Il messaggio inoltrato alla lista del Lsf da parte del sen. Maritati =E8
quantomeno ambiguo. Negli ultimi giorni la campagna contro la guerra sta
assumendo, per fortuna, dei caratteri pi=F9 unitari. La proposta di arrivare
in parlamento ad un voto su una mozione comune che dica no alla guerra
senza se e senza ma e a prescindere dalle decisioni dell'Onu
("incondizionato no alla guerra") =E8 sicuramente un passo avanti importante
che tutti speriamo si concretizzi. Ma l'opposizione alla guerra non pu=F2
limitarsi al no, sacrosanto, al concetto stesso di guerra preventiva. Dopo
l'11 settembre in tutta Europa e negli Stati Uniti un'altra guerra =E8 stata
dichiarata contro i migranti soprattutto se di religione islamica e di
origini arabe. Migliaia di cittadini in Europa (il nostro paese incluso) e
negli Usa stanno subendo soprusi mostruosi. Nessun diritto viene loro
riconosciuto. Nel nostro paese numerose vittime di questa guerra passano
attraverso i Cpt, centri di detenzione in cui ogni diritto, da quello
legale a quello alla salute, viene sospeso e negato. I soprusi che si
consumano all'interno dei Cpt fanno impallidire gli inferni danteschi o
kafkiani. La battaglia per la chiusura dei Cpt in Italia =E8 parte integrant=
e
della lotta contro la guerra, non =E8 un accessorio rimovibile! Il sen.
Maritati ci "avverte" che se il comunicato del Lsf, che verr=E0 letto il 7
febbraio in occasione dell'iniziativa con Alex Zanotelli, conterr=E0
eccessivi riferimenti ai Cpt e al Regina Pacis non potr=E0 pi=F9 fare nulla =
per
unirsi al Lsf in questa faticosissima battaglia. Ma perch=E9 il sen. Maritat=
i
=E8 mai stato al fianco del Lsf nella battaglia intrapresa, non contro la
Curia o i gestori del Regina Pacis, ma contro i Cpt nell'ambito di una
campagna nazionale? No!
L'unica volta che il sen. Maritati si =E8 offerto di entrare con due
esponenti del Lsf =E8 stato il 30 novembre dopo una telefonata allarmante ch=
e
dall'interno denunciava violenze ed intimidazioni successive all'entrata di
una delegazione con l'on. Bulgarelli. Gi=E0 il giorno dopo il senatore si
affrett=F2 a dire che in realt=E0 la situazione era calma e che chi aveva
denunciato il tutto era un povero squilibrato (anche fosse vero che ci fa
un uomo che ha bisogno di cure psichiatriche in un Cpt, se lo =E8 chiesto il
senatore o anche questo =E8 un dettaglio?). Peccato che da quelle e da altre
denunce circostanziate oggi sia in corso un'indagine della magistratura con
tanto di indagati. Non vogliamo anticipare sentenze, per=F2 se la
magistratura =E8 andata avanti significa, a suon di logica, che qualcosa di
storto c'=E8. Inoltre il senatore pur non firmando l'appello dell'Ora del
Salento, fatto per demolire il movimento e chiunque metta in dubbio
l'operato di "quel" Cpt, qualche giorno dopo sullo stesso giornale scrisse
un lungo articolo che era molto chiaro in merito alla sua posizione sui
Cpt. Noi non chiediamo al sen. Maritati di adeguarsi alle posizioni del
movimento sulla questione dei migranti, ma egli non pu=F2 pretendere il
contrario. E' probabile che l'appello preparato per il 7 non soddisfi il
sen. Maritati, ma questo non =E8 un nostro problema. La lotta contro questa
guerra =E8 probabile e sperabile che ci veda uniti, sulla lotta contro la
discriminazione xenofoba e razzista, che identifica lo straniero con
terroristi, ladri, prostitute e quant'altro, potremo confrontarci, ma una
cosa deve essere chiara: la chiusura dei Cpt =E8 irrinunciabile. Non =E8 sol=
o
una battaglia politica, ma soprattutto di dignit=E0! Come esseri umani
innanzitutto ci sentiamo offesi dall'istituzione dei Cpt e per questo
motivo lottiamo perch=E9 vengano chiusi. Il giorno in cui il sen. Maritati
vorr=E0 mettersi in gioco anche per questo obiettivo saremo lieti di
apprenderlo.
Cinzia Nachira
>Caro Dino
>ho letto alcuni messaggi di compagni che commentavano il contenuto del
>messaggio che la sera del 7p.v. verr=E0 letto da un rappresentante del=
Social
>Forum, con particolare riferimento alla vertenza in atto sul tema dei cpt,
>ritengo im modo particolare con riguardo al Regina Pacis.
>Premetto che il rappresentante del Social Forum legger=E0 tra i primi il
>messaggio, qualunque esso sar=E0, ma colgo l'occasione di comunicare il mio
>punto di vista, nell'ambito del nostro franco confronto apertosi l'ultima
>volta che ho avuto il piacere di incontrarvi nellla sede dei Verdi.
>Non ho alcuna esitazione, parlando di pace a porre l'accento sul tema
>scottante della immigrazione, ritengo infatti che questo problema sia tra i
>pi=F9 connessi al tema della guerra, ma la serata del 7 nei miei intenti
>politici, immagino potrebbe essere assai utile per l'inizio di un dialogo e
>di future pi=F9 ampie alleanze delle forze progressiste.
>Per essere pi=F9 chiaro, dopo questa iniziativa impegner=F2 il comitato
>dell'Ulivo ad una approfondita analisi della situazione in merito alla
>immigrazione e quindi sui centri di permanenza temporanea a Lecce.
>Se vorremo coinvolgere il maggior numero possibile di soggetti e di forze
>politiche sul delicato tema, dovremo muoverci con un minimo di strategia
>comune, a meno che non si preferisca restare in pochi (ma buoni!) a
>protestare, prescindendo dai risultati.
>Intendo dire in soldoni che alla luce di tale mio impegno e di una sicura
>disponibilit=E0 in tal senso della gran parte dei componenti del comitato,=
un
>vostro intervento di rottura o prevalentemente orientato ad attaccare la
>gestione del Regina Pacis (con cui non ho nulla da spartire!) con
>l'intervento del 7, renderebbe a dir poco difficile la realizzazione della
>accennata politica diretta ad incidere concretamente sui problemi CPT.
>Ritengo che i tempi della politica spesso sono assai pi=F9 lunghi di quanto
>vorremmo che fossero, ma son parimenti convinto che gli stessi debbano
>avere un limite ed io, stanne certo, non sono tra coloro che amano
>attendere che le situazioni mutino con il mero trascorrere del tempo.
>Spero di essere stato chiaro e mi auguro che a partire dal 7p.v. si possano
>trovare sempre pi=F9 occasioni di unit=E0 e di azione politica comune.
>Arrivederci e buon lavoro nel comune interesse
>Alberto Maritati
>
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