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Avanza l'inchiesta nata attorno all'acquisto dell'emittente televisiva da
parte della onlus che gestisce Lorizzonte
S'indaga sui conti del Ctm
Acquisiti documenti a Roma ma anche in Questura e alla Provincia


L'inchiesta sul Ctm s'allarga. Al vaglio non c'è più solo l'acquisto delle
frequenze dell'emittente televisiva Top Video, poi ribattezzata «L' a Tv»,
ma i conti dell'associazione di volontariato. La Procura, infatti, sta
verificando l'impiego delle somme di denaro che la onlus Ctm-Movimondo ha
ricevuto dallo Stato per l'attività di accoglienza degli immigrati nel
centro Lorizzonte di Casalabate.
S'indaga in gran segreto. Ma la raffica di acquisizioni di documenti
disposti dalla Procura ed effettuati fra Roma e Lecce non poteva passare
inosservata. Il sostituto procuratore Giovanni Gagliotta ha sguinzagliato
gli investigatori della sezione di pg della Polizia di Stato. E sono stati
acquisiti documenti dai ministeri dell'Interno, degli Affari sociali, delle
Pari opportunità e della Giustizia. A Lecce i poliziotti si sono presentati
anche negli uffici della Prefettura e della Provincia. Sono passati pure
dall'Ufficio stranieri della Questura per «prelevare» documenti ritenuti
interessanti alle indagini. Una montagna di carte che dovrà essere
attentamente vagliata. E alla quale stanno per aggiungersi gli accertamenti
patrimoniali svolti dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di
finanza per ricostruire anche le movimentazioni di denaro.
L'inchiesta, va detto, è contro ignoti. Sul registro degli indagati non è
stato iscritto alcun nominativo. E l'ipotesi di reato è di abuso d'ufficio
perché si tratta di soldi che lo Stato ha erogato con una specifica
destinazione d'uso. Ma l'esito degli accertamenti potrebbe imprimere una
svolta.
Il Ctm Movimondo, associazione di volontariato e cooperazione
internazionale, è nata a Lecce nel 1985. Dieci anni dopo, per fronteggiare i
massicci sbarchi a causa della crisi del Kosovo, la Provincia ha messo a
disposizione l'ex masseria «La Badessa» per l'accoglienza degli immigrati e
la gestione del centro è stata affidata al Ctm. Nel '98 la struttura è stata
utilizzata come centro di permanenza temporanea e di assistenza. Dal 2000,
poi, è stata destinata a centro di accoglienza per fini umanitari.
Lorizzonte dispone di oltre 500 posti letto, con la possibilità di
raggiungere i mille in situazioni di emergenza.
L'inchiesta ruota attorno alla norme che disciplinano l'attività delle
associazioni onlus. Per loro vi è il divieto di svolgere attività diverse da
quelle statutarie e di distribuire anche in modo indiretto gli utili o gli
avanzi di gestione, i fondi o le riserve di capitale accumulato durante la
vita dell'organizzazione. Vi è una deroga al divieto solo se la destinazione
non sia imposta per legge o se viene effettuata a favore di altre onlus che
fanno parte delle stessa struttura. Il sospetto che muove le indagini - ma
solo di sospetto al momento si tratta - è che le somme siano state
utilizzate in maniera impropria. Perciò si sta scavando intorno ai bilanci
del Ctm che, nel volgere di pochi anni, sarebbero passati da una situazione
di sofferenza a saldi attivi: quattro miliardi e mezzo è la cifra riportata
nel 2002; il '97, invece, si sarebbe chiuso in rosso.
L'inchiesta nasce sulla scorta di un'interrogazione parlamentare presentata
dal senatore Antonino Lo Presti sull'acquisto da parte del Ctm delle
frequenze dell'emittente televisiva Top Video: l'esponente di An chiedeva di
verificare la provenienza dei fondi utilizzata per la scalata all'etere. Ne
è nata un'inchiesta. E insieme con le acquisizioni di documenti, in Procura
sono cominciati anche i valzer degli interrogatori. Il sostituto procuratore
Giovanni Gagliotta ha ascoltato già numerose persone. E in agenda, per i
prossimi giorni, sono previsti altri «appuntamenti».

http://www.gdmland.it/QUOTIDIANO/2901/LECCE/LE01/A01.asp

Gianfranco Lattante