R: [Cpt] relazione incontro domenica

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Autor: Stefano Galieni
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Assunto: R: [Cpt] relazione incontro domenica
Relazione perfetta e grazie per la rapidità, solo alcune note, forse, da
inserire.
1) Ci sarà giovedì 20 febbraio un incontro con i deputati che sono entrati o
si vogliono impegnare contro i centri a cui come gruppo Cpt avanzeremo delle
richieste: ispezioni a sorpresa e dati disaggregati sui flussi dentro ogni
singolo cpt e su costi e modalità di gestione. L'incontro è alle 15 e ci
andrò io ma ovviamente se altri possono la presenza è più che gradita.
2) Si è, anche se solo accennato, il tema dei centri di identificazione che
già esistono o che dovranno sorgere e delle strutture ambigue in cui è anche
invischiato il terzo settore (cfr Lorizzonte Ctm raccontato da Erminia).
3) Del gruppo organizzatore dovrebbe far parte anche un compagno di Modena
per la specificità dei centri di "provincia".
4) D'accordo con Anna nel definire non come testimonianza ma come intervento
politico quello da richiedere al Comitato Immigrati in Italia.
P.S. per la giornata di confronto avrei delle idee su cui potremmo discutere
a Firenze il primo marzo.
A presto
Stefano

La discussione tenutasi a Roma domenica 16 febbraio si è concentrata
principalmente sul seminario proposto dal Lecce Social Forum, previsto per
il 17 e 18 maggio 2003. Dopo il confronto in mailing list che ha preceduto
l'incontro del gruppo Cpt, quest'ultimo si è trovato sostanzialmente
d'accordo sulla necessità di articolare il seminario in due momenti ben
distinti, il primo dei quali sia interamente destinato a dare voce agli
interventi del tavolo stesso, ovvero all'articolazione del discorso politico
che il tavolo ha costruito e praticato dal momento della sua nascita in
vista delle manifestazioni di Torino e di Lecce del 30 novembre. La proposta
è quella di articolare la prima giornata in 6 interventi suddivisi per
ambito tematico:
1- Caso Regina Pacis, motore della mobilitazione leccese e della stessa
proposta di seminario;
2- Accesso e libera circolazione, centri come istituzioni frontaliere;
3- Centri di detenzione in relazione ai concetti di campo e istituzioni
totali;
4- I limiti della gestione umanitaria;
5- Cpt e lavoro migrante;
6- Donne e migrazioni.
Il tavolo concorda anche sulla necessità di un intervento di un migrante o
di una migrante, per il quale sarebbe importante consultare il coordinamento
nazionale migranti.
Il programma del seminario e la proposta dei relatori saranno articolati in
questi giorni da un gruppo ristretto di compagne e compagni (Alessandro,
Anna, Fabio, Paola, Erminia) e successivamente riproposti alla discussione.
E' necessario chiarire che i punti elencati cercano di rispecchiare nel modo
più complesso e articolato le diverse prospettive di lavoro elaborate
all'interno del tavolo, e che per ciascuno di essi si cercherà di tenere
sempre presente, all'interno del discorso complessivo, la specificità della
situazione meridionale (Puglia, Calabria, Sicilia) rispetto a quella
settentrionale. Ciascuna delle questioni trattate dovrà poi trovare spazio
all'interno di un documento politico per la cui produzione sarà necessario
attivarsi sin da questo momento.
La seconda giornata dovrebbe invece essere dedicata a un confronto con gli
interlocutori (Caritas, Cgil, rappresentanti dei partiti del centro
sinistra...) che lo stesso Lecce Social Forum proporrà alla discussione del
tavolo. A tal riguardo, la proposta è stata quella di sottoporre alla loro
attenzione le questioni emerse nella prima giornata, chiamandoli a
confrontarsi con le contraddizioni che si esprimono sul terreno delle
politiche migratorie e con la disponibilità che ciascuno di essi ha espresso
(o si è rifiutato si esprimere) in merito alla campagna contro i centri di
detenzione. Alessandro ha sollevato il problema della specificità della
situazione leccese: a fronte della composizione politica cittadina, infatti,
l'assenza di un nome capace di far presa sul pubblico e determinarne una
consistente partecipazione dovrà essere necessariamente affrontata con una
forte campagna di promozione del seminario stesso in ognuna delle città in
cui il tavolo è attivo, oltre che naturalmente a Lecce. Ciò vale anche per
la proposta di una manifestazione da tenersi in occasione del seminario, che
potrebbe essere un momento significativo nella campagna che i compagni
leccesi stanno portando avanti per la chiusura del Regina Pacis.
A conclusione dell'assemblea sono state affrontati anche il problema del
proseguimento del monitoraggio in relazione alla produzione di un dossier
sui cpt (referente a riguardo è Federica): sarebbe infatti necessario
proseguire gli ingressi già iniziati in vista delle manifestazioni del 30
novembre e premere affinchè i parlamentari che ci accompagnano ottengano i
dati scorporati relativi ai singoli centri di detenzione. Questi dati,
insieme alle relazioni già emerse dopo i primi ingressi, dovrebbero entrare
a far parte del dossier (edito dal manifesto), che potrebbe uscire proprio
in occasione del seminario leccese.
Infine, la questione del Boarder camp, ribattezzato No lager camp: dal
momento che il tavolo migranti si sta già facendo carico dell'organizzazione
di un campeggio nel Salento, e a fronte della difficoltà oggettiva a
organizzarne due contemporaneamente, la proposta è che al termine del
boarder camp sia lanciata una due giorni di azioni a Lampedusa, concentrate
specificamente sulla campagna per la chiusura dei centri di detenzione.



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Mailing list del gruppo di lavoro su Cpt del tavolo migranti.
Help desk: cpt-admin@???