[Forumlucca] Lettera aperta al movimento contro la guerra

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Author: lombardi@giovanicomunisti.it
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Subject: [Forumlucca] Lettera aperta al movimento contro la guerra
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Essere sabbia, e non olio, negli ingranaggi della guerra globale...

Cari amici, cari compagni

quando avrete in mano queste nostre riflessioni e le leggerete, forse

saremo insieme, in treno o in pullman, andando, o forse ritornando dalla =
pi=F9
grande mobilitazione contro la guerra mai realizzata nella storia
dell'umanit=E0.

Centinaia di migliaia, milioni di esseri umani, il 15 di febbraio 2003 =
ci
siamo dati appuntamento nelle capitali del mondo, consapevoli dei =
miliardi
di occhi puntati addosso, insieme alle aspettative e alle speranze di =
una
parte enorme della popolazione mondiale.

Tutto ci=F2 mentre l'opinione pubblica dei nostri paesi continua a
confermarci, sondaggio dopo sondaggio, un sostegno schiacciante e, come =
mai
prima, uomini di fede, di cultura, della societ=E0 civile sono uniti per
restituire una consapevolezza amplissima della inutilit=E0 e della
scelleratezza di questo conflitto.

Eppure, viaggiando nella notte verso le capitali, camminando per i =
cortei o
ritornando alle nostre case tutti noi non possiamo fare a meno di =
pensare
che con ogni probabilit=E0 ed evidenza, saremo sconfitti e ci sar=E0 la =
guerra.

Con ogni probabilit=E0 ed evidenza questo movimento mondiale, cos=EC =
esteso e
ricco di un consenso cos=EC ampio, cos=EC capace di mobilitare nel =
profondo le
coscienze e le moltitudini non riuscir=E0 nel suo intento di inceppare =
il
potente dispositivo bellico voluto ed attivato dagli Stati Uniti e dai =
loro
alleati.

Ora questa lettera si fa ragionamento ad alta voce.

Chiediamo a voi, in realt=E0 lo chiediamo disperatamente anche a noi =
stessi,
che fare.

In caso di conflitto aperto pu=F2 l'opposizione alla guerra essere =
rinchiusa e
ridotta alla semplice opzione etica, alla nuda testimonianza?

Come si pu=F2 rompere questa gabbia e costruire gli strumenti per =
opporsi
realmente e concretamente senza disperdere l'enorme patrimonio di =
consenso
che percepiamo intorno a noi?

Come, in altre parole essere sabbia e non olio negli ingranaggi di una
guerra iniziata e dispiegata?

Ci sono poi altre due cose che sentiamo il bisogno di aggiungere.

La prima =E8 che c'=E8 una bella differenza tra il minuto che precede e =
quello
che segue l'ora x (se mai ce ne sar=E0 una) di un attacco militare.La =
guerra
restringe gli spazi di libert=E0, costringe tutti allo schieramento, con =
noi o
contro di noi, amico o nemico, al di fuori di questo schema al pi=F9 si =
=E8
disfattisti o traditori; l'informazione ancora di pi=F9 calzer=E0 =
l'elmetto, la
guerra immetter=E0 subdola il suo codice nei discorsi di tutti e una =
parte di
quel consenso e di quell' appoggio che oggi ci fa pi=F9 forti potrebbe
disperdersi nelle atmosfere di morte e di distruzione che verranno.

E non saranno pochi quelli che si faranno da parte dicendoci "avete =
visto,
tanto non serve a niente", n=E9 quelli che, pieni di rabbia e di =
frustrazione,
accetteranno, spesso in buona fede, la parte scritta per loro dai =
signori
della guerra e si faranno trovare, impotenti e inutili, nelle nicchie =
che il
copione prevede per loro.La seconda cosa che volevamo dirvi =E8 in =
realt=E0 una
diffida a guardare a noi, ma anche a chiunque altro, come a dispensatori =
di
certezze e ricette. Come si fa a fermare una guerra non lo sappiamo noi =
e
non lo sa nessuno, chi dice di saperlo mente.

Sappiamo soltanto che non =E8 vero che "=E8 stato tutto inutile" che =
bisogna
continuare a cercare, a domandare e a camminare, che bisogna essere =
astuti e
veloci, mai farsi trovare dove vogliono trovarti, che bisogna essere =
pazzi e
razionali, cialtroni tremendamente seri, sognatori con i piedi ben =
piantati
in terra.

Sappiamo che non abbiamo bisogno di con-vincervi, n=E9 vogliamo farlo, =
cos=EC
come non vogliamo "iscrivervi", figuriamoci poi "reclutarvi "ad =
ingrossare
le fila di qualche nuovo gruppo organizzato o dell'ennesima =
avanguardia.C'=E8
bisogno dell'esatto contrario: abbiamo bisogno che una miriade, una
moltitudine di granelli di sabbia vada a collocarsi nell' ingranaggio =
vivo
della abominevole macchina della guerra.

Non serve una avanguardia che sarebbe stritolata per prima, con =
conseguenze
che pagheremmo tutti, non serve una minoranza organizzata che sarebbe
povera, misera cosa di fronte alla enormit=E0 del compito; serve proprio =
che
ciascuno e tutti scelgano il proprio kit di resistenza alla guerra =
globale e
comincino da subito a coltivarlo e praticarlo.

Noi chiamiamo il nostro disobbedienza, ma non importano i nomi, e anche
della disobbedienza non invochiamo il monopolio: piuttosto preferiamo =
che
fioriscano mille disobbedienze, senza strutture verticali e senza =
direttive.

Per discutere di quanto vi stiamo riportando noi, disobbedienti del nord
ovest, ci siamo riuniti in un luogo qualunque nel cuore della Genova =
antica
in una domenica di febbraio dell' anno 2003.

Sappiate che abbiamo deciso che vale la pena, che =E8 giusto provarci, =
ad
essere sabbia. Che essere olio ci risulterebbe insopportabile.

Sappiate che ritornati da Roma, nella speranza, forse folle, che sia =
ancora
possibile inceppare i congegni a che ci precipitano alla guerra,
disobbediremo ancora, spenderemo ad esempio, un po' delle nostre energie =
per
iniziare a dare la caccia a quelle "armi di distruzione di massa" cos=EC
beneoccultate proprio qui da noi, in occidente, nelle nostre citt=E0.

Invieremo "Osservatori della Societ=E0 Civile" a ispezionare i caveau =
della
Banche Armate:cosa se non il denaro po' essere legittimamente definito =
"arma
di distruzione di massa";li manderemo a passare al setaccio i =
distributori
della Esso (Exxon-Mobil), non solo perch=E9 questa multinazionale, =
grande
elettore del presidente G.W.Bush =E8 novella protagonista di una =
megacommessa
di fornitura di carburante ai mezzi dell'esercito statunitense nel =
golfo, ma
soprattutto perch=E9 cosa, se non il carburante per le nostre vetture, =
pu=F2
essere nel mondo legittimamente definito come arma di distruzione di =
massa?

Invieremo osservatori, nei veri e pi=F9 pericolosi centri di stoccaggio =
di
mefitiche armi chimiche e batteriologiche, quei potentissimi vettori di
inquinamento e contaminazione delle menti e delle coscienze che sono gli
strumenti di comunicazionie di massa asserviti ai signori della guerra.

E non dimenticheremo che non occorrono metafore per individuare quei =
luoghi,
dove l'industria italiana produce e diffonde strumenti di morte e
devastazione reali, armi di distruzione di massa questa volta nel senso
letterale del termine: mine anti uomo, fucili, pistole, carri armati.

Questa =E8 l'agenda, dello "stile" invece abbiamo in parte gi=E0 detto: =
deve
inceppare, erodere consenso, disvelare, mettere in imbarazzo, stupire,
stravolgere, smscherare, ribaltare, essere efficace, essere =
comunicativo,
essere riproducibile.

Ciascuno con i mezzi, il cuore, le intuizioni, la rabbia, le parole che
sente pi=F9 vicini.

Fermare la guerra si pu=F2, costruire un mondo nuovo e diverso =E8 =
possibile

Disobbedienti del nord ovest

-------------------------------------------------------------------------=
--------------
"Vogliamo distruggere tutti quei ridicoli monumenti del tipo "a coloro =
che hanno dato la vita per la patria" che incombono in ogni paese e, al =
loro posto, costruiremo dei monumenti ai disertori. I monumenti ai =
disertori rappresentano anche i caduti in guerra perch=E8 ognuno di loro =
=E8 morto malidicendo la guerra e invidiando la fortuna del disertore. =
La resistenza nasce dalla diserzione"=20
(Partigiano antifascista, Venezia 1943)=20
-------------------------------------------------------------------------=
-------------

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