Autore: clochard Data: Oggetto: [Cerchio] A BORDO UN MAGISTRATO
Giovedì 13 Febbraio 2003
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PAURA A CAPODICHINO. A BORDO UN MAGISTRATO E IL CAPO DELLA OMICIDI
Scoppia il motore, panico sull'aereo in pista
Era puntuale in fase di decollo il volo Alitalia Napoli-Milano delle 12,15.
Mancavano pochi istanti allo stacco dalla pista di Capodichino, quando è
esploso il motore sinistro dell'MD82. Un grande botto e una paura collettiva
amplificata dal fatto che, per una combinazione fortuita, le comunicazioni
tra pilota e torre di controllo erano ascoltate sull'interfonico della
carlinga da tutti i viaggiatori. Tra questi il giudice Vanni Corona e il
capo della Squadra Omicidi di Napoli, Maurizio Agricola. Si è temuto un
attentato. Il pilota è stato abilissinmo a frenare la corsa del jet prima
che si arrivasse a quella «fase di non ritorno» in cui un aereoplano può
soltanto decollare. Ma in quel caso, con un solo motore, la spinta non
sarebbe stata sufficiente e sollevare l'aeromobile. E il pilota è stato
anche abile a evitare che la spinta del solo motore ancora operativo
sbilanciasse la corsa dell'aereo, dirottandolo fuori pista. È andata bene
anche perché gli idranti automatici hanno spento ogni principio di incendio.
Insomma è stata sfiorata una tragedia. Aperta un'inchiesta tecnica. I
passeggeri hanno raggiunto Milano distribuiti sui voli successivi.
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