[Lecce-sf] Fw: educazione alla pace riferimenti normativi

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Autor: luisa rizzo
Data:  
Asunto: [Lecce-sf] Fw: educazione alla pace riferimenti normativi
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----- Original Message -----=20
From: luisa rizzo=20
To: InVento_di_pace@???=20
Sent: Monday, February 10, 2003 2:28 PM
Subject: [InVento_di_pace] riferimenti normativi


per l'educazione alla pace
http://www.entilocalipace.it/progetti4c.asp

luisa
--------------------------

Protocollo d'intesa
FRA MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE E COORDINAMENTO NAZIONALE =
DEGLI
ENTI LOCALI PER LA PACE


Vista la direttiva n. 133 del 3 aprile 1996 con la quale vengono =
indicate
finalit=E0, modalit=E0 organizzative e fonti di finanziamento a cui le =
singole
scuole, nell'ambito della propria autonomia, possono far riferimento =
per
promuovere iniziative complementari e integrative dell'iter formativo =
degli
studenti, per creare occasioni e spazi di incontro da riservare loro, =
per
favorire l'apertura della scuola alle domande di tipo educativo e =
culturale
provenienti dal territorio, in coerenza con le finalit=E0 formative
istituzionali;

Visto il D.P.R. n. 567, del 10 ottobre 1996, cos=EC come modificato e
integrato dal D.P.R. n. 156, del 9 aprile 1999, con il quale =E8 stato =
emanato
il regolamento che disciplina le iniziative complementari e le =
attivit=E0
integrative nelle istituzioni scolastiche;

Visto il DPR n. 249, del 24 giugno 1998, recante lo Statuto delle
studentesse e degli studenti;

Visto il Congresso Unesco (Montreal '93) e la Conferenza ONU (Vienna =
'93)
per promuovere l'educazione ai diritti umani;

Viste la Risoluzione ONU 1993/96 (Ginevra 9 marzo 1993); la =
Risoluzione ONU
48/127 del 20 dicembre 1993 per promuovere l'educazione ai diritti =
umani, e
la Risoluzione ONU 1994/51 del 4 marzo 1994 istitutiva del decennio
(1995-2004) per l'educazione ai diritti umani;

Considerato che l'ONU (Risoluzione 52/15 del 20 settembre 1997) ha
proclamato il 2000 "anno internazionale per la cultura della pace", e =
il
decennio 2001/2010 "decennio internazionale per una cultura della pace =
e
della non violenza per i bambini del mondo" (Risoluzione 53/25 del 10
settembre 1998);

Visto il Piano d'Azione approvato dalla Conferenza della Societ=E0 =
Civile a L'
Aia il 15 maggio 1999, Agenzia de L'Aia per la Pace e la Giustizia;

Vista la decisione della World Conference di Parigi dell'UNESCO del =
5/7
luglio 1999, su "Sport and peace building" contenente le proposte del
ripristino della "Tregua sacra olimpica" e del progetto "Giovani
ambasciatori di pace";

Vista la circolare del ministero della Pubblica istruzione n. 302/93 =
sull'
educazione alla legalit=E0;

Vista la direttiva del Ministro della Pubblica istruzione n. 58, =
dell'8
febbraio 1996, sulle nuove dimensioni formative, educazione civica e =
cultura
costituzionale;

Visto il D. L.vo 112/98, artt. 138 e 139;

Visto il Protocollo d'intesa fra il Ministero della Pubblica =
Istruzione -
Ispettorato educazione fisica e sportiva - Coordinamento delle =
attivit=E0 per
gli studenti e Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, =
del 25
giugno1999;

Visto il Protocollo d'intesa fra il Ministero della Pubblica =
Istruzione -
Ispettorato educazione fisica e sportiva - Coordinamento delle =
attivit=E0 per
gli studenti e l'Associazione Aristotelion, associazione =
internazionale di
cultura: sport strumento di pace, del 15 marzo 1999;

Viste le intese, gi=E0 siglate, tra il Ministero della Pubblica =
Istruzione -
Ispettorato educazione fisica e sportiva - Coordinamento delle =
attivit=E0 per
gli studenti e il Comune di Roma, i Comuni e le Province di Prato e =
Caserta;

Ritenuto che l'adozione di un sistema di certificazione dei percorsi
formativi incentrato sulla modularit=E0 del curricolo e sull'adozione =
di piani
di studio, anche individuali che prevedano crediti formativi, la
declinazione delle discipline in competenze ed unit=E0 capitalizzabili
consentir=E0 di integrare e di esplicitare gli apporti dell'educazione =
alla
legalit=E0 e la crescita civile, umana culturale degli studenti;

Rilevato che l'opportunit=E0 di rafforzare ed ampliare tutte le =
collaborazioni
in atto nelle aree di crescente interesse, in funzione della =
centralit=E0 dell
'offerta educativa e formativa, si manifesta di massima importanza =
anche
riguardo agli interventi specifici del Coordinamento Nazionale degli =
Enti
Locali per la Pace;

Considerata l'esigenza di sostenere le istituzioni scolastiche nell'
attuazione di iniziative autonomamente programmate e nella =
partecipazione ad
iniziative concordate;


premesso che il Ministero della Pubblica Istruzione:

rileva come la scuola delle autonomie interagisce da protagonista con =
le
autonomie locali, i settori economici e produttivi, le associazioni e =
gli
enti pubblici e privati del territorio;

favorisce l'applicazione dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. =
59, per
cui ogni scuola, tramite l'autonomia, persegue la massima =
flessibilit=E0 e
tempestivit=E0 d'iniziativa, la valorizzazione delle risorse locali e,
insieme, la riconoscibilit=E0 della dimensione europea, nazionale e =
locale;

ritiene che tutto ci=F2 che si svolge a scuola sulla base di progetti
educativi, chiunque ne sia l'attore, deve considerarsi attivit=E0 =
scolastica,
con ci=F2 superando la distinzione tra attivit=E0 curricolari ed
extracurricolari, poich=E9 l'istituzione scolastica non si riconosce =
pi=F9 solo
come l'agenzia addetta alla trasmissione dei sistemi di conoscenza;

intende avvalersi stabilmente di tutte le agenzie formative pi=F9 =
efficaci per
la definizione delle competenze acquisibili nei diversi ambiti e, =
pi=F9 in
particolare, si propone di collaborare con tali agenzie al fine di =
garantire
l'attuazione di percorsi formativi che portino all'acquisizione delle
suddette competenze nell'ambito della educazione alla legalit=E0, alla
cittadinanza, alla democrazia, alla pace e ai diritti umani;

considera l'educazione alla legalit=E0, alla cittadinanza, alla =
democrazia,
alla pace e ai diritti umani:

una delle sollecitazioni particolari che hanno costituito =
un'opportunit=E0
pragmatica per amplificare il quadro della cultura scolastica, =
potenziando
la capacit=E0 della scuola di interpretare e di intervenire sulla =
complessa
realt=E0 del mondo contemporaneo;

un aspetto dell'educazione generale, in stretta correlazione con tutte =
le
altre discipline;

uno strumento per soddisfare l'esigenza, su cui oggi tutti convengono, =
di
arrivare ad un apprendimento che deve durare tutto l'arco della vita =
attiva
e deve comprendere l'acquisizione di abiti comportamentali in sinergia =
con
tutte le altre educazioni;

una dimensione formativa che pone in condizione gli allievi di =
individuare
in modo progressivamente pi=F9 definito il complesso insieme di =
connessioni
che caratterizzano le societ=E0 contemporanee, e offre loro, =
altres=EC, l'
opportunit=E0 di applicare le proprie competenze, sollecitandoli =
nell'impegno
alla comprensione dei problemi del mondo contemporaneo;

facilmente integrabile con iniziative di educazione motoria, fisica e
sportiva, avendo, le due educazioni, una radice comune nel rispetto =
delle
regole del gioco e nel collegamento con la pace, laddove lo sport =
unisce
popoli e nazioni in manifestazioni internazionali, (Olimpiadi) e la =
scuola =E8
sempre pi=F9 luogo d'incontro per giovani provenienti da tutto il =
mondo;

avere un ruolo educativo determinante nel curricolo delle istituzioni
scolastiche e una funzione nuova che deve giocare nel complesso della
programmazione didattica come snodo interdisciplinare completamente
integrato nei curricoli;

premesso che il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace:

=E8 composto da oltre 300 Enti Locali e Regioni, diffusi capillarmente =
su
tutto il territorio nazionale, che hanno sottoscritto l'impegno di
promuovere la cultura della legalit=E0, della pace e dei diritti =
umani;

=E8 riconosciuto da Istituzioni nazionali, europee, internazionali, =
dai
Provveditorati agli Studi, dalle Sovrintendenze regionali, dalle =
consulte
provinciali degli studenti, da reti di scuole e singole scuole che da =
anni
collaborano con il Coordinamento;

ha realizzato molti dei suoi progetti in collaborazione con la Tavola =
della
Pace, un'associazione che comprende oltre 300 associazioni locali e
nazionali (tra cui: CGIL, CISL, UIL, Francescani di Assisi, Agesci, =
Lega
Ambiente, CIPSI, ANPI, ACLI, ARCI, Amnesty International, ICS)

=E8 impegnato in azioni volte alla promozione della cultura, della
cittadinanza, della democrazia, della pace e dei diritti umani;

promuove, attraverso l'approfondimento della ricerca e della =
riflessione
politica e giuridica sui compiti degli Enti Locali per la Pace, lo =
sviluppo
e la valorizzazione delle iniziative per la pace e per la =
solidariet=E0 tra
gli Enti Locali;

promuove il coordinamento nazionale, lo scambio di informazioni ed
esperienze tra gli Enti Locali impegnati sui diversi problemi della
legalit=E0, della pace e dei diritti umani;

ha realizzato un archivio nazionale delle attivit=E0 degli Enti Locali =
per la
Pace;

=E8 stato ed =E8 impegnato in varie collaborazioni con la Tavola della =
Pace per:

le Assemblee dell'ONU dei popoli;

la Marcia per la Pace Perugia - Assisi ;

l'Anno dei diritti umani (1998), nel cui ambito =E8 stato definito un
programma di iniziative attuate in occasione del 50=B0 anniversario =
della
Dichiarazione universale dei diritti umani e della Costituzione =
Italiana, ed
=E8 stata realizzata la Campagna nazionale di educazione ai diritti =
umani
("Tutti i Diritti Umani per Tutti"), che ha suscitato una vasta
mobilitazione in tutto il paese, diretta principalmente a diffondere =
tra i
giovani una pi=F9 corretta conoscenza dei diritti umani e un maggiore =
impegno
a loro sostegno;

il 1=B0 Corso di formazione per tutor operatori di pace, ideato e =
organizzato
dalle consulte provinciali di Perugia e di Terni, che ha fornito agli
studenti partecipanti gli strumenti e le competenze utili a realizzare
attivit=E0 educative e a promuovere iniziative, in particolare =
nell'ambito
scolastico, inerenti i temi della cultura della legalit=E0, della
cittadinanza, della democrazia, della pace e dei diritti umani;

organizza, periodicamente, le Giornate nazionali per la promozione =
della
cultura di pace;

ha promosso la creazione presso Comuni e Province di strutture =
permanenti
per l'educazione e la promozione della pace e dei diritti umani, e per =
il
sostegno alle istituzioni nazionali impegnate nella promozione dei =
diritti
umani in Italia e nel mondo;

sostiene il processo di autonomia delle istituzioni scolastiche =
attraverso
la valorizzazione del rapporto tra scuola e territorio, favorendo le
sinergie tra scuole, associazioni ed Enti Locali;

promuove la realizzazione di iniziative volte ad affermare la funzione =
dello
sport e dell'educazione fisica e motoria come strumenti di pace, =
capaci di
educare i giovani alla cultura della legalit=E0 e della democrazia, ma =
anche
di rappresentare un valido mezzo di risoluzione delle controversie
internazionali;

favorisce l'obiettivo primario di integrazione nel territorio tra =
scuola ed
Enti Locali, Regioni, enti pubblici e privati, nel quadro di un =
sistema
formativo integrato Stato/Regioni, per una diffusione capillare della
cultura della legalit=E0, della pace e dei diritti umani;


si conviene quanto segue

Art.1

il Ministero della Pubblica istruzione si impegna a:

sostenere la promozione di un piano di consultazione e di intervento =
degli
studenti, che faccia perno sulle consulte provinciali, per =
l'identificazione
degli ostacoli che ancora si frappongono ad una libera educazione e
formazione civile e professionale dei giovani, per realizzare progetti
comuni e per monitorare quelli in corso;

facilitare il coinvolgimento della Conferenza nazionale dei presidenti =
delle
consulte provinciali nei progetti di particolare rilievo nazionale,
realizzati in conformit=E0 al presente protocollo;

favorire attivit=E0 che coinvolgano insegnanti e studenti attraverso =
corsi di
aggiornamento; promozione di convegni; elaborazione, produzione e =
diffusione
di materiale didattico; gemellaggi; attivazione di progetti =
dell'Unione
Europea attinenti alle tematiche della cittadinanza, della democrazia, =
della
pace e dei diritti umani;

agevolare le attivit=E0 del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali =
per la
Pace per la definizione di percorsi formativi superiori, anche in
collaborazione con Universit=E0 e Regioni;

coordinare le relative attivit=E0 per fare dello sport e delle arti =
dello
spettacolo uno strumento di pace, coinvolgendo gli studenti, e in
particolare le consulte provinciali, in eventi significativi quale, ad
esempio, Torino 2006;

Art. 2

Il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace si impegna a:

collaborare per la definizione delle competenze acquisibili =
nell'ambito di
percorsi formativi finalizzati alla formazione alla democrazia, alla
legalit=E0, alla pace e ai diritti umani;

collaborare per la definizione di percorsi formativi superiori, anche
insieme alle Universit=E0 agli Studi e nell'ambito della formazione =
regionale,
realizzabili altres=EC mediante IFTS, master regionali e FIS, per =
costituire
una nuova figura professionale dell'operatore di pace, utilizzabile =
tanto
nelle scuole, per promuovere, ideare e realizzare progetti e percorsi =
nell'
ambito dell'educazione alla legalit=E0, alla pace, alla democrazia e =
ai
diritti umani, quanto nelle associazioni ed enti pubblici e privati =
che si
occupano dei suddetti ambiti;

mettere a disposizione il suo patrimonio di competenze acquisite, di
relazioni associative e scientifiche nazionali ed internazionali, per =
il
raggiungimento dei fini che il presente protocollo si propone;

coinvolgere l'associazione "Tavola della pace" e le consulte =
provinciali
nella realizzazione delle iniziative previste nell'ambito del presente
protocollo, con particolare riguardo all'attuazione di corsi di =
formazione,
superiori o di base, per operatori di pace;

promuovere e coordinare le attivit=E0 per fare dello sport, dell'arte =
e dello
spettacolo uno strumento di pace coinvolgendo gli studenti, in special =
modo
quelli delle consulte provinciali, attraverso eventi quali ad esempio =
Torino
2006;

intende costruire, con la collaborazione degli istituti scolastici,
itinerari didattici e promuovere la progettualit=E0 e la creativit=E0
studentesca, per far s=EC che la scuola diventi il principale spazio =
di
crescita umana, civile e professionale dello studente;

intende collaborare con le istituzioni scolastiche, i giovani e le =
loro
famiglie rendendoli partecipi alla definizione dei bisogni e =
all'ideazione e
gestione di progetti definiti per favorire la lotta al fenomeno della =
disper
sione scolastica, la prevenzione e la rimozione del disagio giovanile =
e l'
integrazione degli alunni in situazione di handicap;

favorire le iniziative che potranno essere in seguito accordate (cui =
le
scuole parteciperanno sulla base di progetti educativi e didattici
autonomamente deliberati);

favorire attivit=E0 che coinvolgano insegnanti e studenti attraverso =
corsi di
aggiornamento, interventi con gli studenti, promozione di convegni,
elaborazione, produzione e diffusione di materiale didattico, =
gemellaggi,
attivazione di progetti dell'Unione Europea attinenti alle tematiche =
della
cittadinanza, della democrazia, della pace e dei diritti umani, =
creazione di
reti di scuole a livello nazionale ed internazionale, promozione di =
attivit=E0
artistiche come spettacoli teatrali, concerti e mostre

offrire, attraverso la realizzazione di tutte le sue iniziative, ma in
particolare di quelle concordate sulla base del presente protocollo,
opportunit=E0 di professionalizzazione e di stage agli studenti della =
scuola
secondaria superiore.

Art.3

Il Ministero della Pubblica Istruzione e il Coordinamento Nazionale =
degli
Enti Locali per la Pace si impegnano a garantire la massima diffusione =
di
questa intesa, dei suoi contenuti, delle iniziative conseguenti, anche
affiancando i loro logotipi nei materiali promozionali, nelle =
presentazioni
pubbliche, nelle presenze comuni sulla stampa e nei programmi
radiotelevisivi.

Art.4

All'attuazione della presente intesa sono preposti due gruppi di =
lavoro
misti e articolati su due livelli:
un gruppo di lavoro misto a livello nazionale coordinato dal =
Sottosegretario
di Stato competente, o da un suo delegato, e composto da un Ispettore, =
da un
dirigente scolastico, da un docente, da un presidente di consulta
provinciale degli studenti e da tre membri designati dal Coordinamento
Nazionale degli Enti Locali per la Pace;
un gruppo di lavoro misto a livello regionale presieduto dal =
competente
dirigente periferico del ministero della Pubblica istruzione, da un
dirigente scolastico, dal referente per l'educazione alla legalit=E0, =
da un
presidente di consulta provinciale degli studenti e da tre membri =
designati
dal Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace.
I due gruppi di lavoro curano la corretta applicazione del presente
protocollo, esaminano i problemi connessi e ne prospettano le =
soluzioni,
individuano le modalit=E0 di diffusione delle informazioni, promuovono =
il
monitoraggio delle azioni previste.

Art.5

Il presente protocollo ha validit=E0 di tre anni dalla data di =
sottoscrizione
e pu=F2 essere, d'intesa tra le parti, modificato in ogni momento e =
rinnovato
alla scadenza.


Roma, 21 marzo 2000





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<A title=3Dlu-sa@??? href=3D"mailto:lu-sa@mail.clio.it">luisa =
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=
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riferimenti=20
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ipace.it/progetti4c.asp</A><BR><BR>luisa<BR>--------------------------<BR=
><BR>Protocollo=20

d'intesa<BR>FRA&nbsp; MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE E =
COORDINAMENTO=20
NAZIONALE DEGLI<BR>ENTI LOCALI PER LA PACE<BR><BR><BR>Vista la =
direttiva n.=20
133 del 3 aprile 1996 con la quale vengono indicate<BR>finalit=E0, =
modalit=E0=20
organizzative e fonti di finanziamento a cui le singole<BR>scuole, =
nell'ambito=20
della propria autonomia, possono far riferimento per<BR>promuovere =
iniziative=20
complementari e integrative dell'iter formativo degli<BR>studenti, per =
creare=20
occasioni e spazi di incontro da riservare loro, per<BR>favorire =
l'apertura=20
della scuola alle domande di tipo educativo e culturale<BR>provenienti =
dal=20
territorio, in coerenza con le finalit=E0=20
formative<BR>istituzionali;<BR><BR>Visto il D.P.R. n. 567, del 10 =
ottobre=20
1996, cos=EC come modificato e<BR>integrato dal D.P.R. n. 156, del 9 =
aprile=20
1999, con il quale =E8 stato emanato<BR>il regolamento che disciplina =
le=20
iniziative complementari e le attivit=E0<BR>integrative nelle =
istituzioni=20
scolastiche;<BR><BR>Visto il DPR n. 249, del 24 giugno 1998, recante =
lo=20
Statuto delle<BR>studentesse e degli studenti;<BR><BR>Visto il =
Congresso=20
Unesco (Montreal '93) e la Conferenza ONU (Vienna '93)<BR>per =
promuovere=20
l'educazione ai diritti umani;<BR><BR>Viste la Risoluzione ONU 1993/96 =

(Ginevra 9 marzo 1993); la Risoluzione ONU<BR>48/127 del 20 dicembre =
1993 per=20
promuovere l'educazione ai diritti umani, e<BR>la Risoluzione ONU =
1994/51 del=20
4 marzo 1994 istitutiva del decennio<BR>(1995-2004) per l'educazione =
ai=20
diritti umani;<BR><BR>Considerato che l'ONU (Risoluzione 52/15 del 20=20
settembre 1997) ha<BR>proclamato il 2000 "anno internazionale per la =
cultura=20
della pace", e il<BR>decennio 2001/2010 "decennio internazionale per =
una=20
cultura della pace e<BR>della non violenza per i bambini del mondo"=20
(Risoluzione 53/25 del 10<BR>settembre 1998);<BR><BR>Visto il Piano =
d'Azione=20
approvato dalla Conferenza della Societ=E0 Civile a L'<BR>Aia il 15 =
maggio 1999,=20
Agenzia de L'Aia per la Pace e la Giustizia;<BR><BR>Vista la decisione =
della=20
World Conference di Parigi dell'UNESCO del 5/7<BR>luglio 1999, su =
"Sport and=20
peace building" contenente le proposte del<BR>ripristino della "Tregua =
sacra=20
olimpica" e del progetto "Giovani<BR>ambasciatori di =
pace";<BR><BR>Vista la=20
circolare del ministero della Pubblica istruzione n. 302/93=20
sull'<BR>educazione alla legalit=E0;<BR><BR>Vista la direttiva del =
Ministro=20
della Pubblica istruzione n. 58, dell'8<BR>febbraio 1996, sulle nuove=20
dimensioni formative, educazione civica e=20
cultura<BR>costituzionale;<BR><BR>Visto il D. L.vo 112/98, artt. 138 e =

139;<BR><BR>Visto il Protocollo d'intesa fra il Ministero della =
Pubblica=20
Istruzione -<BR>Ispettorato educazione fisica e sportiva - =
Coordinamento delle=20
attivit=E0 per<BR>gli studenti e Libera - Associazioni, nomi e numeri =
contro le=20
mafie, del 25<BR>giugno1999;<BR><BR>Visto il Protocollo d'intesa fra =
il=20
Ministero della Pubblica Istruzione -<BR>Ispettorato educazione fisica =
e=20
sportiva - Coordinamento delle attivit=E0 per<BR>gli studenti e =
l'Associazione=20
Aristotelion, associazione internazionale di<BR>cultura: sport =
strumento di=20
pace, del 15 marzo 1999;<BR><BR>Viste le intese, gi=E0 siglate, tra il =
Ministero=20
della Pubblica Istruzione -<BR>Ispettorato educazione fisica e =
sportiva -=20
Coordinamento delle attivit=E0 per<BR>gli studenti e il Comune di =
Roma, i Comuni=20
e le Province di Prato e Caserta;<BR><BR>Ritenuto che l'adozione di un =
sistema=20
di certificazione dei percorsi<BR>formativi incentrato sulla =
modularit=E0 del=20
curricolo e sull'adozione di piani<BR>di studio, anche individuali che =

prevedano crediti formativi, la<BR>declinazione delle discipline in =
competenze=20
ed unit=E0 capitalizzabili<BR>consentir=E0 di integrare e di =
esplicitare gli=20
apporti dell'educazione alla<BR>legalit=E0 e la crescita civile, umana =
culturale=20
degli studenti;<BR><BR>Rilevato che l'opportunit=E0 di rafforzare ed =
ampliare=20
tutte le collaborazioni<BR>in atto nelle aree di crescente interesse, =
in=20
funzione della centralit=E0 dell<BR>'offerta educativa e formativa, si =
manifesta=20
di massima importanza anche<BR>riguardo agli interventi specifici del=20
Coordinamento Nazionale degli Enti<BR>Locali per la =
Pace;<BR><BR>Considerata=20
l'esigenza di sostenere le istituzioni scolastiche nell'<BR>attuazione =
di=20
iniziative autonomamente programmate e nella partecipazione =
ad<BR>iniziative=20
concordate;<BR><BR><BR>premesso che il Ministero della Pubblica=20
Istruzione:<BR><BR>rileva come la scuola delle autonomie interagisce =
da=20
protagonista con le<BR>autonomie locali, i settori economici e =
produttivi, le=20
associazioni e gli<BR>enti pubblici e privati del =
territorio;<BR><BR>favorisce=20
l'applicazione dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59, =
per<BR>cui ogni=20
scuola, tramite l'autonomia, persegue la massima flessibilit=E0=20
e<BR>tempestivit=E0 d'iniziativa, la valorizzazione delle risorse =
locali=20
e,<BR>insieme, la riconoscibilit=E0 della dimensione europea, =
nazionale e=20
locale;<BR><BR>ritiene che tutto ci=F2 che si svolge a scuola sulla =
base di=20
progetti<BR>educativi, chiunque ne sia l'attore, deve considerarsi =
attivit=E0=20
scolastica,<BR>con ci=F2 superando la distinzione tra attivit=E0 =
curricolari=20
ed<BR>extracurricolari, poich=E9 l'istituzione scolastica non si =
riconosce pi=F9=20
solo<BR>come l'agenzia addetta alla trasmissione dei sistemi di=20
conoscenza;<BR><BR>intende avvalersi stabilmente di tutte le agenzie =
formative=20
pi=F9 efficaci per<BR>la definizione delle competenze acquisibili nei =
diversi=20
ambiti e, pi=F9 in<BR>particolare, si propone di collaborare con tali =
agenzie al=20
fine di garantire<BR>l'attuazione di percorsi formativi che portino=20
all'acquisizione delle<BR>suddette competenze nell'ambito della =
educazione=20
alla legalit=E0, alla<BR>cittadinanza, alla democrazia, alla pace e ai =
diritti=20
umani;<BR><BR>considera l'educazione alla legalit=E0, alla =
cittadinanza, alla=20
democrazia,<BR>alla pace e ai diritti umani:<BR><BR>una delle =
sollecitazioni=20
particolari che hanno costituito un'opportunit=E0<BR>pragmatica per =
amplificare=20
il quadro della cultura scolastica, potenziando<BR>la capacit=E0 della =
scuola di=20
interpretare e di intervenire sulla complessa<BR>realt=E0 del mondo=20
contemporaneo;<BR><BR>un aspetto dell'educazione generale, in stretta=20
correlazione con tutte le<BR>altre discipline;<BR><BR>uno strumento =
per=20
soddisfare l'esigenza, su cui oggi tutti convengono, di<BR>arrivare ad =
un=20
apprendimento che deve durare tutto l'arco della vita attiva<BR>e deve =

comprendere l'acquisizione di abiti comportamentali in sinergia =
con<BR>tutte=20
le altre educazioni;<BR><BR>una dimensione formativa che pone in =
condizione=20
gli allievi di individuare<BR>in modo progressivamente pi=F9 definito =
il=20
complesso insieme di connessioni<BR>che caratterizzano le societ=E0=20
contemporanee, e offre loro, altres=EC, l'<BR>opportunit=E0 di =
applicare le=20
proprie competenze, sollecitandoli nell'impegno<BR>alla comprensione =
dei=20
problemi del mondo contemporaneo;<BR><BR>facilmente integrabile con =
iniziative=20
di educazione motoria, fisica e<BR>sportiva, avendo, le due =
educazioni, una=20
radice comune nel rispetto delle<BR>regole del gioco e nel =
collegamento con la=20
pace, laddove lo sport unisce<BR>popoli e nazioni in manifestazioni=20
internazionali, (Olimpiadi) e la scuola =E8<BR>sempre pi=F9 luogo =
d'incontro per=20
giovani provenienti da tutto il mondo;<BR><BR>avere un ruolo educativo =

determinante nel curricolo delle istituzioni<BR>scolastiche e una =
funzione=20
nuova che deve giocare nel complesso della<BR>programmazione didattica =
come=20
snodo interdisciplinare completamente<BR>integrato nei=20
curricoli;<BR><BR>premesso che il Coordinamento Nazionale degli Enti =
Locali=20
per la Pace:<BR><BR>=E8 composto da oltre 300 Enti Locali e Regioni, =
diffusi=20
capillarmente su<BR>tutto il territorio nazionale, che hanno =
sottoscritto=20
l'impegno di<BR>promuovere la cultura della legalit=E0, della pace e =
dei diritti=20
umani;<BR><BR>=E8 riconosciuto da Istituzioni nazionali, europee,=20
internazionali, dai<BR>Provveditorati agli Studi, dalle Sovrintendenze =

regionali, dalle consulte<BR>provinciali degli studenti, da reti di =
scuole e=20
singole scuole che da anni<BR>collaborano con il =
Coordinamento;<BR><BR>ha=20
realizzato molti dei suoi progetti in collaborazione con la Tavola=20
della<BR>Pace, un'associazione che comprende oltre 300 associazioni =
locali=20
e<BR>nazionali (tra cui: CGIL, CISL, UIL, Francescani di Assisi, =
Agesci,=20
Lega<BR>Ambiente, CIPSI, ANPI, ACLI, ARCI, Amnesty International,=20
ICS)<BR><BR>=E8 impegnato in azioni volte alla promozione della =
cultura,=20
della<BR>cittadinanza, della democrazia, della pace e dei diritti=20
umani;<BR><BR>promuove, attraverso l'approfondimento della ricerca e =
della=20
riflessione<BR>politica e giuridica sui compiti degli Enti Locali per =
la Pace,=20
lo sviluppo<BR>e la valorizzazione delle iniziative per la pace e per =
la=20
solidariet=E0 tra<BR>gli Enti Locali;<BR><BR>promuove il coordinamento =

nazionale, lo scambio di informazioni ed<BR>esperienze tra gli Enti =
Locali=20
impegnati sui diversi problemi della<BR>legalit=E0, della pace e dei =
diritti=20
umani;<BR><BR>ha realizzato un archivio nazionale delle attivit=E0 =
degli Enti=20
Locali per la<BR>Pace;<BR><BR>=E8 stato ed =E8 impegnato in varie =
collaborazioni=20
con la Tavola della Pace per:<BR><BR>le Assemblee dell'ONU dei=20
popoli;<BR><BR>la Marcia per la Pace Perugia - Assisi ;<BR><BR>l'Anno =
dei=20
diritti umani (1998), nel cui ambito =E8 stato definito =
un<BR>programma di=20
iniziative attuate in occasione del 50=B0 anniversario =
della<BR>Dichiarazione=20
universale dei diritti umani e della Costituzione Italiana, ed<BR>=E8 =
stata=20
realizzata la Campagna nazionale di educazione ai diritti =
umani<BR>("Tutti i=20
Diritti Umani per Tutti"), che ha suscitato una vasta<BR>mobilitazione =
in=20
tutto il paese, diretta principalmente a diffondere tra i<BR>giovani =
una pi=F9=20
corretta conoscenza dei diritti umani e un maggiore impegno<BR>a loro=20
sostegno;<BR><BR>il 1=B0 Corso di formazione per tutor operatori di =
pace, ideato=20
e organizzato<BR>dalle consulte provinciali di Perugia e di Terni, che =
ha=20
fornito agli<BR>studenti partecipanti gli strumenti e le competenze =
utili a=20
realizzare<BR>attivit=E0 educative e a promuovere iniziative, in =
particolare=20
nell'ambito<BR>scolastico, inerenti i temi della cultura della =
legalit=E0,=20
della<BR>cittadinanza, della democrazia, della pace e dei diritti=20
umani;<BR><BR>organizza, periodicamente, le Giornate nazionali per la=20
promozione della<BR>cultura di pace;<BR><BR>ha promosso la creazione =
presso=20
Comuni e Province di strutture permanenti<BR>per l'educazione e la =
promozione=20
della pace e dei diritti umani, e per il<BR>sostegno alle istituzioni=20
nazionali impegnate nella promozione dei diritti<BR>umani in Italia e =
nel=20
mondo;<BR><BR>sostiene il processo di autonomia delle istituzioni =
scolastiche=20
attraverso<BR>la valorizzazione del rapporto tra scuola e territorio,=20
favorendo le<BR>sinergie tra scuole, associazioni ed Enti=20
Locali;<BR><BR>promuove la realizzazione di iniziative volte ad =
affermare la=20
funzione dello<BR>sport e dell'educazione fisica e motoria come =
strumenti di=20
pace, capaci di<BR>educare i giovani alla cultura della legalit=E0 e =
della=20
democrazia, ma anche<BR>di rappresentare un valido mezzo di =
risoluzione delle=20
controversie<BR>internazionali;<BR><BR>favorisce l'obiettivo primario =
di=20
integrazione nel territorio tra scuola ed<BR>Enti Locali, Regioni, =
enti=20
pubblici e privati, nel quadro di un sistema<BR>formativo integrato=20
Stato/Regioni, per una diffusione capillare della<BR>cultura della =
legalit=E0,=20
della pace e dei diritti umani;<BR><BR><BR>si conviene quanto=20
segue<BR><BR>Art.1<BR><BR>il Ministero della Pubblica istruzione si =
impegna=20
a:<BR><BR>sostenere la promozione di un piano di consultazione e di =
intervento=20
degli<BR>studenti, che faccia perno sulle consulte provinciali, per=20
l'identificazione<BR>degli ostacoli che ancora si frappongono ad una =
libera=20
educazione e<BR>formazione civile e professionale dei giovani, per =
realizzare=20
progetti<BR>comuni e per monitorare quelli in corso;<BR><BR>facilitare =
il=20
coinvolgimento della Conferenza nazionale dei presidenti =
delle<BR>consulte=20
provinciali nei progetti di particolare rilievo =
nazionale,<BR>realizzati in=20
conformit=E0 al presente protocollo;<BR><BR>favorire attivit=E0 che =
coinvolgano=20
insegnanti e studenti attraverso corsi di<BR>aggiornamento; promozione =
di=20
convegni; elaborazione, produzione e diffusione<BR>di materiale =
didattico;=20
gemellaggi; attivazione di progetti dell'Unione<BR>Europea attinenti =
alle=20
tematiche della cittadinanza, della democrazia, della<BR>pace e dei =
diritti=20
umani;<BR><BR>agevolare le attivit=E0 del Coordinamento Nazionale =
degli Enti=20
Locali per la<BR>Pace per la definizione di percorsi formativi =
superiori,=20
anche in<BR>collaborazione con Universit=E0 e =
Regioni;<BR><BR>coordinare le=20
relative attivit=E0 per fare dello sport e delle arti =
dello<BR>spettacolo uno=20
strumento di pace, coinvolgendo gli studenti, e in<BR>particolare le =
consulte=20
provinciali, in eventi significativi quale, ad<BR>esempio, Torino=20
2006;<BR><BR>Art. 2<BR><BR>Il Coordinamento Nazionale degli Enti =
Locali per la=20
Pace si impegna a:<BR><BR>collaborare per la definizione delle =
competenze=20
acquisibili nell'ambito di<BR>percorsi formativi finalizzati alla =
formazione=20
alla democrazia, alla<BR>legalit=E0, alla pace e ai diritti=20
umani;<BR><BR>collaborare per la definizione di percorsi formativi =
superiori,=20
anche<BR>insieme alle Universit=E0 agli Studi e nell'ambito della =
formazione=20
regionale,<BR>realizzabili altres=EC mediante IFTS, master regionali e =
FIS, per=20
costituire<BR>una nuova figura professionale dell'operatore di pace,=20
utilizzabile tanto<BR>nelle scuole, per promuovere, ideare e =
realizzare=20
progetti e percorsi nell'<BR>ambito dell'educazione alla legalit=E0, =
alla pace,=20
alla democrazia e ai<BR>diritti umani, quanto nelle associazioni ed =
enti=20
pubblici e privati che si<BR>occupano dei suddetti =
ambiti;<BR><BR>mettere a=20
disposizione il suo patrimonio di competenze acquisite, =
di<BR>relazioni=20
associative e scientifiche nazionali ed internazionali, per=20
il<BR>raggiungimento dei fini che il presente protocollo si=20
propone;<BR><BR>coinvolgere l'associazione "Tavola della pace" e le =
consulte=20
provinciali<BR>nella realizzazione delle iniziative previste =
nell'ambito del=20
presente<BR>protocollo, con particolare riguardo all'attuazione di =
corsi di=20
formazione,<BR>superiori o di base, per operatori di =
pace;<BR><BR>promuovere e=20
coordinare le attivit=E0 per fare dello sport, dell'arte e =
dello<BR>spettacolo=20
uno strumento di pace coinvolgendo gli studenti, in special =
modo<BR>quelli=20
delle consulte provinciali, attraverso eventi quali ad esempio=20
Torino<BR>2006;<BR><BR>intende costruire, con la collaborazione degli =
istituti=20
scolastici,<BR>itinerari didattici e promuovere la progettualit=E0 e =
la=20
creativit=E0<BR>studentesca, per far s=EC che la scuola diventi il =
principale=20
spazio di<BR>crescita umana, civile e professionale dello=20
studente;<BR><BR>intende collaborare con le istituzioni scolastiche, i =
giovani=20
e le loro<BR>famiglie rendendoli partecipi alla definizione dei =
bisogni e=20
all'ideazione e<BR>gestione di progetti definiti per favorire la lotta =
al=20
fenomeno della disper<BR>sione scolastica, la prevenzione e la =
rimozione del=20
disagio giovanile e l'<BR>integrazione degli alunni in situazione di=20
handicap;<BR><BR>favorire le iniziative che potranno essere in seguito =

accordate (cui le<BR>scuole parteciperanno sulla base di progetti =
educativi e=20
didattici<BR>autonomamente deliberati);<BR><BR>favorire attivit=E0 che =

coinvolgano insegnanti e studenti attraverso corsi =
di<BR>aggiornamento,=20
interventi con gli studenti, promozione di convegni,<BR>elaborazione,=20
produzione e diffusione di materiale didattico, =
gemellaggi,<BR>attivazione di=20
progetti dell'Unione Europea attinenti alle tematiche =
della<BR>cittadinanza,=20
della democrazia, della pace e dei diritti umani, creazione di<BR>reti =
di=20
scuole a livello nazionale ed internazionale, promozione di=20
attivit=E0<BR>artistiche come spettacoli teatrali, concerti e=20
mostre<BR><BR>offrire, attraverso la realizzazione di tutte le sue =
iniziative,=20
ma in<BR>particolare di quelle concordate sulla base del presente=20
protocollo,<BR>opportunit=E0 di professionalizzazione e di stage agli =
studenti=20
della scuola<BR>secondaria superiore.<BR><BR>Art.3<BR><BR>Il Ministero =
della=20
Pubblica Istruzione e il Coordinamento Nazionale degli<BR>Enti Locali =
per la=20
Pace si impegnano a garantire la massima diffusione di<BR>questa =
intesa, dei=20
suoi contenuti, delle iniziative conseguenti, anche<BR>affiancando i =
loro=20
logotipi nei materiali promozionali, nelle presentazioni<BR>pubbliche, =
nelle=20
presenze comuni sulla stampa e nei=20
programmi<BR>radiotelevisivi.<BR><BR>Art.4<BR><BR>All'attuazione della =

presente intesa sono preposti due gruppi di lavoro<BR>misti e =
articolati su=20
due livelli:<BR>un gruppo di lavoro misto a livello nazionale =
coordinato dal=20
Sottosegretario<BR>di Stato competente, o da un suo delegato, e =
composto da un=20
Ispettore, da un<BR>dirigente scolastico, da un docente, da un =
presidente di=20
consulta<BR>provinciale degli studenti e da tre membri designati dal=20
Coordinamento<BR>Nazionale degli Enti Locali per la Pace;<BR>un gruppo =
di=20
lavoro misto a livello regionale presieduto dal =
competente<BR>dirigente=20
periferico del ministero della Pubblica istruzione, da un<BR>dirigente =

scolastico, dal referente per l'educazione alla legalit=E0, da =
un<BR>presidente=20
di consulta provinciale degli studenti e da tre membri =
designati<BR>dal=20
Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace.<BR>I due gruppi =
di=20
lavoro curano la corretta applicazione del presente<BR>protocollo, =
esaminano i=20
problemi connessi e ne prospettano le soluzioni,<BR>individuano le =
modalit=E0 di=20
diffusione delle informazioni, promuovono il<BR>monitoraggio delle =
azioni=20
previste.<BR><BR>Art.5<BR><BR>Il presente protocollo ha validit=E0 di =
tre anni=20
dalla data di sottoscrizione<BR>e pu=F2 essere, d'intesa tra le parti, =

modificato in ogni momento e rinnovato<BR>alla =
scadenza.<BR><BR><BR>Roma, 21=20
marzo 2000<BR><BR><BR><BR><BR></TT></BLOCKQUOTE></BODY></HTML>

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