Autor: Pkrainer Datum: Betreff: Fw: [Cerchio] Fw: [ListaSinistra] alla memoria
In effetti, bisogna ammettere che insultare un morto non rende le medesime
soddisfazioni che insultare un vivo. In parte perché non ci può più sentire,
certo. In parte perché in fondo, il vivo é vivo, le nostre parole, le nostre
azioni lo modificano, possiamo interagire con lui, con una parola oppure una
bastonata. Un morto é morto, ciò che doveva fare l'ha fatto, non ci sente
più. E' inutile parlare con lui e questo ci trasmette l'idea, mica del tutto
infondata, che sia in fondo poco utile parlare DI lui. Era tante cose e ora
non é più niente. Ma infatti, se ci pensiamo, ciò che ci dà fastidio é
questo festival di parole, con cui ciascuno cerca di portarsi a casa un
brandello della salma, mostrare una confidenza inventata ma non più
confutabile. Quel povero babbione della Voce ci chiamava sciacalli, quando
infine siamo gli unici a volerci cibare della carogna, a dire che ci fa
schifo. Alla fine quelli che lo schifano, sono quelli che gli mancano meno
di tutti di rispetto, a quel brutto stronzo, a tutti gli altri crepati della
sua risma, e agli altri che mi auguro lo seguano quanto prima, e qui ci si
può davvero sbizzarrire con i malauguri
----- Original Message -----
From: marina
To: cerchio@???
Sent: Wednesday, January 29, 2003 11:46 PM
Subject: R: [Cerchio] Fw: [ListaSinistra] alla memoria
Bella mail bebe, davvero. È vero la morte rende la maggior parte di noi
incapace di essere schietti col morto: se uno era uno stronzo non c'è niente
da fare diventa un grande uomo appena muore e invece è una balla resta lo
stesso stronzo, solo che non respira più e si sta disfando come qualsiasi
altra forma di vita che in vita non è più.ma questo meccanismo secondo me si
allarga al di là della morte. Si allarga alle sfighe di salute in genere.
Provate a dire che pinco, handicappato su sedia a rotelle a. e., è un vero
stronzo e vi sta pure antipatico. Vi mangeranno la faccia. Sarà per la paura
della malattia ? per cattolicesimo? Per pietismo? Mistero. Fatto sta che io
trovo molto più rispettoso dire quello che penso di qualcuno
indipendentemente dal fatto che sia vivo o morto, sano o meno sano piuttosto
che mentire sbavando compliemnti che non sento.
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