[Lecce-sf] Fw: SEMINARIO PUNTO ROSSO A PORTO ALEGRE

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Szerző: Carlo Mileti
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Tárgy: [Lecce-sf] Fw: SEMINARIO PUNTO ROSSO A PORTO ALEGRE
un contributo da porto alegre per la sinistra diffusa

carlo

----- Original Message -----
From: "associazione culturale punto rosso (by way of Carlo Gubitosa
<c.gubitosa@???>)" <puntorosso@???>
To: <news@???>
Sent: Wednesday, January 29, 2003 7:03 PM
Subject: SEMINARIO PUNTO ROSSO A PORTO ALEGRE


>
> Carissimi,
>
> vi inviamo il resoconto e le proposte emerse dal seminario organizzato a
> Porto Alegre dal Punto Rosso, dedicato alla svolta che la vittoria di Lula
> rappresenta non soltanto per il Brasile, ma per tutto il continente
> latinoamericano e, per certi versi, per tutta la sinistra che si batte per
> una alternativa radicale.
>
>
>
> PROPOSTE SCATURITE DAL SEMINARIO IL NUOVO BRASILE E LA SOLIDARIETA'
> INTERNAZIONALE E ALCUNE CONSIDERAZIONI FINALI<?xml:namespace prefix = o ns
> = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" />
>
>
>
>
>
> Nel giornata giustamente egemonizzata dalle attese dell`arrivo e del
> discorso del presidente Hugo Chavez, si è svolto il seminario Il nuovo
> Brasile e la solidarieta` internazionale, coordinato da José Luiz Del Roio
> e da Giorgio Riolo. E' stato un seminario molto partecipato con una

serrata
> sequenza di relazioni e interventi (dalle relazioni iniziali di Samir Amin
> e del noto studioso brasiliano Paulo Arantes, agli inteventi di Pierre
> Beaudet, Raffaele Salinari, Ana Esther Cecena, Fernando Haddad, Antonio
> Martins, Joaquim Miranda, Paola Agnello Modica, della Cgil Italia, Dot
> Keet, Candido Grzybowski ecc.). Ciò non era scontato dal momento che i
> seminari e i workshops sono stati numerossimi e che il tutto si è
> complicato con il collasso del software che assegnava date e luoghi dei
> seminari e dei laboratori. Nel corso del seminario sono state lanciate due
> proposte operative. La prima è il concorso-borsa di studio La

ridefinizione
> del principio brevettuale, riservato ai giovani al di sotto dei 30 anni di
> Italia, Brasile, Argentina, Sudafrica, sulla questione cruciale dei
> brevetti, della proprietà intellettuale ecc. (vedi allegato). La seconda,
> ad opera di Candido Grzybowski e di José Luiz Del Roio, è la proposta di

un
> Forum tematico-regionale, da tenersi entro l`anno, sulla "Rifondazione del
> Brasile", il contributo che il movimento brasiliano, nella sua autonomia,
> può dare alla costruzione del nuovo Brasile come stato-nazione.
>
>
>
> ALCUNE CONSIDERAZIONI FINALI
>
>
>
> La babele di lingue e di incontri/incroci come è per definizione un Forum

è
> la ricchezza e la peculiarità del Forum Sociale Mondiale. Tuttavia abbiamo
> bisogno di precisare, di definire la nostra strategia. L'immenso campo di
> possibilità che è l'utopia che ci guida, l`orizzonte infinito dell`umano
> contrapposto al disumano, abbisogna della determinatezza, della
> concrettezza della proposta definita. Omnis determinatio est negatio,
> diceva il grande Spinoza. Ogni determinazione concreta del reale è per ciò
> stesso una negazione, una delimitazione dell`infinita possibilità del
> reale. Il cammino illuminato dall'orizzonte dell'utopia abbisogna di tappe
> concrete, di realizzazioni anche piccole, qui e ora. Come è qui e ora il
> vero e concreto Venezuela, il vero e concreto Brasile. La vera e concreta
> guerra che l'impero imperialista, con sede a Washington, si accinge a
> scatenare a breve contro l`Iraq. Che fare? Dobbiamo agire entro la
> dialettica di cui sopra. Dobbiamo preservare il Forum Sociale Mondiale

come
> le pupille dei nostri occhi. Ma al contempo dobbiamo incalzare per non
> indugiare eccessivamente nell'autocompiacimento dell`evento in sé. Il Fsm,
> come dicono Lula e Chavez, è il più importante evento politico della

nostra
> epoca. Anche per il semplice fatto che centinaia di migliaia di occhi si
> incrociano, si guardano, brillano, si inteneriscono, si inumidiscono.
>
> Scrivo queste brevi note dopo il discorso finale al Gigantinho di Noam
> Chomsky e di Arundhati Roy. La forza collettiva degli uomini e delle donne
> di buona volontà è grande. La bomba spirituale delle parole di Chomsky e

di
> Roy è immensamente distruttiva per la malvagità dell`impero, immensamente
> costruttiva di un altro mondo. Veramente, come dice Roy pensando a

Tolstoj,
> le persone di buona volontà sono la maggioranza, i malvagi la minoranza e
> ciò di cui abbiamo bisogno è che i buoni si uniscano per sconfiggere la
> minoranza dei malvagi. Ma basta tutto ciò? Quanta distanza dalla forza
> materiale dei potenti e dei dominanti. Quanta poca strada nella nostra
> "microfisica del potere". Quanti occhi nel mondo non sanno che nemmeno
> esistiamo, che la loro desolazione fisica, materiale, intellettuale e
> morale è lontana da noi, anzi spesso volutamente ignorata. La giovane
> indiana Roy, il norteamericano Chomsky, Eduardo Galeano, Samir Amin, Susan
> George, Francois Houtart, Riccardo Petrella, Frei Betto, Ignacio Ramonet
> ecc. ecc. sono modelli di intelligenza e di etica. Accanto, sovente,
> sopravvivono autocompiacimento, autoreferenzialità, opportunismo di chi in
> realtà si attarda secondo vecchie modalità di presenzialismo,
> strumentalizzazione, presunzione di capacità di guidare e dirigere un
> movimento così grande e composito. Tuttavia lo abbiamo sottolineato in
> molte occasioni: la causa in cui sia impegnati e il movimento sono piu`
> grandi, più elevati di queste piccole miserie. Il cammino è più grande
> delle scorciatoie. Questo cammino è una delle poche ragioni di una vita
> degna di essere vissuta.
>
>
>
>
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> --------------------------------------------------------------------------

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> ASSOCIAZIONE CULTURALE PUNTO ROSSO
> <mailto:puntorosso@puntorosso.it>puntorosso@???
> FORUM MONDIALE DELLE ALTERNATIVE

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> LUP - LIBERA UNIVERSITA' POPOLARE

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