[RSF] Proiezione del documentario "WE ARE THE POORS" - CRONA…

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Autore: Michele Citoni
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Oggetto: [RSF] Proiezione del documentario "WE ARE THE POORS" - CRONACHE DAL SUDAFRICA
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Vi segnalo per gioved=EC 20 febbraio due proiezioni del mio reportage "WE ARE
THE POORS" - CRONACHE DAL SUDAFRICA.

--- Ore 15.30, Universit=E0 di Roma La Sapienza, Facolt=E0 di Lettere, aula 4
nell'ambito della rassegna "Il documentario nell'era del Digitale". Segue
incontro con l'autore.
Per info sulla rassegna: <http://www.satyrnet.it/digitaldocu> ---

--- Ore 21.00, il Baffo della Gioconda, Via degli Aurunci 40 (S.Lorenzo).
Segue incontro con l'autore e con Francesco Pierri, dottorando in Storia e
teoria dello sviluppo economico, esperto di Africa australe.
Il locale ospita circa 50 persone, per evitare di restare fuori si consigli=
a
di non arrivare oltre le 20.45. E' possibile prenotare un tavolo o un posto
a sedere lasciando un messaggio al n. 1786051975 o scrivendo a
<ilbaffodellagioconda@???>. Le prenotazioni decadono alle ore 21.00.
Tel. 06/4468407 - Tel. e fax 1786051975 ---




"WE ARE THE POORS"
CRONACHE DAL SUDAFRICA
2002

di Michele Citoni

32' 45''


Il video, realizzato in digitale, raccoglie le immagini girate in Sudafrica
in un mese, a cavallo tra agosto e settembre 2002, in occasione del World
Summit on Sustainable Development di Johannesburg. Nel contesto della
preparazione del summit delle Nazioni Unite e della mobilitazione della
societ=E0 civile internazionale, il video rivolge una particolare attenzione
alla realt=E0 sociale sudafricana.
Sono passati otto anni dall'insediamento al governo dell'African National
Congress (Anc), ma il sogno di un Sudafrica fondato sull'uguaglianza e sull=
a
giustizia sembra essere ancora lontano: all'apartheid razziale si
sostituisce oggi un vero e proprio apartheid di classe. Tuttavia la gente
non sta a guardare. Nuovi movimenti sociali nascono tra le comunit=E0 colpite
dagli effetti delle politiche economiche del governo di Thabo Mbeki, che ha
adottato la ricetta neoliberista elaborata dalla Banca Mondiale e dal Fondo
Monetario Internazionale.
La frase del titolo, che esprime la protesta e l'orgoglio delle comunit=E0 in
lotta, =E8 lo slogan emerso dalle mobilitazioni popolari nella citt=E0 di Durba=
n
e riprende il titolo del libro di Ashwin Desai, "We are the poors. Communit=
y
struggles in post-apartheid South Africa", uscito nel 2002 e diventato un
testo di riferimento dei nuovi movimenti sudafricani.
La videocamera di Michele Citoni entra nelle township di Alexandra
(Johannesburg) e di Khayelitsha (Cape Town), negli insediamenti informali
come Orange Farm, a sud di Johannesburg, nel campo internazionale del
movimento dei senza terra a Shareworld, Johannesburg, e mostra bellissime
manifestazioni popolari contro la privatizzazione dell'acqua e
dell'elettricit=E0, contro gli sfratti e per la rivendicazione delle terre
espropriate durante l'apartheid; un viaggio tra le emergenze sociali e
ambientali del Sudafrica guidato da un'intervista a Patrick Bond, docente
della Witwatersrand University di Johannesburg, autore di "Unsustainable
South Africa" e altri libri su Sudafrica e globalizzazione.
Il lavoro contiene inoltre le immagini della marcia internazionale del 31
agosto 2002 organizzata dalla coalizione di movimenti sociali Indaba e dal
movimento dei senza terra, nonch=E9 interviste a Andile Mngxitama (uno dei
leader dei senza terra sudafricani), a Trevor Ngwane (Soweto Electricity
Crisis Committee), a vari attivisti locali e a persone comuni, alla
giornalista canadese Naomi Klein, autrice di "No Logo", e ad alcuni
esponenti di organizzazioni italiane tra cui Francesco Ferrante
(Legambiente), Gianfranco Bologna (WWF) e Giovanna Ricoveri (CNS).
Intervengono inoltre Zwelinzima Vavi (segretario generale del COSATU,
Congress of South African Trade Unions), Mangaliso Kubheka (responsabile
organizzativo del Movimento dei senza terra sudafricano) e la nota
scienziata indiana Vandana Shiva.



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in un mese, a cavallo tra agosto e settembre 2002, in occasione del World S=
ummit on Sustainable Development di Johannesburg. Nel contesto della prepara=
zione del summit delle Nazioni Unite e della mobilitazione della societ=E0 civ=
ile internazionale, il video rivolge una particolare attenzione alla realt=E0 =
sociale sudafricana. <BR>
Sono passati otto anni dall'insediamento al governo dell'African National C=
ongress (Anc), ma il sogno di un Sudafrica fondato sull'uguaglianza e sulla =
giustizia sembra essere ancora lontano: all'apartheid razziale si sostituisc=
e oggi un vero e proprio apartheid di classe. Tuttavia la gente non sta a gu=
ardare. Nuovi movimenti sociali nascono tra le comunit=E0 colpite dagli effett=
i delle politiche economiche del governo di Thabo Mbeki, che ha adottato la =
ricetta neoliberista elaborata dalla Banca Mondiale e dal Fondo Monetario In=
ternazionale.<BR>
La frase del titolo, che esprime la protesta e l'orgoglio delle comunit=E0 in=
lotta, =E8 lo slogan emerso dalle mobilitazioni popolari nella citt=E0 di Durba=
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mmunity struggles in post-apartheid South Africa", uscito nel 2002 e di=
ventato un testo di riferimento dei nuovi movimenti sudafricani.<BR>
La videocamera di Michele Citoni entra nelle township di Alexandra (Johanne=
sburg) e di Khayelitsha (Cape Town), negli insediamenti informali come Orang=
e Farm, a sud di Johannesburg, nel campo internazionale del movimento dei se=
nza terra a Shareworld, Johannesburg, e mostra bellissime manifestazioni pop=
olari contro la privatizzazione dell'acqua e dell'elettricit=E0, contro gli sf=
ratti e per la rivendicazione delle terre espropriate durante l'apartheid; u=
n viaggio tra le emergenze sociali e ambientali del Sudafrica guidato da un'=
intervista a Patrick Bond, docente della Witwatersrand University di Johanne=
sburg, autore di "Unsustainable South Africa" e altri libri su Sud=
africa e globalizzazione.<BR>
Il lavoro contiene inoltre le immagini della marcia internazionale del 31 a=
gosto 2002 organizzata dalla coalizione di movimenti sociali Indaba e dal mo=
vimento dei senza terra, nonch=E9 interviste a Andile Mngxitama (uno dei leade=
r dei senza terra sudafricani), a Trevor Ngwane (Soweto Electricity<BR>
Crisis Committee), a vari attivisti locali e a persone comuni, alla giornal=
ista canadese Naomi Klein, autrice di "No Logo", e ad alcuni espon=
enti di organizzazioni italiane tra cui Francesco Ferrante (Legambiente), Gi=
anfranco Bologna (WWF) e Giovanna Ricoveri (CNS).<BR>
Intervengono inoltre Zwelinzima Vavi (segretario generale del COSATU, Congr=
ess of South African Trade Unions), Mangaliso Kubheka (responsabile organizz=
ativo del Movimento dei senza terra sudafricano) e la nota scienziata indian=
a Vandana Shiva.</TT> <BR>
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