Autor: Viti Emiliano Data: Assumpte: [Forumgenzano] Testo doc per domani
Anch'io non vedo differenze sostanziali (e sostanziose) nei due documenti di
Attilio e Max....io comunque ho provato a inserire dei miei contributi su
quello proposto da Attilio prendendo spunto anche da quello di Max e da
alcune mie considerazioni...segue testo
HASTA SIEMPRE
AnTIfAsCiSmO mIlItAnTe
C.S.F. Castelli Social Forum
Spunti di discussione
I social forum sono nati per essere luoghi dincontro, di confronto e d
iniziativa politica. Tali spazi per la loro natura molteplice e unitaria
non hanno mai preteso di essere dei simil-partiti e/o associazioni. Proprio
lesperienza del Genoa S.F. ci dimostra come su tematiche comuni, sia
possibile coordinare e quindi arricchire le iniziative delle varie
soggettività politiche interessate, dove per soggettività politiche s
intendono sia singoli individui, che associazioni, partiti, gruppi, ecc,
ecc, ecc. Allo stesso tempo, lesperienza dei social forum si caratterizza
per non essere né omologante (le soggettività politiche non si annullano nel
S.F.), né esclusiva (essendo unistanza di movimento, perciò estranea, sia
nei contenuti che nei metodi, al fare politica nellaccezione classica; non
richiede ad alcuna soggettività politica vincoli di qualsiasi genere se non
quello del rifiuto netto della guerra e del neo-liberismo). In questottica
non si può non vedere di buon occhio la creazione di un S.F. ai Castelli
Romani che si ponga come obiettivo quello di coordinare le iniziative e le
esperienze contro la globalizzazione neo-liberista che si realizzano nel
territorio. Si avverte da tempo la necessità, esplicitata dalle diverse
realtà che lavorano in zona, di costruire un momento dincontro che permetta
di effettuare iniziative più incisive che possano arrivare in quelle zone
dove manca una realtà di movimento. E ovvio che una simile struttura non và
a sostituirsi allesistente, ma va ad affiancarsi ad esso traendone
ricchezza dalle diversità presenti. Il compito del nascente S.F.Castellano
dovrà essere, da una parte, quello di coordinare lesistente, dallaltra di
essere punto di riferimento per chiunque abbia voglia di agire politicamente
nel territorio, ma non ha il luogo e la struttura per farlo. Lesperienza
delle iniziative già realizzate nel territorio, vedi la marcia per la pace
conclusasi a Frascati, hanno evidenziato la necessità di una struttura di
movimento che sia capace di sfuggire da ogni tipo di strumentalizzazione e
che sappia meglio coinvolgere coi propri contenuti quei soggetti sociali di
riferimento che poi vivono quotidianamente le ingiustizie di questo sistema
(precari, migranti, disoccupati, studenti ecc.). Per poter arrivare,
appunto, a questi soggetti è necessario attivare iniziative che abbiano la
capacità di saper individuare come si declinano sul nostro territorio le
politiche neo-liberiste. Il movimento che riesce a mobilitare milioni di
persone nelle piazze, non riesce a mobilitare che poche decine di persone
nella politica quotidiana. Perciò bisogna rilanciare lazione politica
quotidiana nel territorio, respingendo lidea che lagire politico si
concretizzi solo nelle iniziative di piazza, o peggio ancora nella politica
della delega. Dare impulso, quindi, a nuovi percorsi di partecipazione di
massa. Compito essenziale, per iniziare, sarà quello di individuare
tematiche comuni e centrali sulle quali costruire le iniziative. Noi del
Genzano S.F. riteniamo che tematiche quali, la Guerra, I migranti, le
privatizzazioni, il lavoro e lambiente, con tutte le loro articolazioni e
inter-relazioni, possano essere la base sulla quale iniziare. A partire da
questi temi, anche con la creazione di gruppi di lavoro, si può incominciare
quellazione più incisiva sul territorio a cui prima richiamavamo. In
sintesi, si auspica, la creazione di una struttura che non sostituisca le
realtà esistenti, ma che a queste si affianchi per creare un luogo di
discussione comune e che sia da stimolo per la creazione daltre realtà
locali di movimento. Una struttura che riunendosi in un luogo fisso, con
scadenza fissa, sia un punto di riferimento nel territorio, per chi non ha,
o non si riconosce in altro. Una struttura che, evitando il soprapporsi d
iniziative e/o la dispersione di risorse e forze, sia punto darricchimento
per tutti.
Riteniamo che una scadenza quindicinale sia quella più appropriata. Non
abbiamo particolari preferenze sul nome, e pensiamo che pur dovendo essere
efficace e snella, debba essere più orizzontale possibile.