Autore: Cinzia Data: Oggetto: [Cpt] Una riflessione a proposito di impostazioni
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Cari compagni e compagne, dopo l'invio in lista dell'ultima bozza del
convegno da tenersi a Lecce, penso che i problemi emersi siano dovuti
all'impostazione di fondo. Le diverse proposte inviate in realt=E0 sono
state raccolte pi=F9 come spunti organizzativi che nella loro essenza di
proposte politico-teoriche. In questo senso mi sembra emblematico il filo
rosso che lega le ultime email (da quella di Fabio a quella di Anna e
Paola): a cosa =E8 servito esprimere proposte? Probabilmente i compagni e
le compagne sono andati un p=F2 sopra tono, ma chiediamoci perch=E9 senza
arrocarci in una difesa ad ogni costo di una proposta.<br>
Proposta che convince poco anche me. Sono convinta che il convegno,
ovunque si faccia, abbia come obiettivo prioritario quello di ricollegare
la riflessione con la campagna nazionale contro i Cpt. In secondo luogo:
a chi vogliamo parlare? Certo per persone che da anni indagano questi
temi pu=F2 sembrare superfluo il problema delle interlocuzioni, ma se il
movimento dei movimenti ha un merito =E8 proprio quello di essere riuscito
a rimettere insieme nell'agire politico sia diverse generazioni ma
soprattutto le ultime due generazioni vittime del riflusso degli anni
ottanta e novanta del secolo appena trascorso. In questo senso il
problema delle interlocuzioni =E8 capovolto. Non possiamo pi=F9 permetterci
di ignorare il fatto che nell'ultimo anno e mezzo diversi settori della
societ=E0 italiana e europea attraverso espressioni sindacali, politiche,
culturali e persino religiose si sono riattivate e giustamente pretendono
rispetto e riconoscimento. In questo senso la mancanza nell'ambito di un
convegno sui Cpt e sui migranti di parlamentari (nazionali ed europei) =E8
una grave lacuna. Lacuna che pagheremo cara perch=E9 poi non potremo
lamentarci se questi stessi faranno o non faranno cose in dissonanza con
gli obiettivi del movimento. Questo riguarda anche i sindacati sia
confederali che autorganizzati. O pensiamo che il Cpt sia un pianeta a se
stante o il solo problema dei migranti? I migranti hanno bisogno di
risposte ed anche immediate. Non possiamo commettere l'errore di pensarli
solo come "la nota di colore" nelle manifestazioni" o il
"testimone dolente" delle violenze nei Cpt. In pi=F9 rischiamo di
scoprire l'acqua calda: che i Cpt fossero istituzioni violente nel
profondo, abissi del non diritto, regno della negazione della persona si
sapeva anche quando si chiamavano "centri di accoglienza".
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In questo senso penso che ci sia un difetto di impostazione. Abbiamo
certamente necessit=E0 di un momento di riflessione meditata, ma non pu=F2
sfuggirci il nesso generale di una scadenza di questo tipo in un momento
cos=EC significativo (guerra, lotta alla precariet=E0, ecc.). Se perderemo
questo nesso l'appuntamento si trasformer=E0 in un mare di parole inutili.
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Mi preoccupa molto che anche noi abbiamo pensato un
"convegno/seminario bianco". Proviamo a pensare un'altra
impostazione: un momento di discussione interna (magari con un documento
preparato prima) che sia occasione di scambio di opinione su come
continuare e rendere pi=F9 efficace l'azione contro i Cpt in tutta Italia e
possibilmente in Europa; un altro momento di interlocuzione con quanti
hanno voglia (partiti, sindacati, associazioni, ecc.) di mettersi in
gioco concretamente. Lasciare molto pi=F9 spazio ai migranti sui temi che
essi scelgono di affiancare a quello dei Cpt. Trasformare gli interventi
di Montassar e della compagna di Santo Domingo in un momento di confronto
vero. Che pensano LORO di noi? <br>
Io eliminerei del tutto il "momento della stampa". Se i
giornalisti che sono entrati nei Cpt vogliono confrontarsi siano i
benvenuti ma evitiamo di riscoprire che il ferro da stiro acceso brucia.
Che le amministrazioni dei Cpt usino l'argomento della privacy per
impedirne l'ingresso =E8 noto dal 1998. Per la verit=E0 al Regina Pacis con
lo stesso argomento volevano impedire a Vendola (un parlamentare) di
salire a vedere le condizioni igieniche delle camerate e dei servizi
igienici.<br>
Se seguissimo che questo filo penso che gli interventi a giornata
potrebbero essere anche solo tre, perch=E9 il fulcro =E8 il confronto. Penso
sia utile accogliere la proposta di Fulvio Vassallo Paleologo (email del
29 gennaio 2003): "<i>Sono importanti iniziative di collegamento tra
le citt=E0 di frontiera e quelle sede dei cpt o dei nuovi centri di
identificazione</i>". Penso che questo sia il modo migliore di
impostare il convegno e di conseguenza ci=F2 elimini tutti gli elementi di
polemica sorti in questi giorni, oltre al modo migliore di
contestualizzare l'iniziativa di riflessione ed approfondimento con il
contesto nazionale della lotta contro la Bossi Fini e contro anche le
tentazioni di reintrodurre la Turco Napolitano , anche se con l'argomento
del "fa meno schifo".<br>
Un' osservazione sulla data. Il 25 aprile =E8 un rituale sterile qui a
Lecce, ma in altre citt=E0 Milano, Firenze, Roma, Bologna =E8 un momento
importante di resistenza. Mi pare inopportuna come data soprattutto visto
che con tutta porobabilit=E0 saremo in guerra. Pensiamo al weekend
immediatamente successivo o precedente.<br>
Cinzia Nachira<br>
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