con medici, avvocati, parlamentari.
> Nel frattempo potremmo pretendere finalmente i dati reali relaitvi a tutti

i
> centri d'Italia ( non solo di detenzione).
> Nel frattempo (insisto sul plurale) potremmo preparare le condizioni per

un
> allargamento sociale del fronte contro i centri. I seminari a mio avviso
> hanno senso per questo.
> Manderò domani altre comunicazioni in tal senso come precedentemente
> definito con Federica.
> Un ultima annotazione, forse la più importante.
> Da ultraquarantenne poco telematico ho fatto un'altra scoperta.
> Ho scoperto (meglio tardi che mai) che dovremmo imparare a usare le

mailing
> list più correttamente, con delle modalità di comportamento che attengano

ad
> un etica degna di persone che pretendono di cambiare l'esistente.

Chiederei
> quindi che lasciassimo da parte le polemiche personali, i toni accesi e
> indignati, gli attacchi generalizzati verso tizio o caio.
> Non dico questo per indurre a mediazioni, compromessi o, peggio ancora ad
> ipocrisie. Sarebbe più opportuno che le mailing venissero usate per
> costruire. Questo non significa ovviamente non esprimere opinioni o
> dissensi. Ma per litigare, chiarirsi e rispettarsi realmente trovo molto

più
> sani e salutari gli incontri reali, alzare la cornetta di un telefono

costa
> forse di più, ma costringe ad una dialettica adulta.
> Buon Lavoro
> Stefano
> P.S. Vorrei che questa mail venisse girata anche al Lsf. La proposta è
> personale ma il tono, la volontà e il rispetto riconosciuto al lavoro,del
> forum esprimono opinioni condivise, che gradirei fossero meglio

conosciute.
> Critica e rispetto non sono affatto incompatibili.
>
>
> _______________________________________________
> Mailing list del gruppo di lavoro su Cpt del tavolo migranti.
> Help desk: cpt-admin@???
>