[Cerchio] manipolazioni...

Delete this message

Reply to this message
Autor: Tuula Haapiainen
Data:  
Assunto: [Cerchio] manipolazioni...
sono terrorizzata da quel cespuglio guerrafondaio di Bush..:((
t
----- Original Message -----
From: "clochard" <spartacok@???>
To: <movimento@???>; <cerchio@???>;
<libertari@???>
Sent: Thursday, February 06, 2003 11:19 PM
Subject: [Cerchio] manipolazioni...


> E' kiaro ke, rispetto ai massacri annunciati, gli argomenti - qualunque
> argomento - sono maledettamente spuntati.
> Inoltro x mera informazione.
>
> da "La Stampa"
>
> L´ESPERTO DI DIFESA AMERICANO CHARLES PEÑA
> «Non ha dimostrato nulla»
> «Doveva provare che il Raíss minaccia gli Usa»
>
> 6/2/2003
>
> corrispondente da NEW YORK «POWELL non ha convinto perché non è riuscito a
> dimostrare che Saddam costituisce una minaccia per la sicurezza degli

Stati
> Uniti». Questo il commento di Charles Peña, direttore del Centro studi
> difesa del Cato Institute di Washington e già consulente del Pentagono
> durante l'amministrazione Reagan per la difesa anti-missile.
>
>
> Perché è rimasto deluso dall'esposizione di Powell?
>
> «Il Segretario di Stato non ha detto nulla che non sia stato già detto in
> precedenza. Non ha fornito nuove informazioni, immagini, nastri,
> intercettazioni. Ha solo continuato ad affermare che l'Iraq ha armi

chimiche
> e batteriologiche e che vuole ottenerne di tipo nucleare».
>
> Eppure immagini e nastri sembravano molto accurati. Che cosa non la

convince
> di questo nuovo materiale?
>
> «L'Amministrazione ha voluto dimostrare che Saddam tenta di ingannare

l'Onu,
> di nascondere le armi che ha. Ma questo in realtà nessuno lo ha mai messo

in
> dubbio. Anche prima della risoluzione 1441 sapevamo che Saddam barava con
> l'Onu. Gli esperti di sicurezza sanno bene che lui le armi ce le ha. Ma la
> domanda cui Powell doveva rispondere era un'altra: perché l'Iraq

costituisce
> una diretta minaccia alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti? Solo
> rispondendo positivamente a questo interrogativo la guerra preventiva può
> essere giustificata. Ma il Segretario di Stato non è stato in grado di
> farlo».
>
> Perché Powell non è riuscito a dare questa spiegazione?
>
> «L'Iraq può teoricamente minacciare gli Stati Uniti con i missili o con il
> terrorismo. Riguardo ai missili, Saddam non possiede vettori in grado di
> colpire a lungo raggio. Sul terrorismo le prove di un tentativo di Saddam

di
> usarlo per colpirci non sono affatto solide. In primo luogo perché non ci
> sono precedenti: se è vero che Saddam ha consolidati rapporti da anni con
> gruppi terroristici, è vero anche che non ha mai dato a quei gruppi armi

di
> distruzione di massa. Poteva farlo negli ultimi dieci anni per attaccare
> Israele, considerato un nemico al pari degli Stati Uniti, ma non lo ha mai
> fatto. Powell afferma che il comune odio contro gli Stati Uniti da parte

di
> Iraq e Al Qaeda è l'incentivo per questo attacco non convenzionale, ma è

una
> sua opinione. Non una prova».
>
> Perché Saddam Hussein a suo avviso non vuole attaccare gli Stati Uniti con
> armi di distruzione di massa?
>
> «Perché a differenza di Osama bin Laden non è un suicida. E' un dittatore
> molto razionale e vuole rimanere al potere il più a lungo possibile. Ha
> visto ciò che è avvenuto in Afghanistan ad Al Qaeda e ai taleban e non

vuole
> finire allo stesso modo».
>
> Lei dunque ritiene che Saddam possiede le armi proibite ma che la guerra

non
> è giustificata fino a quando non viene dimostrata la sua volontà di
> adoperarle per colpire altri Paesi?
>
> «Certamente, il possesso di armi di distruzione di massa in sè non
> costituisce una minaccia. Secondo i dati del Pentagono e del Dipartimento

di
> Stato ci sono al mondo dodici Paesi con armi nucleari, tredici con armi
> batteriologiche e sedici con armi chimiche. Almeno tre dispongono di tutti

e
> tre i tipi di armamenti. Ma l'amministrazione di Washington non pensa ad
> attaccare nessuno solo per questo. Il possesso non giustifica l'attacco».
>
> Powell ha voluto dimostrare che Saddam ha violato la risoluzione dell'Onu
> numero 1441. Ci è riuscito?
>
> «Certo, ma ciò non significa che sia una ragione sufficiente per gli Stati
> Uniti per andare in guerra. La debolezza della risoluzione 1441 è che pone
> l'interrogativo sbagliato: chiede agli ispettori di accertare se l'Iraq
> collabora mentre avrebbe dovuto chiedere se Saddam è una minaccia».
>
>
> per cancellarsi dalla lista, andare su

https://www.inventati.org/mailman/listinfo/cerchio
>