[Lecce-sf] se è permesso...

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Autor: Paolo Barrucci
Datum:  
Betreff: [Lecce-sf] se è permesso...
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Care amiche e amici, compagne e compagni del Lecce Social Forum, da =
"straniero" quale sono mi permetto di intervenire nel vostro recente, =
post-Roma, dibattito sulle caratteristiche e le sorti del LSF. =
Sinceramente sono molto preoccupato dell'uscita dalle righe e dai toni =
di alcuni interventi. So che nel dibattito politico pesano sia le =
diverse personalit=E0 (tutte legittime e portatrici di ricchezza) sia i =
personalismi (che invece sono pre-politici e ostacolano il lavoro =
collettivo). Anche il Social Forum Pisano =E8 stato attraversato da =
contrapposizioni personali (la maggior parte di vecchia data), ma le =
ragioni per cui alla fine si =E8 sciolto credo siano principalmente =
politiche: c'=E8 stata prima una incapacit=E0 di trasformare la =
discussione in decisione (relativamente al se e al come della =
partecipazione del PSF alla kermesse della Regione Toscana sulla =
globalizzazione a S.Rossore) per una inopinata quanto grave idea diffusa =
nel PSF secondo la quale in democrazia =E8 bene non votare, bens=EC =
"procedere per consenso" (roba da far accapponare la pelle!); =
successivamente si =E8 spaccato in modo definitivo in ordine alla =
partecipazione o meno alla manifestazione a Camp Darby del 6 novembre =
2002. In questi giorni forse qualcuno tenter=E0 di resuscitare il =
cadavere, non so con quali risultati.

Il Lecce Social Forum credo abbia una composizione assai diversa dal =
Forum Pisano dove era prevalente la presenza organizzata di gruppi ben =
definiti e spesso connessi a identit=E0 pi=F9 ampie (regionali e =
nazionali) e tra loro contrapposti.
Il LSF mi =E8 invece sembrato un collettivo maggiormente caratterizzato =
dalla presenza di singole soggettivit=E0, dove i partiti organizzati =
(PRC e Verdi) sono presenti senza la volont=E0 di strumentalizzare =
quella esperienza (ci=F2 non significa che, in generale, non sia =
necessario essere sempre vigili sulle volont=E0 recondite dei partiti =
che partecipano ai movimenti). Per il poco che ho potuto partecipare e =
capire il LSF ha fatto cose importanti, a cominciare dal lavoro sul CPT, =
anche se, come spesso avviene, con un onere di lavoro politico non =
equamente distribuito. Ci=F2 non toglie che ogni esperienza, soprattutto =
in questi tempi difficili, abbia dei limiti, e la consapevolezza di e il =
dibattito su questi limiti rappresentano credo la linfa vitale per =
cercare di migliorare il modo di lavorare insieme e l'efficacia del =
lavoro politico. Non entro nei termini delle questioni perch=E9 non sono =
abbastanza "dentro" l'esperienza del LSF e perch=E9 i temi sollevati =
sono molti e avrei bisogno di tempi e spazi che in questo momento non ho =
(spero comunque di poterne ragionare insieme con tutti voi in =
assemblea).
Siccome sono convinto che il LSF abbia importanti potenzialit=E0 (anche =
se non pu=F2 pretendere di essere tutto e nessuno pu=F2 cercarvi totali =
identificazioni) vorrei invece dire due parole sui personalismi della =
polemica: sinceramente leggendo tutte le mail non ho capito in che modo =
Nin=EC possa aver suscitato tanto astio e visceralit=E0, mi riferisco in =
particolare alla reazione di Angelo. Nin=EC ed Angelo sono tra quelle =
persone del LSFche ho avuto la fortuna di conoscere un po' meglio e di =
diventarne amico: ognuno di noi ha le sue sensibilit=E0, le sue =
permalosit=E0, i suoi modi di comunicare con l'altro, e non sempre si =
armonizzano. Ma questo fa parte del relazionale pre-politico che deve =
trovare altre sedi (non il LSF) per essere chiarite. Peraltro ammiro la =
capacit=E0 di voi Salentini di prendervi a male parole nel momento t con =
zero e di abbracciarvi e baciarvi nel momento t con uno, a Pisa =
finirebbe a mazzate, oppure con rancori e risentimenti di lunga durata. =
Credo che lo stile salentino sia moralmente e intellettualmente =
superiore. Mi associo quindi ai contenuti e all'invito presenti negli =
interventi di Sandro e Francesca, e come Sandro credo che spostare =
troppo il dibattito politico dalla prossimit=E0 al virtuale sia =
rischioso e controproducente (e assolutamente contraddittorio con la =
sana fisicit=E0 meridionale). Credo che tutti gli amici e i compagni del =
LSF che ho conosciuto abbiano la forza e la capacit=E0 di superare i =
personalismi e di lavorare insieme su obiettivi comuni. Ritorno quindi =
per concludere sulla politica: indubbiamente nel LSF come in ogni altro =
luogo di confronto collettivo ci sono idee, pratiche e linguaggi diversi =
che rappresentano una ricchezza nella misura in cui, credo, ci diamo =
l'obiettivo di costruire e ricostruire i MINIMI COMUN DENOMINATORI sui =
quali attivare il dibattito e l'iniziativa politica, pur con l'intento =
di rendere sempre pi=F9 ampia questa base comune condivisa. Non credo =
che sia opportuno moltiplicare i luoghi di iniziativa se ci sono le =
condizioni per continuare a lavorare insieme intorno ad alcune questioni =
essenziali. E la prima questione essenziale che oggi deve mobilitare le =
energie dei "luoghi" del movimento, e quindi anche del LSF, =E8 =
sicuramente la guerra, il no alla guerra senza se e senza ma. La guerra =
quasi sicuramente si far=E0, l'obiettivo =E8 quindi quello di far pagare =
il prezzo politico pi=F9 alto (in termini di deligittimazione, =
costruzione del dissenso, ostracismo) a chi vuole la guerra (i nemici) e =
a chi non si oppone adeguatamente alla guerra (gli avversari. Esempio? I =
dirigenti della maggioranza DS che sfilano spudoratamente a Roma con una =
propria piattaforma e avallano di fatto in Parlamento la posizione della =
guerra giusta se fatta con l'ONU. E poi sono gli stessi che votano e =
rivotano a favore degli alpini in Afghanistan che, per chi non lo =
sapesse, sono sostanzialmente e formalmente utilizzati nell'operazione =
Enduring Freedom che =E8 operazione di guerra -combat mission-, non di =
peacekeeping n=E9 di peacebuilding).
Non dico che il minimo comun denominatore del LSF debba essere solo il =
no alla guerra senza se e senza ma, credo per=F2 che l'iniziativa contro =
questa guerra assurda e disastrosa debba essere il terreno prioritario =
del prossimo lavoro politico del LSF.

A voi tutti i miei saluti e i miei abbracci
comunisti e libertari
paolo

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