[Forumgenzano] Mappatura antifa

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Szerző: Emiliano
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Tárgy: [Forumgenzano] Mappatura antifa
Car* tutt* purtroppo ieri notte si sono fatti vivi nuovamente i fasci che
hanno imbrattato nuovamente le vie di Genzano, soprattutto le vie centrali
della cittadina. Sono comparse scritte con tanto di fascio littorio sotto la
sede Ds e sotto la Camera del lavoro CGIL, entrambe ubicate nel corso
cittadino. Di seguito una prima mappatura del fenomeno neo-fascista prodotto
dai compagni di Roma con i quali dovremmo, a mio avviso, intrecciare qualche
collaborazione.
HASTA SIEMPRE
AnTiFaScIsMo MiLiTaNtE


Primi passi di una mappa della destra radicale romana.

Comincia così il lavoro di monitoraggio, di ricerca e di analisi
sull'estrema destra capitolina.
Questo dossier nasce dall'esigenza di dare delle risposte approfondite e di
fare chiarezza sui rigurgiti fascisti che si stanno manifestando nella
nostra citta' in questi ultimi anni.
Teniamo a precisare che si tratta di un lavoro in costante aggiornamento, un
"work in progress" che vorremmo diventasse collettivo.
Per chiunque volesse contribuire esiste una mail: antifa@???.

Il dossier e' (per ora) strutturato in 4 sezioni. Ogni sezione e' contenuta
in un file allegato.
1. introduzione
2. destra radicale
3. gruppi
4. sottoculture

Occhio... e buona lettura...
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>>> INTRO

"non occorre essere forti per affrontare il fascismo nelle sue forme
pazzesche e ridicole:
occorre essere fortissimi per affrontare il fascismo come normalità, come
codificazione,
direi allegra, mondana, socialmente eletta, dal fondo brutalmente egoista di
una societa'"
_pier paolo pasolini * le vie nuove, 1962_

Questo dossier parte dalla voglia e dall'esigenza di alcun* antifascist*
roman* di monitorare e documentare l'area neofascista cittadina e non.
Mentre i fascisti in doppiopetto, quelli del dopo-Fiuggi, quelli del
revisionismo storico, li abbiamo sotto i ns occhi tutti i giorni, esiste un
sottobosco di sigle, aree, associazioni, partiti politici, gruppi musicali
più difficilmente identificabili, che si rifanno direttamente al fascismo
mussoliniano, al nazionalsocialismo e all'esperienza dell'estrema destra
anni 60/70.
Sono l'ala più becera del fascismo, politicamente meno pericolosi di quelli
in doppiopetto, ma che al tempo stesso sono la manovalanza di questi ultimi.
È proprio alla ricerca di questi individui che ci mettiamo, attraverso una
documentazione seria che faccia soprattutto informazione.
Roma, insieme a Padova, storicamente è da sempre il laboratorio della destra
radicale.
È qui che si formano e si sono formate quasi tutte le formazioni
dell'estrema destra nazionale da quella "rivoluzionaria" a quella
"stragista".
Probabilmente aveva ragione Pasolini quando affermava, già 40 anni fa, che è
la cultura fascista che va combattuta, non un accozzaglia di nostalgici in
camicia nera o bruna.
Eppure sono proprio loro l'oggetto della nostra inchiesta, il braccio armato
di alcune frange delle destra di governo,gli autori delle aggressioni a*
immigrat*, a* compagn*, ai centri sociali, ai luoghi simbolo della memoria
storica a Roma.
Eppoi questo dossier...
perché se il 25 aprile è la festa della liberazione... noi non ci sentiamo
affatto liberati!
perché l'antifascismo è un valore fondante della nostra cultura.
perché prima di essere anarcopunkrastadisobbereclaimers o
pinkyellowblugreenblack bloc, etc...
siamo inanzitutto antifascist*!
perché l'antifascismo è un valore che va tenuto vivo attraverso la memoria
storica e la lotta ad ogni forma di revisionismo tanto in voga agli inizi
del terzo millennio.
Perché sappiamo ancora riconoscere chi reprime da chi è represso, chi
perseguita da chi è perseguitato...
questo lavoro è dedicato a tutt* partigian*, a Walter Rossi , Valerio
Verbano , Fausto e Iaio, alle vittime della strategia della tensione e tutti
gli individui morti per mano dei fascisti.

*IndyVidui Antifa*


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Destra radicale
by indyvidui antifascisti





>>>LA DESTRA RADICALE


L'estrema destra e' da sempre un arcipelago di sigle, partiti, gruppi e
movimenti difficilmente dialoganti e spesso condizionati da divisioni,
scissioni ed annose diatribe ideologiche. Nonostante questo pero' non si e'
mai soffocata la volonta' di ricompattare tutto e tutti sotto un'unica
bandiera, dimenticando, o almeno tentando di dimenticare, le beghe che da
anni dividono i leader carismatici delle varie fazioni.
Apparentemente tutti i gruppi d'estrema destra auspicano un'unione d'area.
Tutti dicono di lavorare per ricompattare l'universo nazional popolare.
In realta' pero' e' evidente che ogni formazione guarda esclusivamente ai
propri interessi contraddicendo quindi la retorica "unionista" dei loro capi
branco.
L'unico movimento che sembra non essere attratto dai frequenti tentativi di
riunificazione d'area e' sicuramente Forza Nuova. Questa formazione politica
e' forse la più dinamica nell'area neofascista Italiana. Nasce nel settembre
del 1997 a Londra fondata da Massimo Morsello e Roberto Fiore, due
fascisti in esilio per reati ideologici. Partito collegato alla Falange
Spagnola, agli Haideriani, all'Npd tedesco e al Front National di Le Pen, si
ispira, oltre che al fascismo, al tradizionalismo cattolico e si batte
contro
l'immigrazione, l'aborto, la massoneria, chiedendo inoltre il ripristino del
concordato Stato-Chiesa del 1929.
La sua fortissima identita' ideologica la porta spesso a fare a meno della
contaminazione con gli altri gruppi che, anzi, subiscono speso una deriva
dei propri militanti proprio a vantaggio del movimento di Fiore.
La partecipazione ai vari tentativi di ricomposizione d'area, risulta quindi
incompatibile con la sete di egemonia che forza nuova esprime, di fatto, su
tutta l'estrema destra nazionale.I piu' recenti esperimenti "unionisti"
infatti lasciano indifferente FN. Il 9 e 10 novembre 2002, ad Ostia
si e' svolta un'assemblea nazionale fra i maggiori gruppi neofascisti
italiani, Forza Nuova ha disertato l'evento nonostante questo si
manifestasse
come uno dei piu' importanti tentativi di riunificazione degli ultimi anni.
Dall'assemblea di Ostia nasce il Movimento Nazional Popolare, formazione
d'area, composta da Fiamma tricolore, Rinascita Nazionale, Polo delle destre
sociali e Fronte Sociale Nazionale. Il neonato movimento, forte della
ritrovata "unione", convoca per il 30 novembre un corteo "d'area nazional
popolare" a Bologna. Forza Nuova esterna invece tutta la sua indifferenza
rispetto a questa operazione politica convocando, nella stessa citta', lo
stesso giorno, una sua iniziativa pubblica. Tutte queste fratture
naturalmente assumono una rilevanza particolare in quelle città dove la
destra radicale ha, da sempre, una sua visibilita' e un suo folto bacino di
simpatizzanti.
A Roma, ad esempio, sono molti i gruppi attivi oltre a Forza Nuova. Alcuni
di questi sono quasi inesistenti nel resto del territorio italiano, nella
capitale pero' sembrano avere un buon seguito. E' il caso del movimento
Fascismo e Liberta' (forte anche in lombardia) e del rinnovato network
neofascista Base Autonoma.
Per capire bene cosa determina tutte queste spaccature sarebbe opportuno
analizzare approfonditamente l'identita' di ogni gruppo. Per ora ci
limitiamo
a sintetizzare gli aspetti piu' caratteristici che regalano a formazioni
semi
sconosciute un'identita' e un ruolo all'interno dell'area neofascista
italiana. Identita', pratiche ed eventuali affinita' che disegnano
un quadro minimamente piu' chiaro rispetto al tetro universo neofascista.
Il movimento Fascismo e Libertà e' l'esempio concreto di un piccolo gruppo
con una grande e forte identita'. Fondato nel 1991 dall'ex-repubblichino
Giorgio Pisanò questo movimento, il cui seguito elettorale è piuttosto
scarso, si rifà agli ideali del ventennio Fascista e al pensiero
Mussoliniano (in particolare quello del manifesto di Verona del 1944). Il
movimento Fascismo e Libertà rivendica la modernità del pensiero fascista di
allora e si batte per la democrazia corporativa. Il movimento risulta essere
animato da un'indole fortemente revisionista. Il simbolo di questo gruppo,
radicato nei dintorni del milanese e a Roma, è il fascio repubblicano di
Mazzini con ai lati la scritta "Fascismo e Libertà". Questo gruppo, per la
verita' semi invisibile, e' molto geloso della sua identita'. Ottenne
nell'estate del 1991 il riconoscimento legale ed ha presentato sue liste in
diverse tornate elettorali evitando accuratamente qualsiasi
fusione con altri partiti.

Quella dei partiti o dei movimenti non e' pero' l'unico elemento
perturbativo
nell'area neofascista romana ed italiana. Molto attiva e particolare e'
infatti la componente che si muove nel ramo della controcultura
revisionista, negazionista e neofascista in generale. Gioventu' Europea ad
esempio e' un'associazione culturale, vicina ad Azione Giovani che si muove
proprio promuovendo attivita' culturali. Il suo obbiettivo e' quello di far
riscoprire agli ambienti della destra extra politica le radici della cultura
italiana. Il metodo d'azione e' quello semplice e diretto dei centri
di aggregazione irlandesi. Alcuni anni fa, G.E. partecipo' ad una riunione
quadri per discutere sul futuro di Azione Giovani a Roma, poiché si
avvertiva
una fase di stallo che stava producendo un emorragia di giovani dai circoli
A.G.verso movimenti piu' radicali. Pur rivendicando maggiore indipendenza da
Alleanza Nazionale, G.E.appare impantanata ed incapace di incidere su
quell'area politica che vorrebbe coinvolgere maggiormente nelle sue
iniziative. Ci sono poi altre associazioni culturali assai piu' forti ed
influenti. La RAIDO romana appare come un'associazione culturale
effervescente, iperattiva e con una sua forte identita'. Si ispira alla
tradizione europea ed e' molto legata al pensiero di Evola. L'associazione
intende assumersi il compito di colmare le carenze di cui l'area della
destra radicale soffre, creando strutture e iniziative che forniscano un
visibile e concreto contributo al cosi' detto "Fronte della Tradizione".
Fondamentalmente quindi l'obbiettivo della Raido e' quello di formare
militanti, utilizzando a questo fine pubblicazioni varie, conferenze,
incontri e dibattiti.
Nell'area dell'associazionismo culturale si muovono anche altre sigle.
L'associazione Lepanto, fondata nel 1982, e' attiva ad esempio sul fronte
del
fanatismo cattolico, mentre altre formazioni come "Il reazionario"
riprendono
il tema della "tradizione" e della cultura europea.

Fino a qui abbiamo cercato di esplorare sinteticamente le caratteristiche
che fanno di ogni gruppo, partito, movimento, associazione un identita' a
se.
Abbiamo anche cercato di evidenziare le divisioni ed i recenti tentativi di
riunificazione. Vorremmo pero' tornare al discorso dei gruppi politici ed in
particolare, ci piacerebbe ripartire dall'assemblea nazionale di Ostia per
fare alcune riflessioni. In primo luogo ci chiediamo come mai,
dopo anni di divisioni molti gruppi della destra radicale sentono l'esigenza
di incontrarsi e di formare addirittura un fronte comune? Come mai,
nonostante la base di tutti i gruppi auspicasse da sempre questa unione
nessuno tra i dirigenti si e' effettivamente impegnato per realizzarla? Ed
infine, come mai l'unica importante sigla ad essere rimasta fuori
da questo disegno e' stata proprio Forza Nuova? La risposta a queste domande
ci arriva anche dai recenti fatti di cronaca. Forza Nuova in questi anni si
e' conquistata una visibilita' ed un'agibilita' politica inimmaginabile per
tutti gli altri gruppi, movimenti e partiti. Inoltre, dato ancora piu'
importante, Forza Nuova ha attirato a se centinaia di militanti e
simpatizzanti d'estrema destra dando un colpo durissimo a tutte le altre
componenti. Per molti dei gruppi che hanno aderito all'assemblea di Ostia il
Movimento Nazional Popolare rappresenta esclusivamente la possibilita' di
sopravvivere. Proprio per arginare FN in molti hanno deciso di dimenticare
le
diferenze e di creare precipitosamente questo fantomatico e
grottesco fronte unitario.Il neonato Movimento e' ovviamente in questi
giorni
oggetto di riflessioni e polemiche. "Destra Nazionale" ad esempio, pur non
aderendo all'assemblea costituente del MNP intende lavorare per un
laboratorio di confronto fra camerati partendo da Roma e si sta gia'
impegnando per riallacciare rapporti con i sogetti che si sono incontrati
ad Ostia. DestraNazionale pero', e' bene ricordarlo, nasce nel 1972 come
corrente interna del MSI, ricompare sulla scena politica nel 2000 ed e'
attualmente in forte contrasto con Forza Nuova. In questo caso dunque non e'
neanche immaginabile pensare ad un network dove siano presenti insieme
questi
due sogetti politici i cui leader non perdono mai occasione per alimentare
polemiche ed antiche divergenze.


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Gruppi
by indyvidui antifascisti





>>>GRUPPI


BASE AUTONOMA

Base Autonoma è tra le più recenti e più attive formazioni dell'estrema
destra romana; le sue prime apparizioni risalgono all'estate 2002.
In realtà il nome BA è già stato utilizzato negli anni 90, ad indicare un
raggruppamento di realtà neofasciste in tutta Italia, tra cui il <a
href="http://www.misteriditalia.com/estremadestra/destra-estrema/ottanta-gio
rninostri/movimento-politico/download/movimento-politico.pdf "> MOVIMENTO
POLITICO di Roma capitanato da MAURIZIO BOCCACCI.
BOCCACCI è infatti anche il leader di questa nuova versione di Base
Autonoma, ma il suo percorso politico si può seguire sin dalla metà degli
anni '80, quando fonda a Grottaferrata Movimento Politico Occidentale, poi
MOVIMENTO POLITICO tout court (dopo la fusione con la Divisione Artistica
del Fronte della Gioventù) nel 1989.
Sono gli anni in cui avviene una trasformazione sociale di parte del mondo
neofascista. Emerge anche in Italia il fenomeno (volgarmente ed
erroneamente) chiamato naziskin e il formarsi di una sottocultura razzista
ed estrema in special modo nelle periferie delle grandi citta' e nelle curve
degli stadi. La xenofobia, il rifiuto dell'immigrazione, ma anche
l'antisemitismo, faranno da sfondo a questi gruppi che hanno cercato di
costruire in Italia un circuito nazi-rock.
A Roma il MOVIMENTO POLITICO si caratterizzo' in particolare nello spazio di
pochi anni, anche grazie al clamore che ebbero alcune sue azioni sui media,
come l'espressione piu' strutturata di questo "nuovo volto" del neofascismo.
Oltre agli incontri internazionali e al corteo nazionale del febbraio 92,
che si concluse in piazza Venezia a Roma tra slogan e saluti fascisti, i
militanti del gruppo si resero responsabili di una lunga serie di violenze e
provocazioni culminate con l'affissione di decine di stelle di david sulle
vetrine di alcuni negozi di commercianti ebrei. Il lavoro sotterraneo del
gruppo si avvalse pero' anche all'organizzazione di concerti e all'uso
sistematico dello stadio come spazio di aggregazione giovanile. Lo stesso
Boccacci sarebbe stato condannato per l'aggressione compiuta prima
dell'incontro di calcio Brescia-Roma nel 1994 ai danni di un funzionario di
polizia. Attorno al MP di Roma era nato un network nazionale denominato BASE
AUTONOMA , che e' stato sciolto nel 1993 applicando il decreto Mancino
promulgato quello stesso anno per reprimere gli atti e l'incitamento
all'odio razziale. Ma la cosa piu' singolare e' che venne sciolto il network
ma non i gruppi e le associazioni che ne facevano parte!

Intervista a Boccacci al Manifesto del 1992 sulla strategia del gruppo:
"Quantitativamente, a livello di militanti, il Movimento Politico a Roma
avra' 400/500 persone, e in piu', un insieme di simpatizzanti che lo
sostengono. Una cinquantina sono skinhead, mentre in tutta Italia siamo
nell'ordine di 4/5000 militanti suddivisi in varie realta' cittadine. Per
esempio a Vicenza il Veneto Fronte Skinheads, a Milano Ideogramma e Azione
Skinhead e altri gruppi in altre citta'. Abbiamo dato vita al VFS e AS per
contrastare l'equazione corrente di skin uguale teppista, ma entrambe sono
associazioni culturali, mentre la linea politica e' decisa dal MP a Roma.
Inoltre organizziamo concerti come mezzo di comunicazione verso l'esterno e
per diffondere determinati prodotti musicali. I concerti sono anche un mezzo
per
finanziare le associazioni.
Se sono razzista? Il valore che diamo a questa parola
significa difesa della razza, della civilta' e delle tradizioni.
Ne consegue un discorso sull'autodeterminazione
dei popoli. E se per antisemita intendi antiebraico, si, sono antisemita.
Dato che gli ebrei combattono per dominare sul mondo e sugli altri popoli,
io sono antiebraico."

Ma lo scioglimento del 93 non pone fine all'avventura politica di Boccacci e
di altri quadri di BASE AUTONOMA.
Coinvolto in prima persona nelle aggressioni e nelle violenze che vedono
protagonisti i militanti di MP, la storia di Boccacci si può continuare a
seguire nelle cronache dei giornali, che lo vedono il 16 aprile 1994 alla
guida di un centinaio di naziskin mentre dà l'assalto al centro sociale
Break Out di Primavalle, arrestato negli scontri allo stadio di Brescia del
20 novembre 1994 in cui viene accoltellato un poliziotto, infine candidato
sindaco nelle liste di FORZA NUOVA a Frascati.
Ma la nuova Base Autonoma ha anche un altro leader, GIULIANO CASTELLINO, più
volte presentatosi
come il responsabile politico di BA, anche lui una
vecchia conoscenza nel panorama neofascista romano. Frequentatore delle
comitive nazi di Primavalle nei primi anni novanta, elemento di raccordo tra
coatti destrorsi, ultras di quartiere e il MOVIMENTO POLITICO di Boccacci,
lo si ritrova arrampicato in cima alla stele di Axum per protesta contro la
restituzione dell'obelisco (da conservare in quanto "trofeo" fascista), poi
tra gli indagati nelle indagini sull'attentato al cinema Nuovo Olimpia di
Roma del 25.11.99, quando fu ritrovato dell'esplosivo (o un petardone?)
fuori dai locali dove si programmava il film sul nazista Heichmann (in
seguito rivendicato da un misterioso movimento antisionista, che rivendicò
anche l'attentato esplosivo al museo della Liberazione di via Tasso), infine
anche lui nelle liste di FORZA NUOVA alle elezioni per il Comune di Roma.
Adesso, sposato con la figlia del defunto leader di FN, Morsello,
continua a frequentare la tifoseria ultras romanista, anche se con poco
seguito.
Entrambi i capetti di BA ruotano attorno ad una libreria-centro convegni nel
quartiere Ostiense, il LABORATORIO D'IDEE, che nel recente passato ha
organizzato numerose
iniziative e dibattiti a cui hanno preso parte esponenti di Alleanza
Nazionale.
La BASE AUTONOMA di adesso raccoglie l'eredità di MP e di quegli anni,
ponendosi in continuità con il discorso lasciato in sospeso nel 93. Le
parole d'ordine sono Patria, Socializzazione e Antagonismo, un misto di
fascismo socialisteggiante e di subcultura xenofoba che li porta a
descrivere una "millenaria civiltà italiana" minacciata dal mondialismo e
dall'immigrazione, sovrapponendo spesso i due concetti e identificando così
l'immigrato con l'incarnazione della "dittatura mondialista" da combattere.
L'immigrazione viene vista come il tentativo violento di cancellare le
tradizioni nazionali, conseguenza di un preciso disegno di
omologazione/annientamento delle culture portato avanti da una confusa
alleanza americo-giudaico-massonico-comunista.
Questa lettura in chiave cospiratoria del fenomeno dell'immigrazione e più
in generale della globalizzazione consente a BA di portare avanti
un discorso astrattamente antagonista e ribelle rispetto ai cosiddetti
poteri forti (sostanzialmente l'America, ma anche il comunismo, colpevole di
aver consegnato l'Italia all'America!), e allo stesso tempo di
propagandare il razzismo più becero individuando negli stranieri gli
esecutori materiali di quel disegno.

Per questo, dopo gli striscioni contro gli immigrati attaccati nottetempo
quest'estate, la prima vera apparizione pubblica di Base Autonoma nelle
piazze è stata nella simbolica data delle celebrazione degli 80 anni della
marcia su Roma, 28 ottobre 2002,
quando Boccacci & co. hanno deciso di convocare una provocatoria sfilata a
piazza Vittorio, nel cuore multietnico
del quartiere Esquilino, per "liberare gli italiani prigionieri in
territorio straniero" e per "riprendere le strade".
Annunciata prima da un capillare imbrattamento dei muri di roma con scritte
e manifesti, poi da uno striscione ("28 ottobre-marciare per non marcire")
alzato dal gruppo ultras romanista TRADIZIONE DISTINZIONE alla vigilia
dell'evento durante il derby (peraltro proprio nel settore di TD è
sventolata,
nelle settimane precedenti, la bandiera di BA, il tricolore con al centro il
fascio stilizzato) ,
la manifestazione si è poi rivelata un fallimento per chi pensava che i
consensi raccolti allo stadio
si traducessero automaticamente in militanza politica. Il 28 ottobre
militanti e simpatizzanti di Base Autonoma si ritrovano in 80 a presidiare
un angolo di piazza Vittorio circondato da polizia, mentre migliaia di
antifascist* roman* avevano risposto all'appello della contromanifestazione.
Una trentina i militanti di BA che il 14 dicembre hanno manifestato per
l'indulto sotto il carcere di Regina Coeli per dare un senso al termine
Antagonismo che tanto gli piace usare, anche meno quelli che hanno fatto
irruzione in un mcdonalds per protestare contro la globalizzazione
americana. CASTELLINO e BOCCACCI hanno poi anche sfilato in testa al corteo
di 300 neofascisti nell'anniversario della strage dell'Acca Larentia, corteo
al quale BA ha aderito ufficialmente ma che vedeva la partecipazione di
tutte le realtà nf cittadine, da ForzaNuova alla Fiamma Tricolore. Più di
recente una manifestazione di Base Autonoma a Genzano di Roma (dove, sembra,
vorrebbero aprire una sede), con tanto di bastoni e di disposizione
"militare" dei partecipanti (schierati tipo falange romana), ha visto anche
la partecipazione di un consigliere comunale di AN.
In una città in cui Forza Nuova da qualche anno ha inglobato tutte le
peggiori pulsioni xenofobe e neofasciste, finendo praticamente per diventare
l'unico movimento di estrema destra organizzato e numericamente concreto e
sottraendo militanti a tutte le altre formazioni (fatta eccezione per alcune
realtà territoriali già ben radicate da anni nei quartieri, e per alcune
realtà studentesche), l'apparizione di BASE AUTONOMA è importante in quanto
si situa "a destra" di FORZA NUOVA, proponendosi di fatto come suo "braccio
armato" e stradaiolo. Sebbene BOCCACCI e CASTELLINO tengano a tenere
distinti i due movimenti (sempre specificando però che non vi è concorrenza
tra i 2), non è casuale che la carriera politica dei dirigenti di BA in
questi ultimi anni è stata interna a FN, che i manifesti delle 2 formazioni
appaiono nelle stesse zone, negli stessi formati e nelle stesse quantità.
Come non è casuale che quest'anno, per la prima volta da tempo, Forza Nuova
non ha organizzato parate commemorative in occasione del 28 ottobre,
lasciando a Base Autonoma la paternità dell'unica iniziativa evidentemente
condivisa. Proprio nella preparazione di questa manifestazione, con toni
esasperatamente provocatori e con continui inviti allo scontro rivolti agli
antifa roman* BASE AUTONOMA si è posta come una realtà militante cresciuta
nel brodo del neofascismo da stadio (TRADIZIONE DISTINZIONE - ROMA e BANDA
NOANTRI - LAZIO sopra
tutti, spesso le scritte di TD e di BN si accompagnano a quelle di BA sui
muri romani) e composta
da personaggi che male hanno digerito il tentativo di FN di darsi un volto
"diplomatico" in
questi ultimi tempi, e che si trovano più a loro agio con le provocazione e
con la
retorica squadristica. un motivo piu che valido per tenere gli occhi ben
aperti su questo gruppo.


FORZA NUOVA

Nel maggio 1993 quasi tutte le formazioni neonaziste italiane (Movimento
Politico, Meridiano Zero, Azione Skinhead e tutti i gruppi che componevano
la prima base autonoma) vengono sciolte o si sciolgono spontaneamente, e le
centinaia di militanti che ruotano attorno a quell'area vanno ad ingrandire
le file del MSI, poi MS-FT. E' qui che avviene l'incubazione di Forza
Nuova, intorno al giornale "Foglio di Lotta", finanziato dal latitante a
Londra Roberto Fiore . Nel 1997, il
leader del MS-FT Rauti vieta la diffusione del giornale, che inizia a
raccogliere troppe simpatie
tra i più giovani. I militanti di Foglio di Lotta decidono invece di uscire
dal
partito, e di dar vita ad una nuova creatura politica, Forza Nuova.
FN nasce a Londra il 27 settembre 1997, e già nella data (Sant'Arcangelo
Michele) fa riferimento diretto alla Guardia di Ferro, il movimento
cattolico integralista, ultranazionalista e antisemita rumeno. Le attività
di FN saranno durante i primi mesi dirette da Londra, dove risiedono i 2
leader del partito, Roberto Fiore e Massimo Morsello.
Entrambi sono due figure della destra neofascista anni 70. FIORE e' stato
uno dei capi di
TERZA POSIZIONE mentre MORSELLO, in gioventu' cantautore missino nei CAMPI
HOBBIT, viene dai NAR.
Fuggiti a Londra nel 1980, inseguiti dai mandati di cattura della
magistratura italiana, i due hanno
costruito un piccolo impero economico che ha offerto la base materiale per
la creazione del nuovo
gruppo in Italia alla fine degli anni 90. Il giro d'affari delle societa'
controllate dai due si
aggirerebbe sui trenta miliardi l'anno. Al centro di questo piccolo impero
economico l'agenzia di
viaggi e societa' di servizi MEETING POINT. In Italia esiste una rete di
agenzie turistiche collegate
a questo circuito imprenditoriale, la EASY LONDON, che offre pacchetti di
casa-lavoro-studio a Londra.
Fiore e Morsello devono aspettare il 1999 per poter tornare in Italia, il
primo dopo la caduta in prescrizione dei reati di cui è accusato, il
secondo per motivi di salute (Morsello morirà infatti di tumore nel 2001).
Al rientro di Morsello, a dargli il benvenuto è un comitato d'accoglienza
composto da deputati di AN come l'attuale presidente della regione Lazio
Francesco Storace, Alberto Simeone, Vincenzo Fragalà, oltre al parlamentare
europeo di Forza Italia Ernesto Caccavale e all'ex sottosegretario alla
giustizia Carlo Taormina.

FN ha articolato il suo programma in 8 punti centrali, che mostrano il
tentativo di recuperare un po'
in tutte le direzioni del radicalismo di destra. Si va dalla richiesta di
abrogazione della legge
sull'aborto a quella in favore di una legislazione che mette la famiglia
tradizionale e la crescita
demografica al centro della societa'. Si arriva a chiedere il ripristino del
Concordato tra Stato e
Chiesa voluto dal fascismo, la messa al bando della massoneria e di tutte
"le sette segrete".
Si chiede il blocco dell'immigrazione e un "rimpatrio umano" per gli
immigrati, l'abolizione dell'usura e la formazione delle corporazioni dei
lavoratori. Infine, FN vuole che siano abrogate le "leggi liberticide"
Scelba e Mancino. Ritornano le parole d'ordine "contro ogni droga" e una
campagna intitolata "compra italiano" in difesa dei prodotti nostrani. Oltre
a questo ci sono i riferimenti al patrimonio caro a Terza Posizione, quella
che fu la scuola quadri degli attuali capi di FN. Altri riferimenti a TP
passano per l'esaltazione dello "stile legionario", l'idea di un combattente
politico sempre pronto, sempre in azione.
FN si presenta come un partito (beneficiando in questo modo di fondi
pubblici presentandosi alle elezioni), anche se fin dall'inizio aggrega
intorno a sé i fuoriusciti dal MS-FT, e i sopravvissuti dell'esperienza
politica di Base Autonoma dei primi anni 90. L'ultras calcistico padovano
Paolo Cartossidis, l'ex leader di Azione Skinhead Duilio Canu, quello di
Movimento Politico Maurizio Boccacci, sono solo alcuni dei personaggi che in
questi anni si sono ritrovati in ruoli da quadri all'interno di Forza Nuova.
I militanti vengono pescati tra i gruppi più estremisti dello stadio,
nell'integralismo cattolico a destra di Comunione Liberazione, dai giovani
delle altre formazioni di destra ormai sull'orlo del baratro (MSI-FT, Fronte
Sociale Nazionale.)
Eppure, la xenofobia, l'omofobia, le continue rivendicazioni di diretta
discendenza dal fascismo, non fanno di FN un partito isolato. A livello
locale non si contano le collaborazioni intorno a specifici temi (ad esempio
raccolte firme contro l'immigrazione), oppure iniziative di quartiere
(spesso
organizzate fianco a fianco a Azione Giovani) e gli accordi elettorali con
la casa delle libertà (a Bologna, Padova, Milano...), mentre Fiore stesso,
invitato al congresso di Comunione Liberazione, annunciò l'appoggio di FN a
Berlusconi per sconfiggere i "comunisti" alle elezioni.
Nel 2002 si è anche saldato e solidificato il rapporto con la Lega Nord, in
particolare con i suoi esponenti più radicali che fanno fronte comune nella
lotta contro gli immigrati. Borghezio ad esempio è stato più volte invitato
a parlare al termine di manifestazioni di FN (anche a Roma il 2 novembre),
perfettamente a suo agio di fronte a una selva di braccia tese.
Perfino ultimamente, quando FN è stata al centro delle polemiche mediatiche
per l'aggressione in diretta TV a Verona del presidente dell'Unione Islamici
Italiani Abdel Smith, per quale sono stati messi ai domiciliari 21 militanti
(tra cui i dirigenti veneti), esponenti di Alleanza Nazionale e della Lega
non hanno esitato ad esprimere solidarietà nei confronti degli arrestati, il
solito Borghezio è andato a trovarli in carcere e il sindaco di Treviso
Gentilini (lega nord) ha auspicato collaborazioni in vista delle elezioni.
A Roma FN ha un negozio, "Emporio Italico" e la sede in Via Luigi Ungarelli,
nella zona della Batteria Nomentana
e in questi ultimi anni è stato senza dubbio il gruppo più attivo a livello
cittadino (senza
contare i gruppetti di quartiere). Ogni estate i forzanovisti riesumano la
loro opposizione al Gay Pride, affiggendo manifesti omofobi e organizzando
contromanifestazioni. In particolare nel 2000, quando Roma ospitò il pride
internazionale, FN iniziò una grossa mobilitazione che portò in piazza anche
600 neofascisti, e che sarebbe dovuta culminare il giorno del corteo del
World Pride, in cui FN avrebbe dovuto sfilare in una contromanifestazione
annunciata con minacce e paventati scontri. Ma la morte, qualche giorno
prima, della giovane figlia di Morsello, e il lutto di tutto il partito,
portano all'annullamento della provocatoria manifestazione (forse anche in
previsione delle scarse probabilità di riuscire a sostenere quanto
annunciato).
Agli appuntamenti fissi di FN (28 ottobre, commemorazione della marcia su
Roma con visita alle tombe dei fascisti al Verano e 25 aprile, Festa della
Liberazione, sempre al Verano per quello che loro considerano lutto
nazionale) quest'ultimo anno si sono aggiunti banchetti, volantinaggi e
raccolta firme quasi settimanali in centro a via del corso, oltre che la
manifestazione a piazza venezia svoltasi il 2 novembre 2002, con comizio
finale dell'onorevole Borghezio della Lega Nord.
Romano è anche Andrea Insabato, che nel dicembre 2000 rimane ferito
nell'esplosione dell'ordigno che lui stesso ha collocato davanti alla
redazione del Manifesto. Insabato, fino ad allora "cassiere" di Forza Nuova
e anello di congiunzione con il movimento ultracattolico Militia Christi,
viene declassato da allora nelle conferenze stampa al rango di semplice
simpatizzante del movimento, seppure "amico di sempre" di Fiore e Morsello.
D'altronde, il primo a far visita a Insabato in ospedale è proprio un
militante di FN, Giuliano Castellino (attuale capoccia di BA).
Il (o ex?) responsabile a Roma, Francesco Bianco, e' un ex NAR protagonista
di alcune rapine e azioni
insieme ai fratelli Fioravanti, Alibrandi e Anselmi, pur rimanendo un
personaggio minore della galassia NAR.
Arrestato e condannato ad alcuni anni per banda armata.


MOVIMENTO SOCIALE FIAMMA TRICOLORE

Dopo la frattura di Fiuggi e la nascita di AN, Pino Rauti, che è stato un
giovanissimo combattente della RSI,
fondatore di ORDINE NUOVO negli anni 60 e uno dei massimi dirigenti e
segretario del MSI,
lascia il partito per continuare l'esperienza neofascista con un altro
percorso, che possa raccogliere tutto quello
che rimane negli ambienti dell'estrema destra.
"Non stiamo fondando niente di nuovo, vogliamo solo riaffermare la
continuità della nostra storia -afferma Rauti-.
Sono gli altri quelli di AN ad aver operato una scissione, un tradimento,
riconoscendo l'antifascismo e sciogliendo il vecchio partito".
Il MS-FT si presenta nel '95 come il partito di raccolta di tutto l'ambiente
neofascista, dai gruppi più recenti,
come quelli che si erano ritrovati intorno al MOVIMENTO POLITICO, ai più
vecchi, come nel caso degli ex AVANGUARDIA NAZIONALE riuniti intorno ad
Adriano Tilgher.
Tra gli obiettivi prioritari del suo programma l'MSFT mette "la battaglia
contro i poteri occulti e mondialisti",
la difesa della famiglia e la lotta all'aborto, ma soprattutto
"l'opposizione totale" all'immigrazione.
Ma il tentativo di pescare nel contraddittorio patrimonio anticapitalista
fascista,
recuperando così lungo la strada i consensi dei delusi di quella che Rauti
definisce la "berlusconizzazione" di AN, non paga.
Tra il 1995 e il 2000 riesce a accogliere soltanto tra l'1 e il 2% dei voti
anche se a livello locale alcuni accordi tra MSFT e il CdL saranno
determinanti per l'elezione di alcuni amministratori
(sindaci, presidenti delle regioni e province).
Ma la formula Rauti manda in pezzi il partito sancendo una serie di
divisioni e fratture.
I primi ad andarsene sono Giorgio Pisanò e i vecchi camerati di Fascismo e
Libertà.
Arriva quindi il commissariamento del settore govanile del partito, riunito
intorno alla pubblicazione Foglio di Lotta che contribuirà,
dopo il 1997, alla nascita di Forza Nuova. Modesto Della Rosa, l'unico
deputato che aveva seguito Rauti dopo la scissione, lascerà il MSFT.
Poi sarà Adriano Tilgher nel 1997 ad uscire dal MSFT per dar vita al FRONTE
NAZIONALE in seguito all'espulsione dal partito.
Poche settimane prima si erano riuniti a Roma quasi 200 dirigenti missini
per protestare contro l'attuale presidenza. La risposta di Rauti fu una
serie di provvedimenti di espulsione.
"Provengono dalla cultura della destra extraparlamentare, incapace di
integrarsi davvero nella vita di un partito, per questo non potevano restare
più nella fiamma" commentò Rauti.
Tra il 1999 e il 2000 se ne vanno anche il sindaco di Chieti Cucullo, un
importante dirigente nazionale Cospito e l'europarlamentare Bigliardo che
forma il MOVIMENTO SOCIALE EUROPEO,
che per quanto ne sappiamo si è già sciolto. Attualmente della MSFT non si
hanno notizie.
La componente giovanili sono state assorbite dai gruppi più radicali come FN
o BA e sembra che stia dando vita (probabilmente per rimanere in vita!) al
Movimento Nazionalpopolare.
Luca Romagnoli, recentemente, è stato eletto nuovo segretario con Rauti
presidente 'garante della linea politica'.
Varata l'alleanza 'funzionale' con la CdL nel rispetto dell'identità
politica e storica del partito


FRONTE NAZIONALE e RINASCITA NAZIONALE

Attualmente Roma è tappezzata dai manifesti di questo partito neofascista,
che viste le elezioni amministrative della prossima primavera,
cerca una visibilità che attualmente non ha. Anche loro sono impegnati nella
ricomposizione dell'area nazionalpopolare e sono in evidente contrasto
politico con Forza Nuova.
Fn nasce su iniziativa di Adriano Tilgher nel settembre 97 e già dagli inizi
si ispira al Front National di Le Pen.
Con Tilgher c'è la vecchia guardia di Avanguardia Nazionale, a cominciare da
Stefano Delle Chiaie, ma anche i giovani che si sono avvicinati a questo
ambiente all'inizio degli anni novanta con la rivista La Spina nel Fianco.
Inizialmente può contare anche su un giornale presente nelle edicole,
Rinascita, diretto da un altro ex dell'estrema destra del passato, Ugo
Gaudenzi, che era stato un militante di Lotta di Popolo.
Il Fronte di Tilgher si è mosso sulle stesse linee di continuità con il
fascismo già proprie di Rauti e ha raccolto un pò di voti nel Lazio e in
Abbruzzo. Ma anche loro sono andati subito in crisi agli inizi del 2000.
Ad ogni modo tra tutti questi sfigati più o meno conosciuti è forse
opportuno soffermarci un po' su Rinascita Nazionale,
visto che si tratta della più "giovane" (nel senso di nascita, non nel senso
di età dei militanti) formazione di estrema destra italiana
(senza contare i gruppi locali, che abbondano e nascono in continuazione),
pur avendo in realtà una lunga storia.
Vogliamo spendere due parole su Rinascita perché abbiamo notato che seguono
con costanza il sito d'informazioni del movimento http://www.indymedia.it ,
cercando di farsi accreditare come compagni.
Rinascita Nazionale nasce nel luglio del 2000, intorno appunto al quotidiano
Rinascita, prima legato al PSDI, poi riciclato nell'organo informativo del
Fronte Nazionale di Adriano Tilgher, infine soggetto autonomo che andrà per
l'appunto a dar nascita a Rinascita Nazionale.
Il leader del giornale e del movimento, Ugo Gaudenzi, con un passato in
Lotta di Popolo, il gruppo nazimaoista degli anni '70, è passato dai
movimenti antisemiti e antimperialisti alla sinistra socialista, per poi
fare ritorno a questo fascismo ambiguo, che strizza l'occhio ai movimenti no
global per le loro pulsioni antiamericane, ma che scende in piazza tra le
celtiche ed bracci tesi…
Comunque, ora, sembrano rivitalizzati, probabilmente, dal progetto MNP e a
Roma hanno lanciato una campagna mediatica fatta di affissioni diffuse in
tutta Roma.
La direzione del partito di Tilgher a Roma è in via Taranto.
Mentre per Rinascita Nazionale, crediamo, che siano in Prati in Via
Ottaviano 9 nell'ex sezione del MSFT, prima, e MSE, poi.



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Sottoculture
by indyvidui antifascisti





>>>SOTTOCULTURE GIOVANILI


MUSICA

Non tutti sanno che esiste una scena musicale di gruppi di destra, con cd,
dischi, demotape e soprattutto concerti che si svolgono regolarmente in
tutta italia. RAC (Rock Against Communism) e WHITE POWER MUSIC cosi' si
definiscono i primi generi musicali delle nazi-band
a livello mondiale. Essendo la musica un elemento aggregante per i giovani,
una destra radicale 'movimentista" non poteva che crearsi un circuito
proprio. I Veneti PEGGIOR AMICO sono fra le prime band RAC italiane (primi
anni 90). Lo stile dei gruppi e' piu' o meno cosi':
voci basse e roche, testi razzisti e violenti, musica piu' simile all'heavy
metal che non allo ska o all'Oi!. Accanto a loro nascono i
romani INTOLLERANZA, vicini al MP, che nella canzone "come il vento"
cantano: "il cancro comunista / le menti ha devastato / giovani senz'ossa /
il solo risultato" (sic!). Ma in Italia gia' negli anni 70 si era sviluppato
un piccolo circuito di cantautori e band di
destra, sotto l'etichetta "musica alternativa", che senza troppa fantasia
imitavano la musica d'autore del momento. Oltre al gia' citato Massimo
Morsello (chiamato il De Gregori Nero!), c'erano gli Janus e La Compagnia
dell'Anello che si esibivano prevalentemente durante i Campi Hobbit e le
feste del FdG. Oggi, quello che sta diventando un nuovo movimento musicale
di destra va sotto il nome di "rock identitario"
che si differenzia dal rock white power per le sonorita' piu' orecchiabili,
voci piu' pulite e per i testi "meno espliciti". Basta con il razzismo
becero e spazio alla difesa dell'identita' nazionale, allo spirito
comunitarista e al ribellismo giovanile a fianco di un "sano" anticomunismo
e un pseudo "anticonformismo".
I gruppi piu' importanti al momento sono senz'ombra di dubbio gli ZETA ZERO
ALFA e i 270BIS, entrambi romani. Suonano alle feste di AN, in locali,
birrerie e dove trovano spazio. Esistono etichette indipendenti, la RUPE
TARPEA RECORDS e la TUONO RECORDS, hanno accattivanti siti internet dove e'
possibile leggere recensioni dei dischi e informarsi sui concerti
(perimetro.com) e web-radio dove e' possibile ascoltare solo "rock
identitario"(!). Gli ZETA ZERO ALFA sono probabilmente la piu' importante
band italiana, coloro che ricevono piu' consensi e vendono piu' dischi.
Hanno tappezzato Roma con gli adesivi del gruppo, hanno una birreria a Colle
Oppio, poco distante dalla gay-street, e fanno parte dell'occupazione di
CASA MONTAG, uno spazio occupato dai fascisti alle porte di Roma, nel luglio
2002.
Nel loro sito non ci sono simboli riconducibili al fascismo, anzi tra i
testi consigliati troviamo Chomsky e Marcos!
Eppur non facciamoci ingannare perche' fascisti sono.
Sui 270BIS il discorso e' piu' ampio. Il nome del gruppo ha come riferimento
l'articolo del codice penale sull'associazione sovversiva. Il cantante del
gruppo Marcello De Angelis e' il direttore di AREA, la rivista politica di
AN, ed e' fratello di NANNI DE ANGELIS, con cui condividera' la militanza in
TP, morto in carcere dopo il suo arresto. Dopo la latitanza Marcello De
Angelis e' rientrato in Italia per scontare la condanna per associazione
sovversiva. E' stato l'unico quadro intermedio di TP condannato per "reati
politici" senza nessun
fatto materiale. Di nuovo in liberta' ha collaborato con ITALIA SETTIMANALE,
poi era tra gli animatori di SPINA NEL FIANCO e mette su la band. E' uno
degli ideologi dei giovani del FdG prima e di AZIONE GIOVANI dopo. Fa parte
della corrente sociale di AN di Alemanno e Storace
e nel 96 da vita, appunto, ad AREA. E' la voce piu' nota della destra
neofascista (o post trattandosi di AN?!) e le sue canzoni sono cantate a
memoria sia dai giovani skin che dai quadri di AN. Gli arrangiamenti del
gruppo sono ben curati, un rock facilmente orecchiabile e poi i testi. "bye
bye, spara sulle posse" e' il ritornello di una canzone dedicata ai gruppi
di sinistra, ma il top lo troviamo in
"Claretta e Ben" canzone omaggio alla Petacci e Mussolini(!):
"Han Ballato sui loro corpi / han sputato sul loro nome / han nascosto le
loro tombe / ma non li possono cancellare...piovono fiori su piazzale
Loreto...io ho il cuore nero / e me ne frego e sputo / in faccia al mondo
intero". Alla faccia del post-fascista!!! Tanto per ricordare, "colleghi" in
AN e vecchi amici di De Angelis sono Piso e Dimitri, quest'ultimo insieme a
Fiore e Adinolfi, fondatore di TP.
Gli altri gruppi romani sono gli Aurora (rock identitario), i Dente di Lupo
(band boneheads), i Londinium SPQR con il loro "rock romano violento" (ma
recentemente si sono sciolti), Innato Senso d'Allergia (streetpunk,
dicono!), i Janus (rock identitario).
Proprio gli AURORA sono tra i fondatori di MUSICAZIONE etichetta musicale e
non, legata ad AZIONE GIOVANI. E' evidente come gli ambienti giovanili,
almeno intorno alla musica, non siano affatto frammentati.

Pensate sia un fenomeno marginale?
Allora vi rispondiamo che il 7 gennaio a Roma, quartiere Torrino, concerto
in ricordo di Alberto Giaquinto.
Anzio, vicino Roma, venerdì 17 gennaio: "Avalon" in concerto in ricordo di
Acca Larenzia.
Venerdi 23 gennaio, concerto contro lo sgombero di CASAMONTAG, con Innato
Senso d'Allergia, Dente di Lupo, Aurora, Rock'n'Roll Soldiers, Zetazeroalfa.
Presso il locale "cafè de la paix" in via Evandro 8 (dietro Acca Larenzia).

Pensate sia ancora marginale?

STADIO

Legami e contatti tra gruppi ultras e elementi del neofascismo romano ci
sono sempre stati, sia nella curva nord laziale, storicamente di destra, che
in quella romanista, piu' sinistreggiante e sostanzialmente apolitica.
Dagli inizi degli anni 90 ad oggi la curva sud e' decisamente passata a
destra. La maggior parte dei gruppi ultras e' culturalmente di destra o
fascista. Pero' e' necessario fare dei distinguo. I famigerati "scontri di
Brescia" del 1994 mettono in evidenza come in alcuni gruppi ultras esiste
una componente neofascista politicizzata, che prendendo a pretesto
l'incontro della Roma, compiono un vero e proprio raid nei confronti delle
forze dell'ordine, grazie anche all'appoggio di ultras neofascisti di altre
tifoserie di calcio.
In quel periodo Opposta Fazione e Boys Roma sono i gruppi piu' politicizzati
in curva sud.
Alcuni esponenti di spicco dei Boys saranno candidati nelle liste del MSI
durante le elezioni amministrative a Roma, quelle del confronto
Fini-Rutelli. Dopo l'escalation dei primi anni 90 con scontri, aggressioni e
violenze varie in citta', la situazione si normalizza fuori e dentro gli
stadi. La cacciata del CUCS, nasce da una motivazione meno politica di
quanto sembri e ben piu' affaristica sullo stile "Curva Nord Lazio". A
differenza di questi ultimi nella curva romanista esistono molti gruppi e
gruppetti fondamentalmente di destra ma diversi nella mentalita'ultras.
Attualmente il gruppo piu' politicizzato e' TRADIZIONE DISTINZIONE ROMA e
non fanno nulla per nasconderlo. Evidenti sono i legami con Base Autonoma,
visto che spesso e volentieri e' possibile notare una bandiera tricolore con
il simbolo di BA che sventola sopra il loro striscione. Durante l'ultimo
derby, il 27.10.02 hanno esposto uno striscione con la scritta "28.X.02
MARCIARE PER NON MARCIRE", evidente riferimento al corteo che avrebbe tenuto
BA il giorno dopo a Roma.
In una intervista al gruppo dicono "Tengo a sottolineare il rapporto dei
ragazzi
di TD con il "Laboratorio di idee", un'associazione culturale impegnata nel
sostegno di quanti vivono situazioni di difficoltà ed anche il fatto che
molta parte dei soldi ricavati dalla vendita del materiale del gruppo sono
utilizzati per sostenere alcuni amici attualmente detenuti".
Distribuiscono una fanzine dal nome "Blackshirt" (camicia nera) e conducono
una trasmissione radio tutti i pomeriggi su radio flashpiù dove tra discorsi
razzisti e qualunquisti, con in sottofondo i gruppi nazi-rock, parlano anche
di calcio.
Sempre nella stessa intervista sintetizzano così la scelta del loro nome:
"La parola Tradizione o gli uomini della tradizione li troviamo, infatti,
soltanto nei rari, ma proprio per questo preziosi, testi destinati all'uomo
della Milizia, un uomo di provata ed elevata spiritualità che se occorre si
lancia al combattimento
richiamato dalla fedeltà della propria natura e della propria immagine del
mondo. Si veda Evola, Eliade o Spengler. La complessità delle tematiche così
profonde non ci permette di andare oltre anche perché conosciamo i nostri
limiti umani e riuscire a vivere come i maestri sopracitati non è per niente
semplice. Tuttavia c'è chi, come noi, prova ad avvicinarsi. Da qui il
significato Distinzione. Queste in sintesi le ragioni della nostra
denominazione. Il nostro gruppo a differenza di altri ha scelto questo nome
mai visto negli stadi italiani, proprio perché ci sentiamo rappresentanti di
verità ancestrali, innate dentro di noi che poco hanno a che vedere con la
moda di essere destra".Il loro merchandising (venduto nel loro negozio, nel
quariere Nomentano) presenta cappellini con il tricolore e il fascio
littorio oppure i cappelli con lo stemma della divisione belga delle SS
"Charlemagne". Sul loro sito dichiarano esplicitamente di essere di destra e
di rifarsi alla cultura fascista. Vengono consigliati libri di Evola e di
Freda. Provengono in grossa parte dalla zona di Piazza Bologna, luogo
storico dei neofascisti romani.
Negli ASR ULTRAS, invece, nonostante la presenza di alcuni forzanovisti e
fascisti vari, si ha ancora la sensazione che siano piu' concentrati alla
cultura ultras in senso stretto che non a fare politica. Detto questo il
gruppo e' composto essenzialmente da giovani di destra.
Altri gruppi che gravitano intorno all'area neofascista sono gli Ultras Roma
Primavalle e gli Asr Clan che durante la loro trasmissione radiofonica
(sempre su radio flashpiù) nei giorni precedenti al corteo di BA hanno dato
spazio ad un intervento di un esponente di BA, per parlare del corteo del
28.X.02.
Discorso a parte per Boys e Ultras Romani.
Storicamente e culturalmente di destra, i gruppi utilizzano una iconografia
decisamente di destra probabilmente piu' perche' sono "marchi" facilmente
vendibili che per la loro progettualita' politica. Detto questo manifestano
la loro cultura fascista in maniera evidente. I BOYS hanno una bandiera con
l'ascia bipenne, simbolo già appartenuto ad ORDINE NUOVO. E' il gruppo
ultras più vecchio della curva sud e da sempre politicamente di destra.
Per ULTRAS ROMANI il discorso è simile. Nati da una costola dei Boys,
provengono dal litorale laziale (Ostia e zone limitrofe). Gruppo
essenzialmente giovane, si è distinto ultimamente per aver difeso gli ultras
laziali dopo l'aggressione dell'Ostiense e per i numerosi striscioni contro
la repressione poliziesca, i giornalisti e le tifoserie di sinistra.
Un discorso a parte merita il Gruppo Monte Verde che pur essendo formato da
poche persone e' decisamente schierato a destra. Nella partita Roma-Chievo
hanno esposto uno striscione con la scritta: "Totti: tu no, noi si", in
aperta polemica con il giocatore che ha prestato il volto allo spot
antirazzista promosso dal Comune di Roma.
La Curva Nord della Lazio è egemonizzata da almeno 15 anni dagli
IRRIDUCIBILI. Gruppo Ultras "moderno". Una catena di negozi e una linea di
merchandising, Original Fans, una trasmissione radio molto seguita, La Voce
della Nord. Gli IRR nonostante siano attigui ai gruppi della destra radicale
romana, formano loro stessi un gruppo ultras politicizzato. Infatti nella
curva nord hanno trovato spazio, con bandiere e striscioni, un po' tutte le
formazioni della destra radicale e questo non sarebbe stato possibile senza
il loro assenso. Eppure non tirano le fila a nessuna formazione. Sono loro
stessi gruppo, fascisteggiante, razzista, antisemita, omofobico ma anche
attento al sociale, comunitarista e ribelle. Basti pensare agli striscioni
contro la repressione, la polizia, per alcuni amici ultras morti per rapina,
ai carcerati e per finire allo striscione sulla morte di CARLO GIULIANI, che
recitava "ideali diversi, onore a Carlo Giuliani". E comunque torneremo a
parlare di loro in maniera più approfondita prossimamente...
Su VIKING e CML non abbiamo informazioni pur essendo gruppi ultras storici
ma marginali e comunque storicamente della destra radicale.
La BANDA NOANTRI invece è il gruppo emergente in curva nord. Composto
prevalentemente da giovani, nascono dalla scissione della componente più
radicale degli IRR. Probabilmente stufi delle gestione affaristica dei
"fratelli maggiori" degli IRR, rappresentano l'ala dura della tifoseria
laziale. Il loro legame con Base Autonoma è evidente. Alcuni del gruppo sono
militanti di BA e all'interno della curva fanno girare volantini a firma BA.
La città è tappezzata di scritte del loro gruppo sistematicamente firmate
con celtiche o svastiche. Spesso e volentieri ci sono scritte per BA e la BN
tratteggiate con la stessa mano a pochi metri di distanza. E' ormai certo
che presto assisteremo al passaggio di consegna della Curva Nord dagli IRR,
ormai diventati imprenditori del tifo ultras, alla BN, più freschi e più
giovani.