[Cerchio] i "ladri di pisa"...

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IL VERTICE IN PREFETTURA
CORRADO CASTIGLIONE
La limitazione a un corteo al giorno si fa strada nelle valutazioni del
comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, sebbene nulla sia
stato per ora deciso: per questo bisognerà attendere solo venerdì, quando i
componenti del comitato torneranno nuovamente ad incontrarsi in prefettura e
probabilmente metteranno mano ad una rivisitazione delle norme relative allo
svolgimento delle proteste.
La proposta avanzata dal Comune, infatti, sta cominciando a superare le
iniziali perplessità, dopo le polemiche innescate dalle manifestazioni che
hanno paralizzato la città nei giorni scorsi, e mentre la stessa riunione
veniva ripetutamente interrotta dagli aggiornamenti relativi al blocco dell'
autostrada. Tant'è che alla presenza del prefetto Carlo Ferrigno i
rappresentanti di istituzioni, forze dell'ordine e sindacati hanno
cominciato a ipotizzare una regolamentazione del genere, ma soltanto per i
disoccupati. Come dire: libertà di manifestare per tutti, ma con una
regolamentazione maggiore per i senzalavoro.
Affermerà l'assessore comunale alla Mobilità Luca Esposito, al termine della
riunione: «Il prefetto si è detto d'accordo con la nostra proposta di
autorizzare un solo corteo al giorno. I rappresentanti delle forze
dell'ordine devono pensare ora alle modalità di svolgimento dei cortei e per
questo motivo ci rincontreremo venerdì». Parole con le quali forse l'
assessore va troppo avanti, ma che certo sottolineano un dato di cui tenere
conto: la nuova prospettiva sarà più restrittiva, ma oggi non piace più
soltanto all'amministrazione di Palazzo San Giacomo.
Le preoccupazioni? Sono le stesse che ieri mattima la Iervolino ha espresso
commentando la clamorosa protesta della A1: «Occorre far capire ai
disoccupati che così non andiamo da nessuna parte, sia perché si finisce con
l'avallare l'immagine di una Napoli turbolenta e disordinata, sia perché
bloccare le grandi vie di comunicazione - una volta la ferrovia, poi
l'autostrada - danneggia la città e isolandola la penalizza».
E ancora, ha spiegato il primo cittadino: «Capisco la disperazione di chi
non ha lavoro, però il problema è anche quello di non farsi male da soli.
L'immagine di una Napoli turbolenta e disordinata, oltretutto, nel momento
in cui si avvicina la stagione estiva e ad esempio il Maggio dei monumenti
danneggia ancora di più la città. D'altro canto, temo che di manifestazioni
ne avremo ancora parecchie e va detto ai lavoratori che con le
manifestazioni e poi bloccando le grandi vie di comunicazione non si ottiene
niente».
Attendista, invece, il sindaco sulla vicenda della riduzione a un corteo al
giorno e rimanda tutto alle decisioni future del comitato per l'ordine e la
sicurezza: «È il prefetto che ha il potere di decidere in merito, io non
devo firmare alcun documento. Non credo che il prefetto abbia bisogno di
essere difeso da me. Ripeto il problema è far capire che in questo modo non
andiamo da nessun parte».
Infine, il sindaco ha annunciato che domani raggiungerà la capitale dal
ministro del Lavoro Roberto Maroni: «Vado a Roma non per il problema
occupazione, ma per il taglio proposto in sede conferenza Stato-Regioni di
quattrocento miliardi di vecchie lire ai servizi sociali per destinarli
all'Inps. Le regioni di tutti i colori politici, a cominciare da Lazio e
Piemonte, si sono opposte e così i rappresentanti dell'Anci. Cercheremo di
difendere i servizi sociali e anche le ragioni dei disoccupati».