[Lecce-sf] furtarelli e ipotesi giornalistiche

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Aihe: [Lecce-sf] furtarelli e ipotesi giornalistiche
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Mi pare che si sia aperta una sanguinosa guerra tra padre e figlio. =
Forse il figlio teme di essere abbandonato e tenta di mettere in chiaro =
una cosa:"Se muoio io (cio=E8 se mi carcerano) tu vieni con me, caro =
pap=E0. Perch=E8 molte delle mie fortune le devo a te". A meno che non =
ti sbrighi a far partire una difesa forte (mediaticamente parlando) e =
metti sul tavolo tutte le tue Alte conoscenze per tentare di chiudere i =
giochi...
Ma Ruppi viene colto da malore e si allontana in fretta da Lecce (e da =
suo figlio).
Chiss=E0 cosa ci riserver=E0 la prossima puntata. Le manette a Lodeserto =
e ai suoi scagnozzi? Ruppi alla finestra del Duomo che recita il mea =
culpa?
Chi vivr=E0 vedr=E0. Nel frattempo chiediamo ai protagonisti di questa =
storia di risolversele in casa propria 'ste faccende. Perch=E8 Lecce ha =
ben altre cose a cui pensare. E su cui lavorare. Al resto ci pensa la =
Procura.
s. m.=20
----- Original Message -----=20
From: Alessandro Presicce=20
To: LSF (ml) ; Social Forum pugliesi=20
Sent: Thursday, February 13, 2003 5:16 PM
Subject: [Lecce-sf] furtarelli...


Quei ladri "intelligenti" della Curia
http://www.trnews.it/trview.asp?id=3D3258

Monsignor Cosmo Francesco Ruppi =E8 stato colto da malore. Dopo il =
furto
commesso nel suo appartamento infatti l'arcivescovo di Lecce sia ieri =
sera
che questa mattina si =E8 recato in ospedale. Non stava bene, era =
affaticato,
fanno sapere dalla Curia e per questo, ha dovuto far ricorso alle cure
mediche. Mentre a don Cesare Lodeserto va il compito di quantificare =
la
reale entit=E0 del furto. I ladri hanno portato via ventimila euro, =
tre croci
in oro e alcuni paramenti sacri. Ma non solo. Chi =E8 entrato in =
azione ha
portato via anche alcuni documenti importanti. Materiale =
amministrativo,
documentazioni bancarie, appunti e annotazioni, riguardanti alcune =
scelte e
decisioni dell'alto prelato. Come ad esempio, quelle sulla sua =
attivit=E0 di
beneficenza. "E' stato un furto troppo preciso e troppo strano" dice =
don
Cesare Lodeserto. Perch=E9 i ladri non hanno lasciato tracce. Sono =
entrati con
ogni probabilit=E0 senza forzare porte o finestre ma usando un paio di =
chiavi
duplicate o un altro sofisticato sistema. E poi non hanno lasciato =
nulla in
disordine. Hanno agito a colpo sicuro. E se ad esempio hanno lasciato =
in
casa il cellulare del vescovo e altri oggetti di valore, hanno invece
frugato nell'armadio dove c'erano gli appunti del vescovo, e nel =
cassetto
dove era custodito il denaro in contante. Anche per gli investigatori, =
si
tratta di un furto strano e singolare. Oggi sono tornati per un altro
sopralluogo, ma nulla, i ladri sono stati troppo bravi ed abili. Non =
hanno
lasciato tracce.

--------------------------------

E la Cassazione torna ad occuparsi dei conti del Regina Pacis
http://www.trnews.it/trview.asp?id=3D3261

La vicenda della presunta "doppia contabilit=E0" del Regina Pacis =
torner=E0,
ancora una volta, all'esame della Suprema Corte. E in aula a Roma si =
andr=E0,
salvo ulteriori proroghe, a decisioni del sostituto procuratore Imerio
Tramis gi=E0 prese su richiesta di archiviazione o rinvio a giudizio =
per
monsignor Cosmo Francesco Ruppi, don Cesare Lo deserto e per lo zio =
del
responsabile del centro di San Foca, il maresciallo delle Fiamme =
Gialle
Renato Lo deserto. Si giocher=E0 ancora, davanti alla II sezione =
penale della
Cassazione, il 23 aprile prossimo, la partita tra Procura di Lecce e =
Curia
sulla destinazione delle somme - 700 milioni di vecchie lire - =
sequestrate
sui conti di don Cesare in due riprese dalle Fiamme Gialle su =
disposizione
del titolare dell'inchiesta che contesta all'alto prelato e ai due Lo
deserto in concorso il reato di peculato, per la ipotizzata =
distrazione,
operata dai responsabili della Onlus, quindi pubblici ufficiali, dei =
fondi
destinati al mantenimento degli immigrati. Inchiesta in piedi da circa =
18
mesi e dalla vita decisamente travagliata : il Riesame prima, la =
Cassazione
poi, il Gip da ultimo, l'hanno smontata dalle fondamenta. Fondamenta =
non da
poco, tali da scomodare patti lateranensi e rapporti Stato-Chiesa. =
Allora,
pronunciandosi sulla richiesta di dissequestro di denaro e =
documentazione
contabile bloccata sui conti intestati a don Cesare e al responsabile =
del
centro di seconda accoglienza di Quistello in provincia di Mantova, in =
tre
sedi di giudizio i magistrati hanno in sostanza accolto la tesi =
difensiva -
a sostenerla, i legali Pasquale Corleto e Angelo Pallara - negando l'
appropriazione indebita, reato originariamente contestato agli =
indagati, don
cesare e lo zio sottufficiale, nel cui computer furono trovati i file =
sulla
contabilit=E0 in nero da cui =E8 nata l'attivit=E0 investigativa. Quel =
denaro
poteva essere spostato di conto in conto perch=E9 dell'Arcidiocesi, =
cio=E8 della
Chiesa, su cui lo Stato non pu=F2 sindacare, sostennero i difensori. =
Ma quei
soldi erano stati conferiti a una Onlus, quindi erano gravati da un =
preciso
vincolo di destinazione, ribatt=E8 la Procura. E i giudici della =
Suprema Corte
diedero ragione ai primi, poi il gip dissequestr=F2 quel denaro. Fine =
della
partita? Nient'affatto. La Procura si appella ancora alla Cassazione =
perch=E9
quei soldi tornino alla Stato e intanto, il 26 settembre, con la =
notifica
della richiesta di proroga, ufficializza il raggiungimento degli =
"anelli pi=F9
alti della catena" : lo stesso Arcivescovo, indagato per=F2 per =
peculato.
Aggiustato il tiro, si torner=E0 dunque a Roma a sostenere le stesse =
tesi e
con i risultati delle complesse indagini contabili all'origine della
richiesta di proroga. La partita =E8 ancora aperta.


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Chi =E8 entrato in azione ha<BR>portato via anche alcuni documenti =
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appunti del vescovo, e nel cassetto<BR>dove era custodito il denaro in =

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