Autor: forumgenova@inventati.org Data: Temat: [NuovoLaboratorio] con il Papa o con Bush?
da famiglia cristiana
IL NOSTRO REFERENDUM TRA I LETTORI: "COL PAPA O CON BUSH?"
QUELLA DOMANDA CHE NON AVREMMO VOLUTO FARE
Con il Papa o con Bush? Una domanda, quella del referendum che
Famiglia Cristiana organizza tra i suoi lettori, che in tempi normali
o anche solo diversi sarebbe improponibile. Oggi, invece, =E8
indispensabile avere il coraggio di affrontarla. Di tanto, infatti,
l=9211 settembre 2001 ha gi=E0 cambiato le nostre vite, di tanto rischia
di cambiare il corso della storia.
I terribili attentati alle Torri gemelle di New York e al Pentagono
di Washington hanno provocato la risposta degli Usa e di altri Paesi
sotto forma di guerra. Realizzata contro l=92Afghanistan dei talebani,
progettata contro l=92Irak di Saddam Hussein. Una reazione del tutto
prevedibile, tanto che un eventuale referendum sulla guerra o sugli
Usa sarebbe inutile. Perch=E9 nessuno pu=F2 volere la guerra (e infatti
le gesta degli attentatori fanno orrore a tutti) che, come ha
ricordato Giovanni Paolo II nel suo discorso al Corpo diplomatico il
13 gennaio, =ABnon =E8 mai una fatalit=E0=BB ed =E8 =ABsempre una sconfitt=
a
dell=92umanit=E0=BB.
Howard Zinn, pilota di bombardieri durante la seconda guerra mondiale
e oggi docente di Storia politica all=92Universit=E0 di Boston, ha
scritto che la guerra =ABper quanto all=92inizio possa avere, nella mente
dell=92opinione pubblica e sulla bocca dei politici, una causa
morale..., corrompe poi quella moralit=E0 finch=E9 il principio non
diventa "occhio per occhio dente per dente"=BB.
E poi perch=E9 nessuno pu=F2 sperare, purtroppo, che gli Usa disconoscano
la guerra come mezzo di risoluzione dei conflitti internazionali.
Dopo la seconda guerra mondiale sono intervenuti in Corea, poi in
Indocina, hanno fatto la guerra in Vietnam, mandato truppe nella
Repubblica dominicana, aiutato il regime dell=92Indonesia nella lotta
contro l=92opposizione e, dal 1975, nella campagna per sottomettere
Timor Est. E poi l=92invasione di Panama, la guerra del Golfo, prima
ancora ripetuti interventi in America centrale e del Sud=85
Ma quando le macerie delle Torri gemelle sono state sgombrate,
abbiamo visto che quel terribile vuoto veniva riempito da un concetto
nuovo e preoccupante: quello della guerra non solo "giusta", ma
addirittura "santa", perch=E9 guerra del Bene contro il Male, della
verit=E0 contro la menzogna, della bont=E0 contro la cattiveria. Non a
caso uno dei commentatori del pi=F9 diffuso quotidiano italiano ha
potuto scrivere che =AB=85 gli Usa sono l=92unico Paese cristiano
dell=92Occidente. L=92unico che pu=F2 rispondere alla guerra santa con una=
guerra santa=BB.
Non a caso, soprattutto, il presidente Bush ha fatto largo uso di
termini parareligiosi in quasi tutti i suoi discorsi successivi
all=9211 settembre, arrivando persino a dire: =ABIn questo conflitto Dio
non =E8 neutrale=BB. In una simile prospettiva, il nemico non =E8 pi=F9 un=
nemico, ma un elemento estraneo all=92umanit=E0. Sorte che tocca anche a
chi non condivide il principio della nuova guerra santa: =ABSe non
siete con noi, siete contro di noi=BB. E la guerra viene cos=EC
trasformata da mezzo, sia pure perverso, di risoluzione dei conflitti
internazionali (se non strumento di difesa di interessi ed egoismi
nazionali) in imperativo morale universale.
=C8 proprio questo ci=F2 contro cui si batte Giovanni Paolo II. Non solo
contro l=92idea che la guerra possa essere utilizzata come uno degli
strumenti della politica. Non lo =E8 e non lo sar=E0 mai: per saperlo
basta poco, anche solo ricordare, come hanno fatto gli studiosi
americani della Boston Review, che =ABdalla fine della seconda guerra
mondiale in 170 guerre sono stati uccisi 35 milioni di persone, il 90
per cento delle quali civili=BB.
Quale politica pu=F2 giustificare l=92impiego di uno strumento che
elimina coloro che dovrebbe beneficare? Il Papa lotta soprattutto
=ABcontro tutto ci=F2 che spinge l=92uomo a rifugiarsi nel bozzolo di una
classe privilegiata o di una cultura di comodo che esclude l=92altro=BB.
Un principio che vale per gli individui, ma anche per le nazioni,
poich=E9 =ABl=92indipendenza degli Stati non pu=F2 pi=F9 essere concepita =
se
non nell=92interdipendenza=BB.
E dunque non la guerra, ma il dialogo, il contatto rispettoso,
l=92attuazione degli impegni e la cooperazione. E una ferma distinzione
tra il Bene e il Male che, quand=92=E8 chiara, esclude qualunque
monopolio dell=92uno o dell=92altro.