[Badgirlz-list] Fw:_deviazioni:_progetto_Alètheia

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Auteur: Errata Errata
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Sujet: [Badgirlz-list] Fw:_deviazioni:_progetto_Alètheia
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> Rete nazionale per una pedagogia delle differenze
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>         di genere e di orientamento sessuale

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> Si è costituita una rete nazionale di insegnanti,
> educatori e formatori interessati a lavorare, sia
> sul piano educativo sia su quello didattico, per
> garantire il benessere psicofisico degli studenti e
> delle studentesse omosessuali nelle nostre scuole e
> per introdurre le tematiche relative alle differenze
> di genere e di orientamento sessuale all'interno del
> discorso pedagogico sull'intercultura. Leggi il
> programma e se sei interessato dai la tua adesione
> alla mailing list all'indirizzo:
> retealetheia@???
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> Programma
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> Il mondo della scuola (e della formazione in
> genere), attraversato da diverso tempo da vari
> progetti di riforma che tendono a ridisegnare spazi,
> pratiche e tempi dell'insegnamento e
> dell'apprendimento, appare percorso anche da uno
> spirito di ricerca teso alla creazione di una
> pedagogia maggiormente attenta alla valorizzazione
> delle differenze, sensibile alle esigenze culturali
> ed esistenziali di tutti quelli che vivono (nel)la
> scuola.
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>
> La pedagogia interculturale ha già denunciato
> l'omologazione, l'eurocentrismo e la discriminazione
> presenti nei contenuti delle singole discipline,
> così come l'inadeguatezza di una didattica incapace
> spesso di riconoscere le differenze. L'intercultura
> sembra però essersi concentrata esclusivamente sulle
> differenze etniche e religiose, mentre la scuola
> presenta molteplici altre differenze (sociali,
> economiche, culturali, di genere, di orientamento
> sessuale.) che si intrecciano e si contaminano. E'
> indicativo, ad esempio, il fatto che uno dei testi
> più importanti sull'intercultura (Franca PINTO
> MINERVA, L'intercultura, Roma-Bari, Laterza, 2002)
> non citi neppure una volta il fenomeno omosessuale.
> Le differenze relative al genere e all'orientamento
> sessuale sembrano essere infatti le più trascurate
> dal discorso pedagogico. E molto difficile è anche
> farne oggetto di intervento e persino di discorso
> negli istituti scolastici.
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>
> Eppure, l'omosessualità riguarda, secondo i dati
> dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, il 5%
> della popolazione mondiale (e quindi anche il 5% dei
> nostri studenti e delle nostre studentesse). Questa
> non trascurabile percentuale di popolazione
> scolastica, attraversata da una differenza forte e,
> in molti contesti, difficile da gestire, viene di
> fatto ignorata dalle politiche scolastiche, dalle
> riforme ministeriali, dai testi di pedagogia.
>
> In un periodo difficile e delicatissimo per lo
> sviluppo psicofisico, caratterizzato spesso da
> insicurezza e confusione, come la preadolescenza e
> l'adolescenza, moltissimi studenti e studentesse,
> che si trovano impegnati ad affrontare, da soli, un
> percorso emotivo che li porterà in seguito a dirsi
> gay, lesbiche, bisessuali o transgender, o che,
> magari, sono semplicemente effeminati o mascoline,
> soffrono quotidianamente a causa delle
> discriminazioni, delle ingiurie, dell'esclusione,
> talvolta delle violenze fisiche e psicologiche,
> esercitate dal gruppo dei pari. Conoscono una scuola
> che, come gli altri contesti in cui vivono, non sa
> vedere i loro bisogni. Spesso soffrono anche a causa
> dei docenti che, come del resto tutti gli altri
> operatori scolastici, sono impreparati a gestire le
> tematiche relative alle differenze di genere e di
> orientamento sessuale, così come i conflitti a
> queste correlati. La sessualità negata nella scuola
> diventa spesso causa di sofferenza, di silenzio, di
> menzogna, e inceppa talvolta il processo pedagogico.
>
>
> E' possibile invece porsi in un'ottica di
> empowerment dei singoli e dei gruppi oppressi. Tutti
> i nostri alunni e le nostre alunne devono poter
> trovare nella scuola un luogo dove costruire la
> propria soggettività in maniera libera e creativa,
> non dove introiettare l'odio di sé a furia di
> mortificazioni. È con questo spirito che Alètheia ha
> preso questo nome che, in greco antico, significa
> "verità", intesa, nel suo senso etimologico, come
> ciò che viene fuori dal suo nascondimento, che si
> svela uscendo alla luce del sole.
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>
> Focalizzare lo sguardo sulla più scomoda fra le
> differenze può essere il grimaldello per creare
> nella scuola una cultura della nonviolenza, della
> reciprocità, della coevoluzione, della libertà, del
> rispetto, dell'intercultura. Tanto più che le
> differenze di genere e di orientamento sessuale non
> possono essere tematizzate da sole, ma si
> intersecano necessariamente con tutte le altre:
> etniche, religiose, sociali, economiche, culturali.
> A partire dal patrimonio teorico costruito, in
> Italia e all'estero, dal movimento delle donne, dal
> movimento glbt (gay, lesbico, bisessuale e
> transgender) e dai gruppi sociali oppressi, Alètheia
> si propone come luogo di azione e di elaborazione
> per gli uomini e le donne che, a prescindere dal
> proprio orientamento sessuale, in quanto formatori,
> insegnanti, docenti universitari, educatori (in
> ambiti formali e informali), vogliono lavorare
> insieme per creare un'educazione che si faccia
> carico di tutte le differenze, introducendo le
> differenze di genere e di orientamento sessuale
> all'interno del discorso pedagogico
> sull'intercultura.
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> Finalità
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> ·        valorizzazione dell'integrazione sociale,
> della dimensione relazionale e del riconoscimento
> delle differenze nella scuola al fine di creare una
> cultura plurale, rispettosa e dialogica;

>
> ·        promozione dello sviluppo di consapevolezze
> e di atteggiamenti non discriminatori nei confronti
> delle differenze, culturali o di identità, da parte
> della generalità degli/delle allievi/e e da parte di
> tutti/e quanti/e lavorano nel mondo della
> formazione;

>
> ·        prevenzione del disagio adolescenziale, di
> episodi di esclusione delle minoranze e di fenomeni
> di bullismo nelle scuole, in correlazione con le
> differenze di genere e di sessualità;

>
> ·        sostegno ad una reale integrazione e ad un
> armonico sviluppo della personalità  delle
> studentesse e degli studenti glbt, come soggetti
> attivi di diritti, all'interno della comunità
> scolastica, anche attraverso un ripensamento dei
> contenuti disciplinari che non prevedano solo
> modelli eterosessuali;

>
> ·        creazione di un clima accogliente e
> partecipativo per tutti gli operatori della scuola,
> attraverso l'individuazione di momenti di confronto
> ed elaborazione di esperienze/vissuti e attraverso
> l'attuazione di interventi mirati nelle singole
> scuole.

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> Obiettivi
> in progressione cronologica
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> ·        Elaborazione di un indirizzario nazionale
> di soggetti interessati al progetto Alètheia per la
> comunicazione e lo scambio di esperienze, opinioni,
> suggerimenti.

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> ·        Creazione di un sito internet dove possano
> trovare luogo le ricerche scientifiche
> sull'argomento, i link ad associazioni similari nate
> in Europa (GLEEnet) e Stati Uniti (GLSEN), le
> esperienze significative realizzate in Italia e nel
> mondo, riferimenti bibliografici, un forum di
> discussione.

>
> ·        Organizzazione di momenti, a livello locale
> e nazionale, di discussione e fondazione della Rete,
> di scambio di esperienze e di progettualità.

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> ·        Organizzazione di seminari di studio tra i
> partecipanti alla rete Alètheia a livello locale.

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> ·        Organizzazione di convegni e dibattiti
> pubblici (a livello locale e nazionale) sul tema del
> disagio scolastico della popolazione glbt,
> dell'intercultura e dell'empowerment.

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> ·        Creazione di una rete nazionale di
> operatori scolastici che organizzi interventi
> formativi e di aggiornamento per studenti ed
> insegnanti nelle varie scuole a partire dalle
> esperienze già maturate da singoli o associazioni,
> sui vari argomenti riguardanti l'educazione
> sessuale, l'educazione alle differenze, la
> prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale,
> la riduzione del bullismo.

>
> ·        Collegamento con l'università, i sindacati,
> le associazioni di insegnanti, le associazioni
> studentesche, le associazioni glbt, i mezzi di
> informazione, per la realizzazione di un intervento
> di rete.

>
> ·        Elaborazione di progetti di intervento che
> abbiano come interlocutori i Centri Servizi
> Amministrativi, gli enti locali, il Ministero della
> Pubblica Istruzione, l'Unione Europea.

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> Giuseppe Burgio
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