Da alcuni incontri tra lavoratori del Coordinamento RSU e dei Cobas è emersa
la proposta di promuovere una iniziativa contro la guerra specificamente
rivolta al mondo del lavoro, consistente in un appello ai singoli lavoratori
affinchè dichiarino già ora la propria decisione di scioperare non appena
abbiano inizio gli attacchi militari contro l'Iraq.
La campagna per la sottoscrizione di questa dichiarazione preventiva
potrebbe diventare l'occasione per promuovere una discussione nei posti di
lavoro come presupposto della riuscita dello sciopero immediato contro la
guerra.
Proponiamo in allegato il testo dell'appello e della dichiarazione di
sciopero e chiediamo a tutte le associazioni, forze politiche e sindacali
che sono d'accordo di inviare la loro adesione a:
cobasgenova@???
Auspichiamo che sulla proposta di scioperare il primo giorno di guerra, già
avanzata dai sindacati di base, si registri una ampia convergenza di tutte
le organizzazioni sindacali che si sono dichiarate contrarie alla guerra.
confederazione cobas
LAVORATORI CONTRO LA GUERRA
LA GUERRA CHE VERRA
Non è la prima. Prima
Ci sono state altre guerre.
Alla fine dellultima
Cerano vincitori e vinti.
Tra i vinti la povera gente
Faceva la fame. Fra i vincitori
Faceva la fame la povera gente egualmente.
Una guerra ingiusta, se le guerre del capitale mai fossero state giuste
Una guerra inutile, se mai le guerre siano state utili allo
sviluppo della pace
Una guerra bugiarda, perché bugiardi sono i presupposti
Una guerra già fatta, che non ha abbattuto
certo il despota
Una guerra che già si combatte, visto che lembargo già uccide e i raid
aerei già massacrano
La guerra dei petrolieri contro i petrolieri, dei terroristi contro i
terroristi, degli integralisti contro gli
integralisti:
DUNQUE NON LA NOSTRA GUERRA
Una guerra preventiva che,
come la guerra umanitaria in Kosovo, come la risposta al terrorismo in
Afganistan, come quella delle Malvinas, della Somalia, del Ruanda,
dellEritrea e via via tutte le altre che dal 45 in poi hanno insanguinato
il nostro pianeta
trova insieme i lavoratori delloccidente e i diseredati del Terzo mondo,
noi e loro più poveri, più deboli,
senza che un problema sia stato risolto, un diritto esteso o anche
conservato.
Cibo, acqua, lavoro, istruzione, sanità sono diritti fondamentali,
universali
inalienabili, non privatizzabili, non negoziabili, non concertabili.
Scioperare contro questa guerra infinita significa per noi anche continuare
a lottare con coerenza per la difesa ed estensione dei nostri diritti.
La guerra di Bush, Blair e Berlusconi non è solo contro lIraq ma contro
tutti i lavoratori e i cittadini del mondo.
Come lavoratori dobbiamo impegnarci per la riuscita della manifestazione del
15/2 e dobbiamo trovare collettivamente le forme di una mobilitazione per
tentare di fermare la macchina della guerra.
DOBBIAMO SENTIRE LA NECESSITÀ DI UNO SCIOPERO GENERALE MONDIALE CONTRO LA
GUERRA
DOBBIAMO TUTTI CONTRIBUIRE ALLA RIUSCITA DEL PRIMO SCIOPERO GENERALE
MONDIALE
UN MONDO SENZA GUERRA E NECESSARIO, UNOPZIONE IRRINUNCIABILE SE VOGLIAMO
CHE UN MONDO SIA ANCORA POSSIBILE.
AI DELEGATI DELLE RSU
ALLE RSA
Il/la soscritto/a
..
lavoratore presso il/la
.
dichiara
che, in caso di attacco militare contro lIraq da parte delle forze armate
americane e/o dei loro alleati
sciopererà
entro 24 ore dallinizio della guerra.
Auspica che si astengano dal lavoro anche tutti coloro che dichiarano da
tempo di essere contrari a questa aggressione premeditata al popolo irakeno.
Firmato
Riportiamo lart.2, comma 7 della legge 146/90 che regolamenta il diritto di
sciopero:
Le disposizioni del presente articolo in tema di preavviso minimo e di
indicazione della durata non si applicano nei casi di astensione dal lavoro
in difesa dellordine costituzionale, o di protesta per gravi eventi lesivi
dell'incolumità e della sicurezza dei lavoratori.
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