toni_i wrote:
>abituate, ma siamo sicuri che siano proprio bisogni necessari?
> no
>É proprio
>necessario utilizzare l'automobile, incartare i biscotti uno per uno, o
>buttare tonnellate di cibo? E' necessario vivere in città abnormi e
>costruire grattacieli di centinaia di piani? Mangiare pomodori a Gennaio?
>Possedere telefoni cellulari su cui vedere in diretta le partite di calcio?
>
> no
>L'elenco potrebbe continuare a lungo.
> si
>Non sappiamo se "rinunciare" a tutto questo sarà sufficiente, sicuramente
>sarà necessario.
> si, sii
>Prendere coscienza dell'inutilità di molti cosiddetti "bisogni" del resto,
>comporta anche benefici personali. Infatti uscire dalla logica del consumo
>e dello spreco, permette di ridurre la nostra dipendenza dal lavoro e di
>riacquistare tempi estranei alla spirale lavoro-consumo-lavoro.
> si, sii, siii
>Per fortuna all'interno del movimento sono molte le persone che cominciano
>a rendersi conto della necessità di emanciparsi da molti di questi bisogni
>indotti.
> si? Boh...
>Un esempio pratico su tutti è quello della Critical Mass, una coincidenza
>organizzata di ciclisti e cicliste (ma anche pattinatori/trici e perché no,
>semplici pedoni) che si riappropria delle strade delle metropoli,
>sottraendole momentaneamente al traffico automobilistico che produce gli
>effetti devastanti con cui abbiamo a che fare tutti i giorni."
> siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii