[Cerchio] 71 intimidazioni in un anno

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Autore: clochard
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Oggetto: [Cerchio] 71 intimidazioni in un anno
Il Giornale di Sicilia



      71 intimidazioni in un anno



      Nel corso del 2002, sono stati 22 gli atti intimidatori compiuti in
provincia di Reggio Calabria ai danni di amministratori locali. Il dato è
emerso da una ricerca su «Ndrangheta ed enti localì, pubblicata sulla
rivista Calabriautonomie, della Lega delle autonomie locali, che è stata
presentata stamattina.
      Complessivamente, in tutta la regione, gli attentati intimidatori, nel
2002, sono stati 71. Se si considerano gli ultimi tre anni, dal 2000 al
2002, gli atti di intimidazione portati a termine nella regione sono stati
165, 72 dei quali nella provincia reggina, la più colpita dal fenomeno. La
seconda provincia per numero di attentati compiuti è quella di Cosenza con
31, seguita da Vibo Valentia (30), Catanzaro (19) e cotone (13).
      Per quanto riguarda la tipologia degli atti, il mezzo di intimidazione
più utilizzato è stato quello della lettera minatoria (22,4% del totale nei
tre anni presi in considerazione), seguito dall' incendio di automobili
(20%). I danneggiamenti a strutture pubbliche e private sono stati 24 in
tutta la regione, pari al 14,5%, mentre i colpi d' arma da fuoco contro beni
di proprietà pubblica e privata sono stati 22 (13,3%).
      Gli incendi dolosi a beni ed immobili pubblici sono 15, pari al 9,1%
del complesso delle intimidazioni, e quelli appiccati a beni privati 11
(6,7%). Gli ordigni esplosivi sono stati usati in nove casi (5,5%). Proprio
a Reggio Calabria, una bomba era stata fatta esplodere, il 28 dicembre
scorso, sotto l' automobile dell' assessore ai lavori pubblici del Comune,
Francesco Germanò, di An.
      Le intimidazioni portate a termine nel triennio 2000-2002 in Calabria,
hanno avuto come obiettivi principalmente i sindaci (42), seguiti dagli
assessori (38, uno dei quali regionale) ed i consiglieri (25). Vittime delle
attenzioni della 'ndrangheta anche immobili comunali (15), esponenti
politici locali (13), vigili urbani (nove), candidati alle elezioni (sei),
dipendenti pubblici (quattro), sedi di partito (quattro).
      In un caso, a Lamezia Terme, il 30 marzo dello scorso anno, l'
intimidazione fu rivolta alla sen. Ida d' Ippolito, di Forza Italia, davanti
alla cui abitazione fu posto un ordigno esplosivo.