[NuovoLaboratorio] un'ora in silenzio per la pace

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per la globalizzazione dei diritti

                                        1983- 2003: vent'anni di storia a
Genova
1983 - Genova porto di pace nel Mediterraneo: nell'anno dell'installazione
dei missili nucleari a Comiso un convegno internazionale sancisce la
vocazione di Genova ad essere porto e porta di pace. Le leggi crudeli
sull'immigrazione ed i centri di detenzione temporanela erano ancora lontani
1984 - Genova città denuclearizzata: oggi non notiamo quasi più i cartelli
che definiscono Genova "città libera da armi nucleari", ma questa
definizione fu il punto di arrivo di un lungo dibattito, in tempi di guerra
fredda e di deterrenza
1989 - "Genova non merita la mostra navale bellica" , dice l'autorevole
Rivista Italiana Difesa. I suoi cittadini si sono opposti così strenuamente
per anni all'esposizione di micidiali armi da guerra che la mostra va
spostata altrove. Di fatto, la mostra bellica, come ostentazione del meglio
della produzione navale militare italiana, scompare
2001 - E' l'anno del g8: i potenti della terra sono costretti a nascondersi
e ad ingabbiarsi nella zona rossa per non essere neppure sfiorati dalle
contestazioni di non accetta l'iniquo "ordine" internazionale di cui gli
otto sono autori e custodi
2002 - L'ipotesi che, nell'anno in cui Genova è capitale della cultura si
svolga in città l'assemblea dei parlamentari della NATO solleva tali
dissensi che l'idea sembrerebbe accantonata
2003: La sciagurata decisione del governo di mettere a disposizione strade,
porti ed infrastrutture  per la guerra di Bush fa balenare l'ipotesi che lo
stesso porto di Genova, quel "porto di pace" della definizione di vent'anni
fa, possa diventare l'ennesima base militare (come se nel nostro paese non
ce ne fossero abbastanza) per i giustizieri statunitensi; coloro che,
nonostante il loro immenso arsenale di armi di distruzione di massa, il muro
che li difende dall'immigrazione, la pena di morte, la mancata ratifica del
protocollo di Kioto cercano di far credere al mondo che vogliono "solo"
disarmare un sanguinario dittatore.
L'ora in silenzio per la pace che si svolgerà anche domani, 19 febbraio,
dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo ducale di Genova ribadirà ancora
una volta l'opposizione alla guerra senza se e senza ma; e ricorderà agli
amministratori ed al governo che se trasformeranno la città ed il porto in
una base statunitense  lo faranno con la nostra nonviolenta ma intransigente
opposizione