著者: Alessandro Presicce 日付: 題目: [Cpt] Fw: [Lecce-sf] a Stefano Galieni e agli amici e compagni del
Movimento
Salve,
Stefano Mencherini, giornalista indipendente che vive a Lecce e che ha
curato, in questo periodo, vari articoli sulla questione del Regina Pacis
(vd. Avvenimenti), mi prega di girarvi questa sua e-mail in replica a quella
di Stefano.
Alessandro
----- Original Message -----
From: "Stefano Mencherini" <smencherini@???>
To: <forumlecce@???>
Sent: Monday, February 10, 2003 6:37 AM
Subject: [Lecce-sf] a Stefano Galieni e agli amici e compagni del Movimento
Cari tutti,
mi pare che il livello di "dibattito" si stia alzando in modo sghembo e un
pò presuntuosetto. Non si tratta, credo, pensando alla migliore riuscita
dell'incontro e delle manifestazioni leccesi, di rivendicare primogeniture,
saperi esclusivi o "cordate" più o meno disinteressate. Si tratta, forse, di
contribuire e di far crescere una lotta che da troppi anni non ha mai visto
concretizzarsi un qualche effettivo risultato, neppure in termini di
informazione generale. C'è, tra tutti noi, chi è più abituato a scrivere
(come il sottoscritto) o a raccontare per immagini. Ce ne sono altri che
lavorano in mille direzioni diverse. E c'è anche, come dappertutto, chi
parla parla parla. Non è un danno, basta avere un fine. A tutto. Allora
stoppiamoci un attimo, fermiamoci qualche ora. Facciamo fare alla nostra
presunzione (di tutti, nessuno escluso) un passo indietro. Mettiamo da parte
per qualche tempo il nostro narcisismo. Alziamo davvero il tiro della nostra
pacifica ma determinata protesta.
Ieri sera per la prima volta Montassar, un uomo che è stato torturato dentro
al nuovo campo di concentramento del Regina pacis, è intervenuto ad una
assemblea pubblica ringraziando per la solidarietà e motivando il coraggio e
la determinazione delle sue scelte e di quelle dei suoi compagni. E INSIEME
ai suoi compagni ci ha chiesto di venire a Roma il 15 per protestare contro
la guerra preventiva. Contro tutte le guerre preventive, anche quella ai
migranti dentro i nostri confini. Ecco la migliore delle risposte alla nuova
legge razziale bossi-fini-mantovano. La presa di coscienza dei migranti, la
loro attiva partecipazione alla lotta per la chiusura dei Cpt, la fuga dalla
clandestinità, l'impegno politico e civile. Da qui, ragazzi e compagni,
occorre ri-cominciare la lotta. Dalla loro coesione, dalla loro voglia di
non permettere più, mai più a nessuno di subire ciò che hanno subìto loro. E
credetemi, nessuno di noi immagina fino in fondo, al di là degli slogan o
del poco che abbiamo letto, cosa stiano vivendo e cosa abbiano vissuto quei
magrebini. Allora, caro Stefano e cari tutti, piano con le affermazioni tuot
court. Adagio con gli eccessivi personalismi. Qua nessuno è nato imparato.
Qua tutti ci stanno perchè vogliono trovare INSIEME una via concreta alla
risoluzione dell'ennesima guerra preventiva. Per questo mi sarebbe piaciuto
che qualcuno avesse pensato che possiamo vederci a Roma, magari la sera
alla fine della manifestazione (prima dell'incontro operativo del 16),
magari in un'osteria. Solo per conoscerci meglio e fuggire dalle secche di
una comunicazione virtuale che poco si addice (se si esagera) ai presuppasti
e ai valori del Movimento dei Movimenti.
In quel momento, allora. Solo in quel momento, dopo aver capito (ma c'è
qualcuno del Lsf o del Tavolo nazionale che se ne sia reso conto fino in
fondo?) bisognerà prendere coscienza che abbiamo la chiusura di un Cpt a
portata di mano. Non solo: le motivazioni della sua possibile chiusura sono
gravissime e inattaccabili anche da perte delle destre. Per la prima volta
da sei anni a questa parte, perchè è allora che sono stati inventati i Cpt.
Giusto? Concentriamoci su questo obiettivo. Facciamo convergere esperienze e
saperi. In modo aperto, come aperti sono i movimenti. Non diventiamo già un
partito ancor prima di concludere la prima tappa del nostro percorso. E
facciamo uno sforzo per capire anche che i Cpt sono il punto di forza su cui
si regge l'applicazione dell'intera legge razziale. Se saltano loro, in
attesa che la Consulta si esprima, salta l'intero impianto della legge.
Non la faccio troppo lunga. Mi permetto soltanto di darvi una notiziola in
anteprima e di mettere a vostra disposizione, per Lecce e per altri lidi,
una inchiestina filmata di circa 50 minuti su ciò che ci siamo appena detti.
Così, magari, oltre che a parlare a noi stessi, riusciamo anche a comunicare
col resto del mondo.
Grazie per la pazienza e a presto.
Stefano Mencherini
----- Original Message -----
From: "Lecce Social Forum" <leccesocialforum@???>
To: "LSF (ml)" <forumlecce@???>
Sent: Monday, February 10, 2003 1:56 AM
Subject: [Lecce-sf] sul seminario
> Sul seminario, riceviamo da Stefano Galieni:
>
>
> Care compagne e cari compagni.
> Ci sono troppe cose che non mi sono piaciute nelle ultime e mail sul
> convegno, ho provato a rileggermi l'intero carteggio, forse rischio di
> dire qualche banalità e scusatemi per la lunghezza.