discutere?
mi pare evidente che preferite fare della dietrologia
- a mio avviso abbastanza delirante - invece di
guardare ai fatti fin troppo concreti come le
dichiarazioni di berlusconi e fini (che mi pare ci
riguardino ben più direttamente di quelle del
presidente della comunità ebraica di pisa).
se poi per voi è motivo di turbamento l'introduzione
di una giornata europea in cui ricordare l'orrore dei
campi di sterminio nazisti, se voi che vi dite
antifascisti pensate che sia una giornata che ricorda
"solo" la liberazione di "qualcuno" (che poi
sarebbero ebrei, rom, omosessuali, portari di
handicap, comunisti, dissidenti politici in generale,
delinquenti comuni, slavi, i diversi insomma), se non
riuscite a vedere oltre il vostro naso e capire che
celebrare la vittoria sul nazifascismo in italia e
ricordare a livello europeo anche l'orrore che ha
comportato, non è una differenziazione ma un
arricchimento della memoria, di ciò che per persone
che si dicono di sinistra dovrebbe essere la cosa più
preziosa, beh, non credo ci siano le condizioni di
discutere di alcunché.
aggiungo solo che, senza nulla togliere alla
resistenza ed all'importanza del 25 aprile che la
ricorda, sono contenta che ci sia il "compagno" casini
che si ricorda delle responsabilità oggettive che
l'italia ha avuto nello sterminio nazista.
sveva haertter
--- Radio_Città_Aperta <segreteria@???>
wrote:
> Direi proprio di no. Volendo se ne può discutere.
> Sergio (RCA)
>
>
>
> SITO: http://www.radiocittaperta.it
> MAIL: segreteria@???
> ----- Original Message -----
> From: "sveva haertter" <shaertter@???>
> To: <forumroma@???>
> Sent: Tuesday, January 28, 2003 10:34 AM
> Subject: Re: [RSF]
>
_Strumentalità_ed_omissioni_sulla_Giornata_della_Memoria._editoriale_del_27_
> gennaio
>
>
> > vi siete bevuti il cervello.
> > sveva
> >
> > --- Radio_Città_Aperta
> <segreteria@???>
> > wrote:
> > > Omissioni e strumentalità della giornata della
> > > memoria
> > >
> > >
> > >
> > >
> > >
> > > Omissioni e strumentalità della giornata della
> > > memoria
> > >
> > > Editoriale del 27 gennaio
> > >
> > > Da tre anni, il 27 gennaio viene celebrata in
> > > Italia la Giornata della Memoria che commemora e
> > > ricorda la liberazione degli internati dai campi
> di
> > > concentramento nazisti nel 1945.
> > >
> > > Il terreno della memoria è un campo di
> battaglia
> > > decisivo per trarre lezione dagli orrori del
> passato
> > > e impedirli nel futuro. Ma quello della memoria
> non
> > > è un terreno oggettivo, viene spesso reso
> innocuo
> > > dalla retorica o piegato alle esigenze politiche
> del
> > > presente.
> > >
> > > A nessuno sfugge l?uso strumentale e parziale
> che
> > > viene fatto della pagina nera dei campi di
> > > concentramento nazisti, della persecuzione e del
> > > massacro dei cittadini ebrei in Europa, di
> quello
> > > che viene ricordato come l?Olocausto.
> > >
> > > Forse il nesso sarà casuale, ma l?introduzione
> > > della giornata della memoria coincide con i tre
> anni
> > > dell?escalation della repressione israeliana
> contro
> > > la popolazione palestinese. Non solo, i settori
> > > filo-israeliani della società e della politica,
> > > approfittano senza alcuna remora di questa data
> per
> > > una operazione di sostegno acritico alla
> politica
> > > israeliana. Ne è un esempio il linciaggio
> politico
> > > organizzato da Gad Lerner e dalla comunità
> ebraica
> > > milanese contro Asor Rosa e il suo recente libro
> > > sulla guerra. Ne è un esempio l?articolo del
> > > presidente della Comunità ebraica di Pisa che
> chiede
> > > al comune toscano di tagliare i fondi ad una
> > > associazione culturale di sinistra colpevole di
> > > sostenere il boicottaggio contro l?economia di
> > > guerra israeliana.
> > >
> > > Entrambi hanno strumentalizzato apertamente la
> > > giornata della memoria per fini politici e per
> > > attaccare intellettuali o associazioni
> progressiste
> > > che hanno criticato la politica del governo
> > > israeliano.
> > >
> > > Infine ma non per importanza. Una giornata
> della
> > > memoria in Italia già esiste ed è il 25 aprile
> che
> > > celebra la liberazione di tutti e non solo di
> > > qualcuno dal nazifascismo. Perché si è voluto
> > > rompere questo momento unitario nella memoria
> > > storica comune di tutta la popolazione creando,
> > > ancora una volta, una differenziazione?
> > >
> > > In conclusione vorremmo aggiungere una domanda
> che
> > > molti ? spesso ironicamente ? si sono posti: se
> > > nella scena finale del film ?La vita è bella?
> fosse
> > > comparso un carro armato sovietico piuttosto che
> uno
> > > americano ? come è avvenuto realmente nella
> storia ?
> > > Roberto Benigni e il suo film avrebbero avuto il
> > > premio Oscar?
> > >
> > >
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