>X-eGroups-Return: sentto-4189098-1191-1045514029-magma2=libero.it@??? >X-Sender: guerrepace@???
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>Delivered-To: mailing list bastaguerra@???
>List-Unsubscribe: <mailto:bastaguerra-unsubscribe@yahoogroups.com>
>Date: Mon, 17 Feb 2003 21:26:36 +0100
>Subject: [bastaguerra] resoconto assemblea 16 febbraio
>Reply-To: bastaguerra@???
>
>ciao a tutte/i,
>
>vi invio il resoconto dell'assemblea contro la guerra - indetta dal
>coordinamento italiano per il FSE - che si è tenuta domenica 16
>febbraio a Roma.
>
>un abbraccio, Piero Maestri (gruppo "bastaguerra" dei Social
>Forum)
>
>
>Fermare la guerra è possibile, impedire la guerra è
>necessario
>
>L'incredibile successo politico della manifestazione di sabato, con
>milioni di donne e uomini che hanno dimostrato con chiarezza la
>loro opposizione "senza se e senza ma" alla guerra contro l'Iraq -
>rende necessario moltiplicare l'iniziativa da subilto per cercare di
>impedire che la guerra prenda avvio, e in particolare per impedire la
>partecipazione italiana a questa guerra: questo è il compito che
>abbiamo di fronte nei prossimi giorni, perchè non ci rassegnamo
>all'idea che la guerra comunque scoppierà.
>
>Per questo abbiamo deciso di continuare la pressione sui
>parlamentari affinchè votino contro la partecipazione italiana
>all'intervento in Iraq - in tutte le sue forme: saremo allora presenti
>mercoledì 19 febbraio davanti al Parlamento - in occasione della
>discussione ed eventuale voto - portando una gigantografia della
>manifestazione, per ricordare ai parlamentari che la maggioranza
>dei cittadini e delle cittadine italiane sono contro la guerra - ai
>parlamentari di opposizione perchè siano coerenti con la loro
>partecipazione alla manifestazione, e a quelli di maggioranza
>perchè si schierino anch'essi contro la guerra.
>Verrà inviato un messaggio a tutti i parlamentari per chiedere
>questo impegno.
>
>Naturalmente il nostro impegno per cercare di fermare la guerra
>non ci impedisce di pensare che prevedibilmente questa prenderà
>avvio, che l'intervento comunque verrà portato avanti, che il governo
>italiano sarà responsabile della partecipazione del nostro paese al
>conflitto. E allora dovremo saperci mobilitare con forza per
>"fermare la guerra" e per boicottare la macchina bellica.
>
>L'assemblea ha concordato sull'importanza di mantenere in vita e
>rilanciare il Comitato "fermiamo la guerra" che ha organizzato la
>manifestazione del 15 febbraio e che rappresenta un luogo unitario
>necessario per mantenere il livello ampio e allargare la
>partecipazione pacifista; questo ambito unitario dovrebbe anzi
>essere diffuso localmente, costruendo comitati "fermiamo la
>guerra" nelle città e nei paesi.
>La piattaforma su cui costruire questi comitati deve essere il
>documento letto da Fabio Alberti dal palco di Piazza S.Giovanni,
>che nei prossimi giorni verrà diffuso in tutte le reti e che verrà
>possibilmente stampato - perchè rappresenta impegni che ci siamo
> presi e non semplicemente un appello per chiudere il corteo in
>qualche modo.
>
>Per cercare di fermare la guerra abbiamo deciso di rilanciare quelle
>iniziative che già abbiamo indicato nel documento del coord.
>italiano del FSE del 6 febbraio:
>
>* scenderemo per le strade di tutte le città il giorno dell'attacco
>alll'Iraq e organizzeremo manifestazioni per il sabato successivo;
>
>* rilanciamo con decisione l'appello a tutte le organizzazioni
>sindacali perchè venga indetto uno sciopero generale contro la
>guerra e sia costruito lo sciopero generale europeo;
>
>* accogliamo la proposta dell'assemblea delle reti di donne per fare
>dell'8 marzo una giornata di iniziative contro la guerra;
>
>* cominciamo a programmare l'organizzazione iniziative di azione
>diretta (disobbedienti, pacifiche, nonviolente, di boicottaggio ecc.)
>che si pongano l'obiettivo di bloccare la macchina della guerra:
>
>- contro le basi militari, le infrastrutture e la logistica che
>permettono il loro funzionamento;
>- contro l'economia della guerra (finanza e banche armate in
>particolare);
>- si propone una "commissione popolare di vigilanza" sui mezzi di
>informazione che controbatta e confuti la "propaganda di guerra" e
>il tentativo di costruire il consenso alla guerra;
>- per organizzare il boicottaggio delle benzine Usa e inglesi -
>riprendendo ed estendendo la campagna contro la Esso;
>- per rilanciare le iniziative di obiezione e testimonianza individuali
>(bandiere alle finestre, obiezione alle spese militari ecc.).
>
>Questa agenda può e deve essere un agenda condivisa da tutte le
>reti e i soggetti del movimento, per questo si propone l'attivazione
>di un "D.A.N." tra tutte le reti nazionali, per discutere e concordare
>forme condivise di azioni comuni e diffuse.
>
>L'assemblea ha anche ribadito la necessità di ribaltare i temi e le
>priorità che vogliono imporci, secondo le quali l'attuale rischio per
>l'umanità è rappresentato dalle armi di Saddam Hussein: noi invece
>pensiamo, sulla linea di Porto Alegre e dei movimenti che si sono
>moltiplicati in questi anni, che i pericoli per l'umanità siano la fame,
>lo sfruttamento, le guerre per imporre l'ordine neoliberista ecc.
>Allo stesso modo rispondiamo con chiarezza a chi ci dipinge come
>"amici di saddam" che il moviemnto rappresenta la vera alternativa
>al terrorismo, perchè costruisce partecipazione.
>
>L'assemblea ha anche ribadito l'importanza dei progetti di
>solidarietà concreta con le popolazioni vittime della guerra - a
>partire dalle iniziative in occasione del Newroz in Kurdistan, di
>interposizione e presenza in Palestina, di sostegno alla
>popolazione irachena.
>
>E' un percorso che si apre di fronte a noi, un percorso non solo
>italiano ma internazionale: per questo saremo presenti a Londra il
>1° marzo in occasione della riunione del coordinamento europeo e
>internazionale, con una delegazione decisa collettivamente.
>
>L'incontro ha infine ribadito la necessità di arrivare in tempi stretti
>all'asemblea nazionale dei movimenti sociali - come deciso dal
>Coord. italiano per il FSE e discusso oggi a Roma.
>
>
>Per annullare l'iscrizione a questo gruppo, manda una mail all'indirizzo:
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>
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