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Il Mattino
Piazza Kennedy, scende in campo la Finanza
Non si è fatta attendere la risposta delle forze dell'ordine, che nella
mattinata di ieri e fino a tarda sera hanno dato luogo ad una serie di
controlli proprio nella zona più «calda» della città, piazza Kennedy. La
Guardia di Finanza del comando provinciale di Avellino, diretto dal
colonnello D'Ambrosio, ha denunciato all'autorità giudiziaria sei
senegalesi, cinque dei quali in seguito ai controlli delle generalità sono
risultati sprovvisti di regolari permesso di soggiorno e quindi accompagnati
presso l'ufficio stranieri della Questura per l'avvio della procedura di
espulsione coatta dal territorio dello Stato.
I clandestini sono stati sorpresi nelle diverse attività commerciali
illegali che ogni giorno pongono in essere proprio sotto i porticati di via
Circumvallazione e dintorni. Non è finita qui. Gli uomini della Finanza
hanno sequestrato occhiali, cd contraffatti, cover di telefonini,
cappellini, borse e cinture, tutte recanti i marchi di note case italiane ed
estere abilmente contraffatti. Alla vista dei finanzieri qualche
extracomunitario ha accennato un tentativo di fuga, ma è stato subito
bloccato dopo pochi metri. Sempre nella giornata di ieri un'altra "tornata"
di controlli in altre zone della città è stata effettuata dalla polizia, che
su precise disposizioni del questore Mario Papa è entrata in azione con il
preciso intento di contrastare il fenomeno dei circoli abusivi, del gioco d'
azzardo e del fenomeno della presenza di pregiudicati «d'importazione» in
città. Gli agenti della volante e della squadra mobile hanno setacciato
diversi locali nel tardo pomeriggio e in serata, incassando buoni risultati.
Ma, intanto, già nel pomeriggio tutti gli sforzi e la buona volontà
ampiamente dimostrata in mattinata dalla Finanza sono stati vanificati: i
sei senegalesi sorpresi e denunciati a piazza Kennedy sono stati
immediatamente «rimpiazzati» al solito posto (i portici). È stata solo una
breve illusione, quindi, il vedere quella zona in parte tornata alla
legalità, come chiedono con forza commercianti e residenti.
Con ogni probabilità, allora, anche questa mattina o la prossima settimana
quei portici e l'intera zona saranno nuovamente affollati, oltre che da
studenti e viaggiatori, da extracomunitari clandestini. Il fenomeno
purtroppo sembra essere ben radicato e difficilmente da estirpare. Gruppi di
extracomunitari giungono in città ben organizzati. Una vera e propria
famiglia gigante ed itinerante che partendo da piazza Kennedy (luogo
d'arrivo dei clandestini, che per la maggior parte giunge a bordo di
pullman) con borsa in spalla si espande rapidamente in tutta la città, dove
vanno ad occupare posizioni già «assegnate». Spesso i controlli di polizia
portano, come ieri, alla denuncia. E immediatamente gli stessi
extracomunitari, o loro coleghi, tornano alla carica. Sono sempre allo
stesso posto e usufruiscono della stessa clientela che nel tempo ha imparato
a conoscerli. Cambiano la merce senza difficoltà, come nei negozi più
accreditati, quegli articoli che non funzionano o che non corrispondono alle
misure prescelte. In caso di improvvisi controlli, non c'è problema, basta
un grido o uno squillo di telefonino, per chi è più lontano, ed eccoli
scomparire come fantasmi.