[NuovoLaboratorio] azioni nonviolente in caso di guerra

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Autor: deb
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cari tutt*,

mi pare che dobbiamo interrogarci con urgenza su quali azioni mettiamo in
conto di costruire all'indomani della grande manifestazione contro la
guerra.

Credo sia importante tentare un percorso allargato insieme a tutti coloro
che credono che qs. guerra vada fermata sul serio.

Propongo di ragionare su due piani:

1) LOCALE: pensiamo ad azioni dirette nonviolente nei luoghi sensibili
(culturalmente, politicamente, economicamente) per contrastare la guerra

2) NAZIONALE: lavoriamo per lo sciopero di cittadinanza e del lavoro in caso
di guerra; tentiamo di coordinare alcune azioni di disturbo forte ed
efficace che intralcino effettivamente la logistica di guerra.

Queste cose non si possono improvvisare; occore elaborare dei piani, essere
preparati a livello personale e di gruppo.

Ce la sentiamo e come lo costruiamo questo percorso?

Allego come contributi la bella lettera dei Disobbedienti del nord-ovest e
alcuni spunti/considerazioni tratti da " La nonviolenza in cammino" di
Peppe Sini.

Fermiamo questa guerra, fermiamola con una opposizione radicale ad essa
totalmente estranea

Ciao

Deborah Lucchetti

_______________________________________________________________________

Essere sabbia, e non olio, negli ingranaggi della guerra globale...

Cari amici, cari compagni

quando avrete in mano queste nostre riflessioni e le leggerete, forse

saremo insieme, in treno o in pullman, andando, o forse ritornando dalla più
grande mobilitazione contro la guerra mai realizzata nella storia
dell'umanità.

Centinaia di migliaia, milioni di esseri umani, il 15 di febbraio 2003 ci
siamo dati appuntamento nelle capitali del mondo, consapevoli dei miliardi
di occhi puntati addosso, insieme alle aspettative e alle speranze di una
parte enorme della popolazione mondiale.

Tutto ciò mentre l'opinione pubblica dei nostri paesi continua a
confermarci, sondaggio dopo sondaggio, un sostegno schiacciante e, come mai
prima, uomini di fede, di cultura, della società civile sono uniti per
restituire una consapevolezza amplissima della inutilità e della
scelleratezza di questo conflitto.

Eppure, viaggiando nella notte verso le capitali, camminando per i cortei o
ritornando alle nostre case tutti noi non possiamo fare a meno di pensare
che con ogni probabilità ed evidenza, saremo sconfitti e ci sarà la guerra.

Con ogni probabilità ed evidenza questo movimento mondiale, così esteso e
ricco di un consenso così ampio, così capace di mobilitare nel profondo le
coscienze e le moltitudini non riuscirà nel suo intento di inceppare il
potente dispositivo bellico voluto ed attivato dagli Stati Uniti e dai loro
alleati.

Ora questa lettera si fa ragionamento ad alta voce.

Chiediamo a voi, in realtà lo chiediamo disperatamente anche a noi stessi,
che fare.

In caso di conflitto aperto può l'opposizione alla guerra essere rinchiusa e
ridotta alla semplice opzione etica, alla nuda testimonianza?

Come si può rompere questa gabbia e costruire gli strumenti per opporsi
realmente e concretamente senza disperdere l'enorme patrimonio di consenso
che percepiamo intorno a noi?

Come, in altre parole essere sabbia e non olio negli ingranaggi di una
guerra iniziata e dispiegata?

Ci sono poi altre due cose che sentiamo il bisogno di aggiungere.

La prima è che c'è una bella differenza tra il minuto che precede e quello
che segue l'ora x (se mai ce ne sarà una) di un attacco militare.La guerra
restringe gli spazi di libertà, costringe tutti allo schieramento, con noi o
contro di noi, amico o nemico, al di fuori di questo schema al più si è
disfattisti o traditori; l'informazione ancora di più calzerà l'elmetto, la
guerra immetterà subdola il suo codice nei discorsi di tutti e una parte di
quel consenso e di quell' appoggio che oggi ci fa più forti potrebbe
disperdersi nelle atmosfere di morte e di distruzione che verranno.

E non saranno pochi quelli che si faranno da parte dicendoci "avete visto,
tanto non serve a niente", né quelli che, pieni di rabbia e di frustrazione,
accetteranno, spesso in buona fede, la parte scritta per loro dai signori
della guerra e si faranno trovare, impotenti e inutili, nelle nicchie che il
copione prevede per loro.La seconda cosa che volevamo dirvi è in realtà una
diffida a guardare a noi, ma anche a chiunque altro, come a dispensatori di
certezze e ricette. Come si fa a fermare una guerra non lo sappiamo noi e
non lo sa nessuno, chi dice di saperlo mente.

Sappiamo soltanto che non è vero che "è stato tutto inutile" che bisogna
continuare a cercare, a domandare e a camminare, che bisogna essere astuti e
veloci, mai farsi trovare dove vogliono trovarti, che bisogna essere pazzi e
razionali, cialtroni tremendamente seri, sognatori con i piedi ben piantati
in terra.

Sappiamo che non abbiamo bisogno di con-vincervi, né vogliamo farlo, così
come non vogliamo "iscrivervi", figuriamoci poi "reclutarvi "ad ingrossare
le fila di qualche nuovo gruppo organizzato o dell'ennesima avanguardia.C'è
bisogno dell'esatto contrario: abbiamo bisogno che una miriade, una
moltitudine di granelli di sabbia vada a collocarsi nell' ingranaggio vivo
della abominevole macchina della guerra.

Non serve una avanguardia che sarebbe stritolata per prima, con conseguenze
che pagheremmo tutti, non serve una minoranza organizzata che sarebbe
povera, misera cosa di fronte alla enormità del compito; serve proprio che
ciascuno e tutti scelgano il proprio kit di resistenza alla guerra globale e
comincino da subito a coltivarlo e praticarlo.

Noi chiamiamo il nostro disobbedienza, ma non importano i nomi, e anche
della disobbedienza non invochiamo il monopolio: piuttosto preferiamo che
fioriscano mille disobbedienze, senza strutture verticali e senza direttive.

Per discutere di quanto vi stiamo riportando noi, disobbedienti del nord
ovest, ci siamo riuniti in un luogo qualunque nel cuore della Genova antica
in una domenica di febbraio dell' anno 2003.

Sappiate che abbiamo deciso che vale la pena, che è giusto provarci, ad
essere sabbia. Che essere olio ci risulterebbe insopportabile.

Sappiate che ritornati da Roma, nella speranza, forse folle, che sia ancora
possibile inceppare i congegni a che ci precipitano alla guerra,
disobbediremo ancora, spenderemo ad esempio, un po' delle nostre energie per
iniziare a dare la caccia a quelle "armi di distruzione di massa" così
beneoccultate proprio qui da noi, in occidente, nelle nostre città.

Invieremo "Osservatori della Società Civile" a ispezionare i caveau della
Banche Armate:cosa se non il denaro po' essere legittimamente definito "arma
di distruzione di massa";li manderemo a passare al setaccio i distributori
della Esso (Exxon-Mobil), non solo perché questa multinazionale, grande
elettore del presidente G.W.Bush è novella protagonista di una megacommessa
di fornitura di carburante ai mezzi dell'esercito statunitense nel golfo, ma
soprattutto perché cosa, se non il carburante per le nostre vetture, può
essere nel mondo legittimamente definito come arma di distruzione di massa?

Invieremo osservatori, nei veri e più pericolosi centri di stoccaggio di
mefitiche armi chimiche e batteriologiche, quei potentissimi vettori di
inquinamento e contaminazione delle menti e delle coscienze che sono gli
strumenti di comunicazionie di massa asserviti ai signori della guerra.

E non dimenticheremo che non occorrono metafore per individuare quei luoghi,
dove l'industria italiana produce e diffonde strumenti di morte e
devastazione reali, armi di distruzione di massa questa volta nel senso
letterale del termine: mine anti uomo, fucili, pistole, carri armati.

Questa è l'agenda, dello "stile" invece abbiamo in parte già detto: deve
inceppare, erodere consenso, disvelare, mettere in imbarazzo, stupire,
stravolgere, smscherare, ribaltare, essere efficace, essere comunicativo,
essere riproducibile.

Ciascuno con i mezzi, il cuore, le intuizioni, la rabbia, le parole che
sente più vicini.

Fermare la guerra si può, costruire un mondo nuovo e diverso è possibile

Disobbedienti del nord ovest

+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++



dal "la nonviolenza e' in cammino"

2. LE CINQUE COSE DA FARE ADESSO: L'AZIONE DIRETTA NONVIOLENTA PER BLOCCARE

LA MACCHINA BELLICA

La macchina bellica non e' invincibile. Puo' essere bloccata, con l'azione

diretta nonviolenta. Gia' nel '99 sperimentammo la possibilita' di impedire

i decolli dei bombardieri ostruendo lo spazio aereo circostante e

sovrastante le basi militari con delle mongolfiere di carta. Se scoppiera'

la guerra vogliamo riprodurre sulla scala piu' ampia possibile e ad oltranza

quella iniziativa: vogliamo, con la forza della nonviolenza, impedire tutti

i decolli degli aerei stragisti.

3. LE CINQUE COSE DA FARE ADESSO: UNA CAMPAGNA DI DISOBBEDIENZA CIVILE DI

MASSA PER METTERE IN CONDIZIONE DI NON NUOCERE I POTERI GOLPISTI E LE

ORGANIZZAZIONI ASSASSINE

Se il governo italiano violando la Costituzione della Repubblica Italiana (e

commettendo quindi un vero e proprio colpo di stato che lo collocherebbe

fuorilegge), desse la disponibilita' del nostro paese a favorire la guerra

(anche solo mettendo a disposizione dei bombardieri stragisti lo spazio

aereo italiano), rendendosi ipso facto complice di crimini di guerra e

crimini contro l'umanita' aderendo a una guerra illegale e criminale sia per

la nostra Costituzione sia per la Carta dell'Onu, sia per la nostra

legalita' interna che per il diritto internazionale; allora e' dovere di

ogni cittadino, e massime di ogni pubblico ufficiale, opporsi a un governo

fuorilegge in difesa della legalita' costituzionale, e rendere inefficace la

catena di comando di un governo golpista. Occorre quindi preparare una

campagna di disobbedienza civile di massa che metta il governo golpista e

stragista in condizioni di non nuocere, una campagna che prefiguri quella

"difesa popolare nonviolenta" prevista nel corpus legislativo italiano che

inveri quanto dalla Costituzione richiesto. Una forma di questa campagna

potrebbe consistere nel paralizzare le strutture sia logistiche che militari

che il governo mettesse a disposizione dell'attivita' bellica nel momento in

cui la guerra iniziasse.

4. LE CINQUE COSE DA FARE ADESSO: PREPARARE LO SCIOPERO GENERALE AD OLTRANZA

CONTRO LA GUERRA

Se la guerra verra' scatenata occorrera' che l'opposizione alla guerra si

manifesti con efficacia cogente. Occorre preparare fin d'ora lo sciopero

generale contro la guerra, da condurre ad oltranza fino alla caduta del

governo golpista e alla cessazione della partecipazione italiana alla guerra

(in qualunque forma tale partecipazione si desse).

5. LE CINQUE COSE DA FARE ADESSO: DENUNCIARE ALL'AUTORITA' GIUDIZIARIA I

POTENTI GOLPISTI E STRAGISTI CHE VIOLANO LA COSTITUZIONE

Quel governo, quel parlamento, quel capo dello Stato che non obbedissero al

dettato costituzionale che "ripudia la guerra" e si rendessero complici

della guerra e violatori della legalita' costituzionale, cioe' golpisti e

stragisti, devono essere denunciati all'autorita' giudiziaria: occorre che

siano perseguiti ai sensi di legge, processati e puniti per il loro crimine.

A tal fine e' bene che ovunque si promuovano azioni penali affinche' la

magistratura li persegua, affinche' le forze dell'ordine mettano i golpisti

e stragisti in condizione di non nuocere, affinche' le istituzioni dello

stato preposte all'amministrazione della giustizia, alla tutela dell'ordine

pubblico e alla difesa della legalita' intervengano come e' nelle loro

competenze. Occorre mettere i golpisti e stragisti in condizioni di non

nuocere e assicurarli alla giustizia, affinche' rispondano dei loro reato

cosi' come la legge prevede.

6. LE CINQUE COSE DA FARE ADESSO: L'ORA DELLA NONVIOLENZA

Opporsi alla guerra e' possibile e necessario. Ma perche' l'azione contro la

guerra sia credibile ed efficace, persuasiva poiche' persuasa, essa deve

essere limpida ed intransigente: occorre fare la scelta della nonviolenza.

Veniamo da amare esperienze, ed una convinzione dovremmo aver tutti

maturato: che il movimento per la pace ha una sola risorsa, ma grande, ma

immensa, da contrapporre alla violenza dei potenti, da contrapporre alla

furia della guerra: la scelta della nonviolenza, della lotta nonviolenta,

dell'azione diretta nonviolenta. Che e' la scelta che invera i principi

stabiliti dalle grandi fonti di diritto, dalla nostra Costituzione, dalla

Carta delle Nazioni Unite, dalla Dichiarazione universale dei diritti umani.

Ma la scelta della nonviolenza richiede un impegno autentico e rigoroso. E

la capacita' di promuovere o prender parte a una lotta nonviolenta richiede

una formazione e un addestramento specifici ed impegnativi. Ed organizzare e

condurre un'azione diretta nonviolenta richiede una preparazione prolungata

e profonda.

Per questo la prima cosa che il movimento per la pace deve fare e' rompere

ogni ambiguita', uscire dalla subalternita' come dall'apatia, assumere

direttamente la responsabilita' di salvare le vite umane minacciate dalla

guerra e l'umanita' intera, e con esse ed essa salvare il diritto e i

diritti di tutti. Per far questo occorre fare la scelta della nonviolenza.

E questo e' il passo che devi fare, senza del quale non vi e' azione per la

pace ma pressoche' solo ipocrisia, subalternita', stoltezza, e quindi

effettuale complicita' con la guerra.


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dell'ennesima avanguardia.C'=E8 bisogno dell'esatto contrario: abbiamo =
bisogno che=20
una miriade, una moltitudine di granelli di sabbia vada a collocarsi =
nell'=20
ingranaggio vivo della abominevole macchina della guerra. </FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>Non serve una avanguardia che sarebbe =
stritolata=20
per prima, con conseguenze che pagheremmo tutti, non serve una minoranza =

organizzata che sarebbe povera, misera cosa di fronte alla enormit=E0 =
del compito;=20
serve proprio che ciascuno e tutti scelgano il proprio kit di resistenza =
alla=20
guerra globale e comincino da subito a coltivarlo e =
praticarlo.</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>Noi chiamiamo il nostro disobbedienza, =
ma non=20
importano i nomi, e anche della disobbedienza non invochiamo il =
monopolio:=20
piuttosto preferiamo che fioriscano mille disobbedienze, senza strutture =

verticali e senza direttive.</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>Per discutere di quanto vi stiamo =
riportando noi,=20
disobbedienti del nord ovest, ci siamo riuniti in un luogo qualunque nel =
cuore=20
della Genova antica in una domenica di febbraio dell' anno =
2003.</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>Sappiate che abbiamo deciso che vale =
la pena, che=20
=E8 giusto provarci, ad essere sabbia. Che essere olio ci risulterebbe=20
insopportabile.</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>Sappiate che ritornati da Roma, nella =
speranza,=20
forse folle, che sia ancora possibile inceppare i congegni a che ci =
precipitano=20
alla guerra, disobbediremo ancora, spenderemo ad esempio, un po' delle =
nostre=20
energie per iniziare a dare la caccia a quelle "armi di distruzione di =
massa"=20
cos=EC beneoccultate proprio qui da noi, in occidente, nelle nostre=20
citt=E0.</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>Invieremo "Osservatori della Societ=E0 =
Civile" a=20
ispezionare i caveau della Banche Armate:cosa se non il denaro po' =
essere=20
legittimamente definito "arma di distruzione di massa";li manderemo a =
passare al=20
setaccio i distributori della Esso (Exxon-Mobil), non solo perch=E9 =
questa=20
multinazionale, grande elettore del presidente G.W.Bush =E8 novella =
protagonista=20
di una megacommessa di fornitura di carburante ai mezzi dell'esercito=20
statunitense nel golfo, ma soprattutto perch=E9 cosa, se non il =
carburante per le=20
nostre vetture, pu=F2 essere nel mondo legittimamente definito come arma =
di=20
distruzione di massa?</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>Invieremo osservatori, nei veri e =
pi=F9 pericolosi=20
centri di stoccaggio di mefitiche armi chimiche e batteriologiche, quei=20
potentissimi vettori di inquinamento e contaminazione delle menti e =
delle=20
coscienze che sono gli strumenti di comunicazionie di massa asserviti ai =
signori=20
della guerra.</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>E non dimenticheremo che non occorrono =
metafore=20
per individuare quei luoghi, dove l'industria italiana produce e =
diffonde=20
strumenti di morte e devastazione reali, armi di distruzione di massa =
questa=20
volta nel senso letterale del termine: mine anti uomo, fucili, pistole, =
carri=20
armati.</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>Questa =E8 l'agenda, dello "stile" =
invece abbiamo in=20
parte gi=E0 detto: deve inceppare, erodere consenso, disvelare, mettere =
in=20
imbarazzo, stupire, stravolgere, smscherare, ribaltare, essere efficace, =
essere=20
comunicativo, essere riproducibile.</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>Ciascuno con i mezzi, il cuore, le =
intuizioni, la=20
rabbia, le parole che sente pi=F9 vicini. </FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>Fermare la guerra si pu=F2, costruire =
un mondo nuovo=20
e diverso =E8 possibile </FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>Disobbedienti del nord =
ovest</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff face=3DTahoma size=3D3><SPAN=20
class=3D250085009-17022003>++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++=
+++++++</SPAN></FONT></P>
<P>&nbsp;</P>
<P><FONT color=3D#0000ff face=3DTahoma size=3D3><SPAN =
class=3D250085009-17022003>dal "la=20
nonviolenza e' in cammino"</SPAN></FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>2. LE CINQUE COSE DA FARE ADESSO: =
L'AZIONE DIRETTA=20
NONVIOLENTA PER BLOCCARE</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>LA MACCHINA BELLICA</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>La macchina bellica non e' =
invincibile. Puo'=20
essere bloccata, con l'azione</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>diretta nonviolenta. Gia' nel '99 =
sperimentammo la=20
possibilita' di impedire</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>i decolli dei bombardieri ostruendo lo =
spazio=20
aereo circostante e</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>sovrastante le basi militari con delle =
mongolfiere=20
di carta. Se scoppiera'</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>la guerra vogliamo riprodurre sulla =
scala piu'=20
ampia possibile e ad oltranza</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>quella iniziativa: vogliamo, con la =
forza della=20
nonviolenza, impedire tutti</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>i decolli degli aerei =
stragisti.</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>3. LE CINQUE COSE DA FARE ADESSO: UNA =
CAMPAGNA DI=20
DISOBBEDIENZA CIVILE DI</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>MASSA PER METTERE IN CONDIZIONE DI NON =
NUOCERE I=20
POTERI GOLPISTI E LE</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>ORGANIZZAZIONI ASSASSINE</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>Se il governo italiano violando la =
Costituzione=20
della Repubblica Italiana (e</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>commettendo quindi un vero e proprio =
colpo di=20
stato che lo collocherebbe</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>fuorilegge), desse la disponibilita' =
del nostro=20
paese a favorire la guerra</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>(anche solo mettendo a disposizione =
dei=20
bombardieri stragisti lo spazio</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>aereo italiano), rendendosi ipso facto =
complice di=20
crimini di guerra e</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>crimini contro l'umanita' aderendo a =
una guerra=20
illegale e criminale sia per</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>la nostra Costituzione sia per la =
Carta dell'Onu,=20
sia per la nostra</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>legalita' interna che per il diritto=20
internazionale; allora e' dovere di</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>ogni cittadino, e massime di ogni =
pubblico=20
ufficiale, opporsi a un governo</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>fuorilegge in difesa della legalita'=20
costituzionale, e rendere inefficace la</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>catena di comando di un governo =
golpista. Occorre=20
quindi preparare una</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>campagna di disobbedienza civile di =
massa che=20
metta il governo golpista e</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>stragista in condizioni di non =
nuocere, una=20
campagna che prefiguri quella</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>"difesa popolare nonviolenta" prevista =
nel corpus=20
legislativo italiano che</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>inveri quanto dalla Costituzione =
richiesto. Una=20
forma di questa campagna</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>potrebbe consistere nel paralizzare le =
strutture=20
sia logistiche che militari</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>che il governo mettesse a disposizione =

dell'attivita' bellica nel momento in</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>cui la guerra iniziasse.</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>4. LE CINQUE COSE DA FARE ADESSO: =
PREPARARE LO=20
SCIOPERO GENERALE AD OLTRANZA</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>CONTRO LA GUERRA</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>Se la guerra verra' scatenata =
occorrera' che=20
l'opposizione alla guerra si</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>manifesti con efficacia cogente. =
Occorre preparare=20
fin d'ora lo sciopero</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>generale contro la guerra, da condurre =
ad oltranza=20
fino alla caduta del</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>governo golpista e alla cessazione =
della=20
partecipazione italiana alla guerra</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>(in qualunque forma tale =
partecipazione si=20
desse).</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>5. LE CINQUE COSE DA FARE ADESSO: =
DENUNCIARE=20
ALL'AUTORITA' GIUDIZIARIA I</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>POTENTI GOLPISTI E STRAGISTI CHE =
VIOLANO LA=20
COSTITUZIONE</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>Quel governo, quel parlamento, quel =
capo dello=20
Stato che non obbedissero al</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>dettato costituzionale che "ripudia la =
guerra" e=20
si rendessero complici</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>della guerra e violatori della =
legalita'=20
costituzionale, cioe' golpisti e</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>stragisti, devono essere denunciati =
all'autorita'=20
giudiziaria: occorre che</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>siano perseguiti ai sensi di legge, =
processati e=20
puniti per il loro crimine.</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>A tal fine e' bene che ovunque si =
promuovano=20
azioni penali affinche' la</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>magistratura li persegua, affinche' le =
forze=20
dell'ordine mettano i golpisti</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>e stragisti in condizione di non =
nuocere,=20
affinche' le istituzioni dello</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>stato preposte all'amministrazione =
della=20
giustizia, alla tutela dell'ordine</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>pubblico e alla difesa della legalita' =

intervengano come e' nelle loro</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>competenze. Occorre mettere i golpisti =
e stragisti=20
in condizioni di non</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>nuocere e assicurarli alla giustizia, =
affinche'=20
rispondano dei loro reato</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>cosi' come la legge =
prevede.</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>6. LE CINQUE COSE DA FARE ADESSO: =
L'ORA DELLA=20
NONVIOLENZA</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>Opporsi alla guerra e' possibile e =
necessario. Ma=20
perche' l'azione contro la</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>guerra sia credibile ed efficace, =
persuasiva=20
poiche' persuasa, essa deve</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>essere limpida ed intransigente: =
occorre fare la=20
scelta della nonviolenza.</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>Veniamo da amare esperienze, ed una =
convinzione=20
dovremmo aver tutti</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>maturato: che il movimento per la pace =
ha una sola=20
risorsa, ma grande, ma</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>immensa, da contrapporre alla violenza =
dei=20
potenti, da contrapporre alla</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>furia della guerra: la scelta della =
nonviolenza,=20
della lotta nonviolenta,</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>dell'azione diretta nonviolenta. Che =
e' la scelta=20
che invera i principi</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>stabiliti dalle grandi fonti di =
diritto, dalla=20
nostra Costituzione, dalla</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>Carta delle Nazioni Unite, dalla =
Dichiarazione=20
universale dei diritti umani.</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>Ma la scelta della nonviolenza =
richiede un impegno=20
autentico e rigoroso. E</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>la capacita' di promuovere o prender =
parte a una=20
lotta nonviolenta richiede</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>una formazione e un addestramento =
specifici ed=20
impegnativi. Ed organizzare e</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>condurre un'azione diretta nonviolenta =
richiede=20
una preparazione prolungata</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>e profonda.</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>Per questo la prima cosa che il =
movimento per la=20
pace deve fare e' rompere</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>ogni ambiguita', uscire dalla =
subalternita' come=20
dall'apatia, assumere</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>direttamente la responsabilita' di =
salvare le vite=20
umane minacciate dalla</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>guerra e l'umanita' intera, e con esse =
ed essa=20
salvare il diritto e i</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>diritti di tutti. Per far questo =
occorre fare la=20
scelta della nonviolenza.</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>E questo e' il passo che devi fare, =
senza del=20
quale non vi e' azione per la</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>pace ma pressoche' solo ipocrisia, =
subalternita',=20
stoltezza, e quindi</FONT></P>
<P><FONT color=3D#0000ff size=3D3>effettuale complicita' con la=20
guerra.</FONT></P></FONT></DIV></BODY></HTML>

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