[RSF] guerra

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Contro la guerra di Bush

(Enrico Giardino Forum Diritto a Comunicare - DP)
E' giusto e naturale rallegrarsi per le grandi manifestazioni popolari
contro la guerra di Bush: il senso comune delle persone non è stato
stravolto dalle menzogne pianificate dei grandi media. Le lotte e le
mobilitazioni antimperialiste di questi ultimi anni stanno dando risultati
insperati. Se dentro questa mobilitazione ci sono più anime - anche le più
"distratte", le più "pazienti", le più "ritardatarie" e le più "pentite"-
ciò rafforza le analisi e le ragioni di marxisti ed antimperialisti.
Proprio per questo i grandi mass-media non li citano mai tra i promotori.
Detto questo, occorre però riflettere sugli eventi per rendere più incisiva
e vincente l'azione comune.
1.Oltre 110 milioni di persone in tutto il mondo sono scese in piazza (dato
CNN); i sondaggi in Europa ed in Italia danno almeno al 70% i contrari alla
guerra di aggressione. A Roma oltre 3 milioni in piazza. Eppure molti dei
governanti di questi Paesi fanno e decidono "al contrario". Significa, a mio
avviso, che le elezioni borghesi sono un inganno, capace di rovesciare negli
eletti la volontà degli elettori. Bisogna allora rifondare i sistemi
elettivi occidentali ed europei vigenti (vedi proposta DAC).
2. Semmai l'ONU autorizzasse l'invasione dell'Iraq esso stravolgerebbe il
suo ruolo istituzionale ed il suo Statuto: da strumento di Pace a strumento
di aggressione dei forti sui deboli. In queste condizioni servirebbe solo di
copertura a Bush, Blair, Sharon e simili.e andrebbe rifondato..
3. La pretesa di Bush che la NATO difenda la Turchia "esposta" va respinta:
essa non si pone neppure come rischio, se cessa l'aggressione USA-UK contro
l'Iraq .
4. Occorrono ora azioni incisive - istituzionali, sociali e popolari- per
opporsi alla alleanza Bush-Blair-Berlusconi.e far cadere i loro governi
guerrafondai ed antieuropei .Uno sciopero generale europeo è un primo passo
in questa direzione.
5. L'azione del Vaticano, assente nel passato e rispetto ad altre
aggressioni, è mossa, a mio avviso, da due circostanze specifiche: a)
scongiurare guerre di religione tra cristianesimo ed islam; b)rafforzare la
sua istanza per una Costituzione europea "cristiana".
6. Una azione specifica va condotta per far cadere i vertici berlusconiani
della RAI, utilizzando anche una denuncia di "interruzione di pubblico
servizio" ai sensi della Concessione Stato- RAI e del relativo "contratto
di servizio". Il "canone RAI"- titolo formale di possesso della TV - non va
abolito: è proprio il suo pagamento il presupposto e fondamento della
denuncia dei vertici RAI. Il discredito imposto alla RAI dalle truppe di
Berlusconi serve a chi vuole privatizzarla per raggiungere così un monopolio
TV tutto commerciale (oligarchico). Già qualcuno rivendica che il canone RAI
venga attribuito a CANALE5 (nuovo servizio "pubblico"). In questo modo- le
reti terrestri Mediaset sarebbero 2 e RETE4 non dovrebbe più andare sul
satellite (sentenza della Corte).
7. Le TV private hanno capito che conviene - anche per l'audience -dare la
diretta delle manifestazioni di successo, con immagini selezionate ed un
commento "pilotato" da studio (Ferrara e soci).
Così l'evento diventa motivo di propaganda ad uso del commentatore e dei
suoi compari. Occorre allora rivendicare il DIRITTO di CRONACA, da TV e da
giornali (anche se privati). Cioè lettori ed ascoltatori hanno il diritto di
conoscere i FATTI (le cifre, i protagonisti, ecc.). Il commento ai fatti è
altra cosa, ma deve comunque rispettare la dialettica delle interpretazioni
possibili. Se i giornalisti - operatori costosissimi - non fanno cronaca,
allora non hanno ruolo né alcun titolo per monopolizzare giornali e TV con
chiacchiere da salotto e di propaganda. Giornali e TV, anche privati, sono
sostenuti dal danaro degli utenti e da radiofrequenze, bene pubblico
limitato e prezioso.
8. Rispetto ai diritti di informazione e di comunicazione - negati sempre
più - hanno rilievo ed attualità le proposte del forum DAC, in un vuoto
propositivo generale sempre più allarmante.

Carri armati, aerei e missili USA in giro per l'Italia
La decisione del Governo italiano - assunta fuori da un Parlamento(tuttora
complice) e contro la volontà della maggioranza del popolo sovrano -
costituisce una tappa nuova e significativa di un "colpo di Stato
costituzionale" che richiede una risposta adeguata alla gravità della sfida
in atto. Offrendo basi e transiti sul nostro territorio agli aggressori
USA-UK (con Sharon diretto beneficiario), si materializza - anche
visivamente l'occupazione armata USA della colonia Italia, iniziata di fatto
nel 1945 e con la nascita della NATO. E' palese che tale occupazione del
nostro territorio - concordata tra Bush e Berlusconi ha queste finalità
eversive ed anticostituzionali :

1.. Istituire una Repubblica italiana presidenzialista ed autoritaria,
radicalmente anticostituzionale, sostenuta dalle armi degli eserciti e delle
polizie USA-Nato ed italiani: una Repubblica -colonia dell'imperialismo USA
dittatoriale,terrorista, impostore e guerrafondaio - nella quale siano
cancellati tutti i valori ed i diritti costituzionali;
2.. Offrire all'imperialismo USA territorio e risorse - anche armate - per
soggiogare, aggredire e rapinare i popoli "infidi" del Medio Oriente
(arabi), del Mediterraneo e dell'Africa (Libia).
La presenza delle truppe USA sul nostro territorio non potrà che far
aumentare la repressione poliziesca, il potere dei servizi segreti, il
terrorismo di Stato, la delinquenza, la corruzione, le ingiustizie e lo
sfruttamento, come ci mostrano tutte le altre colonie USA;

3.. Creare una frattura politica e militare in Europa tra l'asse
franco-tedesco e quello filo-USA, in modo da indebolire e minacciare l'
autonomia politica e militare europea. Così tutti i "ricatti USA"-
antieuropei - avranno maggiore spazio e prospettive di successo.

Di fronte alla gravità della situazione deve esserci una risposta immediata,
a livello europeo e nazionale, da parte delle Istituzioni elettive -
centrali e periferiche - e dei popoli: essi, oltre a diventare complici
involontari di genocidi bellici, saranno ricattati e penalizzati in tutti
gli aspetti della vita comune e del lavoro, cioè dei diritti individuali e
collettivi. In altri termini, saremo portati a perdere ogni dignità umana e
sociale, ogni autonomia politica ed espressiva, ogni agibilità politiche e
sindacale. Le elezioni saranno così una tragica farsa, molto più di oggi.
A questo punto è urgente, decisivo ed evidente che va rotto l'asse
Bush-Berlusconi, con la caduta dei loro governi, utilizzando tutte le
Istituzioni (Unione europea, assemblea dell'ONU, Parlamento e consigli
regionali e comunali) e tutta la mobilitazione popolare e sociale
disponibile.

L'opposizione politica e sociale italiana deve capire che la situazione sta
precipitando rapidamente con derive "costituzionali" di carattere
irreversibile. Il governo Berlusconi - fascista e razzista come quello di
Bush e Sharon - sta seminando "distruzioni reali" non chiacchiere da
salotto. La grande mobilitazione unitaria mondiale per la PACE deve
spingersi a porre l'obiettivo di far cadere Berlusconi e Bush, negando in
primo luogo la loro pretesa di "occupare " l'Italia militarmente. Quindi :
fuori gli eserciti e le basi USA dall'Europa e dall'Italia. Questo è il
presupposto per il ripristino della Pace, della Giustizia e del Diritto
internazionale, per riportare l'ONU al rispetto del suo stesso Statuto e del
suo ruolo istituzionale. La deriva che stiamo subendo da troppi anni
potrebbe giungere a situazioni "totalitarie" del tipo latino-americano con
lotte popolari lunghe e sanguinose.

Riflettiamo su tutto questo finchè siamo in tempo!

www.romacivica.net/forumdac

http://dpsu.cjb.net

http://dplarivista.cjb.net

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