[Badgirlz-list] Sylvia Rivera. Tutta un'altra storia.

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Autore: Errata Errata
Data:  
Oggetto: [Badgirlz-list] Sylvia Rivera. Tutta un'altra storia.
>
>
> Sylvia Rivera. Tutta un'altra storia.
>
>
> Il 19 febbraio ricorre il primo anniversario della
> morte di Sylvia Rivera e
> a Bologna, venerdì 21, trans, gay, lesbiche, donne e
> soggetti libertari ne
> ricorderanno l'esperienza e il grande contributo
> alla lotta per i diritti
> civili e al movimento di liberazione. Una giornata
> di dibattito, seminari,
> mostre, proiezioni video organizzata da MIT,
> [antagonismogay] e SexyShock al
> TPO.
>
> A partire dall'esigenza di fare la genealogia della
> nostra esperienza, di
> ricercare le tracce di una storia che ci appartiene,
> che lega con fili
> invisibili il nostro agire e le nostre pratiche a
> quelle di chi ci ha
> preceduto, dedicando la propria vita alla lotta per
> rivendicare
> riconoscimento, una vita dignitosa e libera, diritti
> e libertà per i
> soggetti oppressi. Vite e percorsi che spesso la
> storia ufficiale omette,
> cancella o stravolge, frutto come è di una continua
> reinterpretazione e
> riscrittura ad uso e consumo dei poteri via via
> egemoni. Sottrarli all'oblio
> è responsabilità di una controstoria dal basso di
> cui siamo collettivamente
> soggetto e oggetto, tutta un'altra storia, appunto.
> Parliamo di 40 anni di
> esperienza GLBTQ in Italia e nel mondo, anni di
> deliri e follie, di lacrime
> e fragorose risate, di lotte per la libertà e
> l'emancipazione, ma
> soprattutto di movimento di liberazione che è stato
> ed è tuttora l'asse
> portante di tutta l'esperienza GLBTQ e non solo. La
> visibilità sociale di
> gay lesbiche e trans, si manifesta con un primo atto
> rivoluzionario che si
> ripete nella coscienza e nel bisogno di ognuno/a di
> nominarsi come tale nel
> coming out individuale, e si festeggia
> collettivamente ogni anno il 28
> giugno nella festa del pride, dell'orgoglio,
> riaprendo le contraddizioni di
> contesti sociali spesso apertamente ostili o solo
> apparentemente
> "tolleranti", anche nelle società democratiche. Ed è
> partendo dal pride e da
> quel 28 giugno 1969 che possiamo comprendere chi era
> Sylvia Rivera: quando
> c'è una prima volta comincia una storia, quella
> della visibilità GLBTQ, e
> quella prima volta è segnata da una bottiglia
> scagliata contro un poliziotto
> da Sylvia che con altre travestite, trans e lesbiche
> erano allo Stonewall
> quella sera. Da quella rivolta, scaturita dalla
> rabbia per i continui
> soprusi, arresti e controlli da parte della polizia,
> si innescò l'attuale
> movimento di liberazione GLBTQ e il suo divenire
> sovversivo sia del modello
> etero-sociale dominante, vincolato ai rapporti di
> produzione/riproduzione di
> corpi, sia di ogni discorso naturalizzante,
> pseudo-scientifico ed
> essenzialista che riduceva il corpo e la
> soggettività a destino. Lo
> specifico dell'esperienza trans fu spesso rifiutato
> dal movimento gay e
> lesbico che non gli riconosceva politicità e anche
> dal movimento femminista
> che vi leggeva una riproduzione dell'immaginario
> stereotipato e maschilista
> della femminilità. Grazie al lavoro di autocoscienza
> e di pratica politica
> di Sylvia e di tante compagne, l'esperienza trans ha
> lentamente e fortemente
> messo in discussione alcuni presupposti identitari
> ed essenzialisti (più o
> meno "strategici") degli stessi movimenti
> femministi, gay e lesbici,
> facendoli crescere e maturare.
>
> Sylvia aveva cominciato la sua avventura nella
> strada, battendo il
> marciapiede dall'età di 11 anni. Iniziò presto a
> organizzare forme di aiuto
> e solidarietà alle altre travestite e trans, che
> all'epoca morivano
> comunemente per una coltellata, un'overdose o nei
> riformatori di New York.
> Aprì un rifugio che chiamò "Star House" (Street
> Transvestite Action
> Revolutionnaires). Ben presto delusa e
> marginalizzata dalla politica
> perbenista della maggioranza del movimento gay, che
> già agli inizi degli
> anni '70 tolse i travestiti dalla propria "agenda
> politica", si diede alla
> droga e al vagabondaggio. Sylvia accusò spesso il
> movimento gay di scarsa
> memoria: "La scintilla della rivoluzione, l'abbiamo
> iniziata noi checche,
> travestiti e puttane. Dove stavate voi,che eravate
> nascosti allora e venite
> a raccogliere gli allori adesso, di una rivolta
> della quale non avete alcun
> merito?"
>
> Solo negli ultimi anni il movimento le riconobbe i
> meriti e le compagne del
> M.I.T. l'hanno voluta in Italia per il Word Pride
> 2000. In quella occasione
> il
> Movimento gay nostrano, quello con la m maiuscola,
> non l'ha riconosciuta.
> Sul palco dove il fior fiore del ceto politico
> blaterava, Sylvia ha dovuto
> faticare non poco per rompere il protocollo e
> rivolgere al mondo il saluto
> trans, che era urlo, poesia e protesta insieme. In
> quel passaggio in Italia
> le uniche realtà che l'hanno ospitata e hanno
> valorizzato la sua esperienza
> sono state realtà antagoniste e radio di movimento
> come Forte Prenestino e
> Radio OndaRossa a Roma e Radio K a Bologna.
>
> Nella fase più recente della sua vita, Sylvia era
> tornata alla militanza
> aprendo un rifugio per transgender, la "Transy
> House"a Brooklyn. Secondo le
> sue volontà è stata cremata e le sue ceneri
> accompagnate su una carrozza,
> seguita da migliaia di persone, dallo Stonewall e
> disperse nel fiume lungo
> cui le froce da sempre continuano a battere. Da
> molto tempo la scena GLBTQ
> Newyorkese non vedeva una folla così grande a
> scandire lo slogan che Sylvia
> ripeteva sempre "no rights no peace".
>
> La storia di Sylvia è la storia di tutt* noi, la
> storia di chi vede la
> propria esperienza calpestata e negata dai nemici di
> sempre e spesso
> disconosciuta anche da chi dovrebbe essere al nostro
> fianco. La storia di
> come lo sforzo di integrazione nell'esistente
> riproduce meccanismi di
> esclusione, giochi di potere, identità sociali,
> culturali, politiche
> stereotipate che perdono di vista il movimento di
> liberazione. Di qua e di
> là dell'Atlantico. Non sono lontani i giorni in cui
> si diceva "ma cosa
> c'entrano le trans con il gay pride" o con le lotte
> e le riflessioni di
> genere o la liquidazione che negli anni '80 veniva
> fatta di tutte le
> esperienze dei collettivi autonomi omosessuali che
> avevano preceduto e
> spianato la strada ai monopoli, considerate come
> facenti parte di una fase
> infantile, immatura, non al passo con i tempi di
> triste riflusso. Oggi che
> tutto questo sembra alle spalle dobbiamo
> ricominciare a ricercare le tracce,
> riannodare i fili, trovare le impronte dei tacchi a
> spillo cancellate
> dall'indifferenza, spesso dalla superficialità, a
> volte dall'arroganza. E
> riprendere in mano la nostra storia, tutta un'altra
> storia appunto, quella
> dei movimenti di liberazione. Da qui la decisione da
> parte di tre realtà,
> M.I.T. - Movimento Identità Transessuale,
> [antagonismogay] e SexyShock -
> così diverse ma al contempo strettamente collegate e
> complementari - di
> organizzare questo evento in uno spazio attraversato
> da quel vasto movimento
> che per primo in Italia ha riconosciuto Sylvia e il
> valore universale che ha
> la sua storia di liberazione.
>
> --
> M.I.T. - Movimento Identità Transessuale
> [antagonismogay]
> SexyShock
>
> **********************
>
> Programma
>
> H 20.00 > aperitivo mangereccio
>  
> H 20.30 > Dibattito Sylvia Rivera, tutta un'altra
> storia
>
> + video
> + sexpo': mostra interattiva
> + camera di trasformazione
>
> Partecipano al dibattito:
>
> Cristian Lo Iacono coordinatore [antagonismogay]
> Antonia Ciavarella [ArciLesbica BO]
> Helena Velena
> Porpora Marcasciano [attivista trans]
> Marcella di Folco [M.I.T. BO]
> Betty [SexyShock]
> Renato Busarello [antagonismogay]
> Centro studi GLTQ [FI-TO]
> Queering Sapienza [ROMA]
>
> H 23.00 > The Party
>
> dj set
> + IRAQueers [Bo]
> + MiZz PraVdA [Bo]
>
> Performances
> + Miss O.
> + Shakti Bhava
>
> **********************
>
> Sylvia Rivera. Tutta un'altra storia.
>
> TPO, V.le Lenin 3, Bologna - Italy.
> info: 051.271.666
>
> http://www.ecn.org/agaybologna/special/sylvia/
> mailto:mit.bo@tin.it
> **********************
>
> --
> [antagonismogay]
> http://www.ecn.org/agaybologna/
> newsletter:
>

<http://www.ecn.org/agaybologna/special/mailing/maillist.php>
> Type bits /keyID    Date       User ID
> pub  1024D/2FD0B9A8 2002/11/18 [antagonismogay]
> <agaybologna@???>

>
>


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