著者: clochard 日付: 題目: [Cerchio] LA POLIZIA BRITANNICA CERCA
LA POLIZIA BRITANNICA CERCA UN COMMANDO DI AL QAEDA
Caccia al lanciarazzi Heathrow nel caos
Controlli frenetici anche negli altri quattro aeroporti della capitale Tre
persone arrestate ma dei terroristi nessuna traccia. Esperti temono che il
gruppo sia dotato dei micidiali Stinger americani
14/2/2003
LONDRA
Una cellula di Al Qaeda, probabilmente algerina, è riuscita ad entrare sul
suolo britannico dal Continente con un lanciamissili terra-aria ed è
determinata ad abbattere un aereo commerciale in fase di atterraggio o
decollo. Ieri mattina i londinesi si sono svegliati con il rombo di un
velivolo militare sopra le loro teste: un Nimrod da ricognizione della RAF
sorvolava la capitale e si teneva in contatto con le truppe stazionate da
due giorni coi carri armati all'aeroporto di Heathrow, dove nella tarda
mattinata la polizia ha effettuato due arresti. Poche ore dopo la polizia ha
chiuso il terminale nord di Gatwick, il secondo aeroporto che serve Londra,
quando nel bagaglio di un passeggero venezuelano di 37 anni proveniente
dalla Colombia su un volo British Airways è stata trovata una granata
inesplosa. E' stata una giornata tesissima negli aeroporti della capitale.
Benché il governo si rifiuti di fare ammissioni ufficiali, dicendo che «non
sarebbe responsabile far sapere ai terroristi cosa e quanto sappiamo noi»,
alcune fonti dei servizi di sicurezza parlano di una minaccia molto
specifica a Heathrow, l'aeroporto con il volume di traffico più grande del
mondo, in coincidenza con la fine della festività islamica di Eid. Lo stato
di allerta perdura: la BBC ha predetto ieri sera che la guardia non sarà
abbassata per il resto della settimana. Fino al primo pomeriggio di ieri,
Gatwick non sembrava in prima linea, nonostante la polizia avesse rafforzato
la propria presenza armata anche lì e all'aeroporto di Stansted. Non si sa
ancora se l'arresto di Gatwick sia connesso al complotto di Al Qaeda, ma di
certo sembra un affare serio. Verso le due del pomeriggio migliaia di
passeggeri sono stati trasferiti al terminale sud. Alle quattro il terminale
nord è stato chiuso, mentre la polizia lo perquisiva da cima a fondo. Ieri
sera il caos, che ha colpito principalmente i voli in arrivo, interessava
ancora migliaia di passeggeri. Molti aerei sono rimasti fermi a lungo sulle
piste in attesa che la situazione si sbrogliasse. L'aeroporto è stato
riaperto alle 19,45. Non pare tuttavia che gli altri due arresti (definiti
«precauzionali» dalla polizia) a un posto di blocco appena fuori Heathrow
c'entrino con il complotto dei lanciamissili, il che significa che la
cellula di Al Qaeda è ancora alla macchia. Secondo il quotidiano The
Guardian, il governo ha agito su un'informazione dei servizi segreti interni
arrivata durante il fine settimana, secondo la quale i terroristi sarebbero
in possesso di un lanciamissili del tipo Sam 7, simile cioé a quello che Al
Qaeda adoperò lo scorso novembre in Kenya quando mancò per un pelo un aereo
passeggeri israeliano. Quell'attentato fallì perché i missili erano vecchi,
ma c'è da temere che stavolta questi terroristi (che secondo la BBC
sarebbero stati addestrati in Afghanistan e Cecenia) facciano più attenzione
alla tecnologia. Il Sam 7 Strela 2 usato dai terroristi a Mombasa segue la
scia di calore lasciata dal combustibile dell'aereo e dunque può essere
lanciato soltanto da qualcuno appostato sul retro dell'apparecchio. Ma non è
inverosimile che i terroristi dispongano di un più moderno Stinger di
fabbricazione americana, in dotazione ai mujahedin già al tempo della guerra
in Afghanistan, dove ne sono spariti così tanti che la CIA sta perfino
tentando di ricomprarli. Secondo Jim O'Halloran, direttore della rivista
Jane's Land-based Air Defence, Al Qaeda «possiede gli Stinger, in un numero
sufficiente da renderli enormemente pericolosi». Il problema è che il
perimetro di Heathrow è lungo 20 chilometri. Secondo Chris Yates, esperto di
sicurezza per Jane's Transport, per garantire la sicurezza degli aerei
«bisogna pattugliare tutto il perimetro, e oltre. E' come cercare un ago in
un pagliaio». Ciononostante, il ministro dell'Interno David Blunkett ha
consigliato alla gente di essere «all'erta, ma non allarmata», e ha aggiunto
che non vi è ragione per non andare in vacanza o per chiudere Heathrow. Ma
alcuni deputati laboristi contrari alla guerra in Iraq insinuano il sospetto
che questo spiegamento di forze possa essere parte di un drammatico
esercizio di pubbliche relazioni volto ad ammorbidire l'opinione pubblica. I
conservatori invece accusano il governo di alimentare la paura della gente
con messaggi contrastanti sulla gravità della minaccia terroristica.