[NuovoLaboratorio] e il piano europeo

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著者: Nicola Vallinoto
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題目: [NuovoLaboratorio] e il piano europeo
car* tutt*,

sono d'accordo con Deborah.
Dobbiamo lavorare per allargare il sostegno di coloro che vogliono costru=
ire
la pace in Europa e nel mondo.

Alle proposte indicate da Deborah ritengo che sia opportuno allargare il
ragionamento almeno a un terzo piano oltre
a quello locale e nazionale, ovvero il piano:

3) EUROPEO.
Lavoriamo per sostenere la Campagna per scrivere come articolo 1 della Co=
stituzione
europea:
"L?Europa ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle
controversie internazionali e riconosce nella pace un diritto fondamental=
e
delle persone e dei popoli. L?Europa contribuisce alla costruzione di un
ordine internazionale pacifico e democratico; a tale scopo promuove e
favorisce il rafforzamento e la democratizzazione dell'Organizzazione del=
le
Nazioni Unite e lo sviluppo della cooperazione internazionale"

L'impegno =E8 stato assunto, tra l'altro, dal Comitato
Organizzatore "Fermiamo la Guerra"
Ecco la conclusione dell'intervento letto dal palco a conclusione della
manifestazione di Roma.

"Facciamo appello perch=E9 l'impegno assunto da tanti movimenti sociali n=
el
Forum Sociale Europeo di Firenze affinch=E9 l'articolo 1 della Costituzio=
ne
Europea contenga il ripudio della guerra come mezzo per la risoluzione de=
lle
controversie internazionali divenga una grande campagna nazionale ed
europea. Possiamo dare alla storia un altro segno. Un segno di civilt=E0.=

Un mondo
senza guerra =E8 possibile. Un mondo di pace, di giustizia, di diritti =E8=

possibile. Un altro mondo =E8 possibile. E oggi qui lo stiamo costruendo.=

Fermiamo la guerra."

Il testo integrale pu=F2 essere letto su
http://www.carta.org/cantieri/FermiamoGuerra/030215intervento.htm

ciao,
Nicola Vallinoto

-----Messaggio originale-----
Da:    deb [SMTP:d_lucchetti@???]
Inviato:    luned=EC 17 febbraio 2003 13:06
A:    forumgenova@???
Oggetto:    [NuovoLaboratorio] azioni nonviolente  in caso di guerra
Priorit=E0:    Alta


cari tutt*,

mi pare che dobbiamo interrogarci con urgenza su quali azioni mettiamo in=

conto di costruire all'indomani della grande manifestazione contro la gue=
rra.

Credo sia importante tentare un percorso allargato insieme a tutti coloro=

che credono che qs. guerra vada fermata sul serio.

Propongo di ragionare su due piani:

1) LOCALE: pensiamo ad azioni dirette nonviolente nei luoghi sensibili (c=
ulturalmente,
politicamente, economicamente) per contrastare la guerra

2) NAZIONALE: lavoriamo per lo sciopero di cittadinanza e del lavoro in
caso di guerra; tentiamo di coordinare alcune azioni di disturbo forte ed=

efficace che intralcino effettivamente la logistica di guerra.

Queste cose non si possono improvvisare; occore elaborare dei piani, esse=
re
preparati a livello personale e di gruppo.

Ce la sentiamo e come lo costruiamo questo percorso?

Allego come contributi la bella lettera dei Disobbedienti del nord-oves=
t
e alcuni spunti/considerazioni tratti da " La nonviolenza in cammino" di=

Peppe Sini.

Fermiamo questa guerra, fermiamola con una opposizione radicale ad essa
totalmente estranea

Ciao

Deborah Lucchetti =20