[Lecce-sf] Fw: [lecce_cittaplurale] assemblea pubblica viale…

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Autor: marilena
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Assumpte: [Lecce-sf] Fw: [lecce_cittaplurale] assemblea pubblica viale univ.
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From: "Luigi Pedone" <l.pedone@???>
To: <lecce_cittaplurale@???>
Sent: Tuesday, January 28, 2003 11:29 PM
Subject: R: [lecce_cittaplurale] assemblea pubblica viale univ.


> La riunione di questa sera all'aula De Maria è stata più che positiva.
> Non c'era alcun referente della amministrazione comunale (dalla segreteria
> del sindaco oggi -comunque- mi hanno confermato che l'invito era arrivato

a
> buon fine); ma questa mancanza di contraddittorio non ci ha impedito un
> sereno confronto e raffronto di posizioni: mi pare tutte complementari tra
> loro ed interessanti.
> Si è capito che può esserci un piano comune: non solo con le altre
> associazioni, ma anche con il centro - sinistra e la città, in genere.
> E' stato motivo di soddisfazione potere vedere molti tecnici nell'aula
> prestataci dalla Università.
> Sembra possibile ipotizzare che questo possa essere un momento di partenza

e
> non di arrivo per articolare richieste sempre più pressanti alla
> amministrazione verso un confronto democratico.
> Mi ha fatto piacere vedere che molti tra noi , inizialmente molto scettici
> in ordine alla attualità del tema, si siano progressivamente interessati

ed
> attivati.
> Ringrazio tutti gli intervenuti e spero che possa mantenersi su questo ed
> altri temi la coesione del coordinamento tra associazioni .
> il mio intervento di apertura aveva un canovaccio che trascrivo in calce
> per chi dovesse avere interesse a leggerlo nella stesura definitiva. Si è
> deciso di fissare una nuova riunione di approfondimento per lunedì sera

(via
> Don Bosco angolo vl. Oronzo Quarta).
> luigi pedone
>
>
>
>
>
>
>
>
> testo intervento di apertura e presentazione della iniziativa pubblica

sera
> 28 gennaio 2003
>
> Questo incontro è stato voluto da cinque associazioni cittadine,
> Cittaplurale, Socialforum, Legambiente, DentroLecce e Ruotalibera.
> Al breve documento redatto dal Coordinamento (trasformato in volantino) ha
> aderito anche la Associazione dei Verdi di Lecce.
> Io sono Luigi Pedone ed anche il responsabile della giovane associazione
> Ruotalibera che raccoglie ciclisti urbani interessati ai temi della

mobilità
> non inquinante.
> Ringrazio personalmente la giovanissima associazione Cittàplurale ed il
> Socialforum per aver proposto -con apertura ed entusiasmo- il dibattito

sul
> destino di viale Università.
> Ho appreso -anche dalla stampa- che il tema di oggi ha appassionato pure

l'
> Ulivo ed altre associazioni e questo non può che giovare ai fini della
> maggiore partecipazione e dialettica sull'argomento.
> Anche a questo scopo si è deciso di invitare all'incontro di questa sera

gli
> Organi Comunali, le altre associazioni, la cittadinanza interessata.
> Ci si può domandare per quale ragione ci troviamo solo oggi -qui- a

cercare
> confronto e conforto circa le sorti del Viale Università (anziché un anno
> addietro, magari).
> Questo dipende dal fatto che la velocità e la irruenza della azione
> amministrativa municipale (evidentemente grazie alla coesione tra partiti

di
> governo) obbliga chi è fuori dalla gestione politica ad agire quasi solo

in
> emergenza affrontando -via via- le tematiche relative a progetti che
> spuntano dai cassetti e si trasformano in carburante per ruspe.
> Per fortuna, molti progetti -pur improvvidamente approvati- rimangono

sulla
> carta.
> Altri vengono adottati e finanziati, ma si possono trasformare in una
> azione amministrativa sì veloce, ma approssimativa e quindi spesso
> dannosa -talvolta in maniera irrimediabile- per la città.
>
> Abbiamo appreso a fine anno dai giornali della decisione del Comune,
> abbandonato il progetto del tunnel in via Cavallotti, di dirottare risorse
> verso il rifacimento di questo viale.
> L'iniziativa -in sé- incontrerebbe il favore di molta parte della Città
> anche in considerazione dello stato di totale abbandono in cui da anni
> versano marciapiedi, cordoli, alberi distrutti dalle intemperie e da
> potature selvagge e quanto altro è visibile in loco.
> Tuttavia la imponenza del progetto, lo sconvolgimento della area, ha
> obbligato a riflessioni e domande che non hanno sinora trovato risposta.
> Infatti quanto agli alberi di pino, certo essi possono essere man mano
> rimpiazzati con altre essenze come viene fatto in via Manifattura Tabacchi

e
> quanto ai marciapiedi e cordoli, possono ben essere costruiti o rifatti
> (probabilmente più economicamente) come avviene in viale Grassi o è

avvenuto
> in via Rudiae.
> Quindi -evidentemente- ci devono essere altre ragioni che hanno mosso l'
> Amministrazione verso questo progetto irrisolto, speriamo non solamente

tese
> a conservare fondi poiché l'utilizzo delle risorse non deve essere

coniugato
> con la approssimazione e lo sperpero di denaro pubblico.
>
> Il progetto di rivoluzione del viale Università sembra teso solo ad
> aumentare la velocità veicolare per un breve quanto frequentato tratto, ma
> appare del tutto approssimativo anche e soprattutto per la mancanza di
> adeguati studi sulla mobilità ed i flussi ciclopedonali.
> Sotto il profilo della ciclabilità, per esempio, pur prevedendo una pista
> sul lato est, la colloca tra il flusso automobilistico con direzione nord

e
> quello pedonale mentre più congruo sarebbe stato pensare ad un circuito a
> ridosso delle mura, e soprattutto collegato con altri percorsi ciclabili,

in
> adesione alle norme sulla materia ed anche ai principi tecnici e di
> sicurezza.
> In mancanza di questi requisiti, si potrà continuare a transitare, come

ora
> avviene, con un percorso misto ciclo-pedonale legalmente adottabile con un
> semplice provvedimento del Dirigente competente (come avviene in via degli
> Acaya)
>
>
> Anche i flussi di traffico pedonale, destinati ad aumentare in vista degli
> incrementi della popolazione accademica soprattutto sull'area del Buon
> Pastore ed in previsione degli interventi sul comparto A) del centro
> storico, (destinato prevalentemente a residenza a servizi universitari)
> sarebbero penalizzati dal nuovo impianto che prevede -in sostanza- la
> riduzione delle superfici destinate a marciapiede.
> Perfino i flussi automobilistici sembrano destinati a soffrire a causa del
> nuovo progetto se è vero (come è vero) che non sono state previste -almeno
> sino al progetto approvato che si trova in circolazione- né corsie
> preferenziali né una corsia di emergenza per i mezzi di soccorso.
> Ma quel che è peggio, il percorso pedonale centrale sarebbe poco fruibile
> sia per posizione, del tutto infelice ed inadeguata ad un passeggio
> "ecologico", sia per la pericolosità degli attraversamenti necessari a
> raggiungere il marciapiede centrale che già hanno indotto il Comune a
> prevedere dei "salvagente" oltre l'obelisco.
> A questo va aggiunta la stranezza data dalla eliminazione di moltissimi
> parcheggi per i residenti e commerci dal lato del contro-viale, dalla
> realizzazione di una gran corsia proprio a ridosso delle case sul lato

ovest
> ed infine dalla sostanziale riduzione della vivibilità delle aree non
> destinate alle auto.
> La città ha bisogno di altro genere di interventi, non di facciata, ma di
> sostanza. E un intervento di sostanza occorre per il restauro del viale
> Università-
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