Auteur: clochard Date: Sujet: [Cerchio] polizia a ricreazione!
La Nuova Sardegna
Cagliari, 17:26
Contro teppismo a scuola, comitato ordine e sicurezza
Il prefetto di Cagliari, Efisio Orrù, ha presieduto una riunione del
Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, per esaminare la
situazione scolastica dopo gli episodi teppistici che hanno riguardato
alcuni istituti superiori nel comune di Quartu Sant'Elena.
Alla riunione, oltre ai vertici provinciali delle forze di Polizia, hanno
partecipato il sindaco del Comune di Quartu, Davide Galantuomo, l'assessore
provinciale della Pubblica istruzione, Giovanni Giagoni, i dirigenti della
Direzione scolastica regionale e il professor Carlo Pintor dell'università
di Cagliari.
I partecipanti alla riunione hanno convenuto sulla necessità che il disagio
sociale emergente in alcune scuole deve trovare soluzioni da un lato con
interventi volti al miglioramento della situazione della sicurezza,
dall'altro con misure di carattere sociale che siano idonee alla prevenzione
del fenomeno.
Sul primo tema sono state previste una serie di iniziative per prevenire la
violenza e il disagio nelle scuole superiori, in particolare per gli
istituti Primo Levi, Brotzu e Giua saranno incrementate da parte della
Provincia le misure di difesa passiva, procedendo a un controllo dei
cancelli e delle recinzioni e verrà incrementata l'illuminazione esterna.
Inoltre saranno intensificate la presenza di polizia e municipale in
particolare durante l'orario di afflusso, deflusso e ricreazione degli
studenti. La Direzione scolastica, inoltre, in collaborazione con la
Direzione regionale, procederà ad un aggiornamento del regolamento interno
che possa consentire una sicura fruizione degli spazi scolastici. Infine, in
collaborazione fra Comune, Provincia e istituzioni scolastiche, è stata
prevista la costituzione immediata di un gruppo di lavoro composto dalle
direzioni scolastiche, da uno psicologo, uno psichiatra e un rappresentante
dei genitori. Questo nucleo attuerà un "progetto pilota" che dovrà esaminare
in particolare il fenomeno del "bullismo" e della devianza sociale
attraverso un colloquio con le famiglie, con gli studenti e gli insegnanti,
prendendo sperimentalmente a riferimento i tre istituti scolastici
periferici. (red)