Autor: clochard Data: Assumpte: [Cerchio] Una sola bara
Il mattino
caserta
Una sola bara per la donna morta di embolia e la figlioletta
IVAN MAZZOLETTI
Un dolore e un lutto che hanno colpito tutta la comunità, grandi e bambini,
commossi dalla tragica fine di Annarita e della sua bimba non ancora nata.
Ieri mattina il Duomo di piazza Matteotti era gremitissimo, tutta la città
di Santa Maria Capua Vetere si è fermata. Nessuno si aspettava una presenza
così numerosa per i funerali della ragazza rimasta vittima dell'embolo che
ha ucciso anche la figlia portata in grembo da sette mesi. Il dolore era ben
visibile sul volto di tutti coloro che hanno voluto manifestare tutta la
loro solidarietà al marito ed ai genitori di Annarita Di Bernardo. Una vera
e propria folla incredula, infatti, si è stretta intorno ai familiari della
ventisettenne per l'ultimo saluto alla giovane che lunedì scorso non è
riuscita a superare una grave crisi respiratoria. Una crisi improvvisa che
le ha procurato l'embolia e che ha strappato alla vita anche la piccola
concepita sette mesi fa. Il tentativo di portarla alla luce con un parto
artificiale, poi, non ha sortito gli esiti sperati.
Fin dalla serata di lunedì, quindi, la scena che si è presentata a coloro
che hanno visitato la salma presso la camera ardente allestita al «Melorio»
è stata davvero straziante. Un solo feretro, infatti, accoglieva sia la
mamma che figlia. Annarita era sposata da circa due anni con Salvatore
Munno, militare di carriera nell'Aeronautica. Era al settimo mese di
gravidanza ma il tremendo fastidio alle vie respiratorie avvertito due
giorni fa non ha dato scampo neanche alla bambina che avrebbe messo al mondo
tra due mesi. Neanche l'immediato trasferimento al pronto soccorso
dell'ospedale Melorio è riuscito ad assicurare gli esiti sperati. Annarita,
infatti, era partita da casa già in gravissime condizioni tanto che ai
medici del presidio sammaritano non è rimasto altro da fare che tentare di
salvare la piccola. L'embolo, però, aveva arrecato danni irreversibili
procurando alla giovane donna un evidente illividimento in tutta la parte
che andava dal ventre al collo. Il taglio cesareo non è riuscito a portare
alla luce la neonata nonostante l'immediata preparazione della sala
operatoria.
È stata una vera e propria tragedia che ha scosso tutta la città
sammaritana. In un primo momento, comunque, non era stato possibile fissare
la data dei funerali perché da parte degli investigatori sammaritani ci
sarebbe stata l'intenzione di effettuare un'autopsia sul corpo della
ragazza. Un'ipotesi che, però, è stata scartata a priori nel momento in cui
è stata accertata la causa legata all'embolia. I problemi che avrebbero
portato all'occlusione dei vasi sanguigni, invece, non sarebbero stati
acclarati. Si è parlato di un malessere lamentato da Annarita a causa di una
vena varicosa ma anche quest'altra possibilità non avrebbe trovato effettivi
riscontri. Fatto sta che, dopo il mal di testa che lunedì mattina aveva
fatto perdere i sensi alla ragazza, nessuno avrebbe immaginato che da lì a
qualche ora si sarebbe consumato una tremenda sequenza di eventi con la
morte della giovane mamma e della figlioletta non ancora nata.