[RSF] Lilliput notizie #4 Speciale Porto Alegre

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Autore: Luigi Pirelli
Data:  
Oggetto: [RSF] Lilliput notizie #4 Speciale Porto Alegre
#4 Porto Alegre, 28 gennaio 2003
[per le vostre segnalazioni lilliputnotizie@???]

CHIUDE LA TERZA EDIZIONE WORLD SOCIAL FORUM.
ECCO I PROSSIMI APPUNTAMENTI PER LA PACE
Dimostrazioni in 30 grandi citta' in tutto il mondo, e due grandi azioni
dimostrative da organizzare a giugno in occasione del prossimo summit dei G8
convocato a Evian e nel settembre prossimo in occasione del vertice del Wto a
Cancun, in Messico. Sono questi i prossimi appuntamenti di tutte le reti
contro la guerra lanciati in occasione della chiusura dei lavori del III
Social Forum mondiale di Porto Alegre. ''I movimenti sociali sono contro la
militarizzazione, il proliferare delle basi militari e la repressione di stato
che causa l'esodo di moltitudini di rifugiati e la criminalizzazione delle
persone povere'', ha spiegato Nancy Lindisfarne di Globalise Resistance, che
ha tenuto le fila del coordinamento in questi giorni e ha annunciato
l'iniziativa. Un dato da segnalare: la delegazione statunitense, seconda per
consistenza in questo Forum, ha assicurato il suo coinvolgimento
nell'organizzazione di analoghe manifestazioni nelle principali citta' degli
Usa. Una mobilitazione, dunque, che non ha eguali dai tempi del Vietnam per
ampiezza del dissenso, che dovrebbe spingere il presidente Bush a dilatare i
tempi dell'attacco all'Iraq.

L'EMBARGO AL CONTRARIO PROPOSTO DAL CONSIGLIERE ONU
Un embargo al contrario, che blocchi i flussi di capitali e risorse che
lasciano i Paesi del Sud del mondo per arricchire le tasche degli speculatori
del Nord: questo il suggerimento rivolto ai Paesi emergenti dal consigliere
delle Nazioni Unite per l'alimentazione Jean Stigler. ''Il libero commercio -
ha spiegato il sociologo svizzero - implica il controllo delle corporazioni
transnazionali sulle risorse naturali nel mondo, principalmente sul pertrolio,
le risorse minerali, l'acqua e la biodiversita'. Il crollo dei prezzi, causato
dalla sempre maggiore concorrenza, ha aumentato la dipendenza di molti Paesi
emergenti dalle importazioni dagli Stati Uniti e dall'Unione Europea, e una
crescita esponenziale del debito estero. I governi nazionali, tuttavia, per il
bene dei loro cittadini, devono saper dire basta, devono poter bloccare le
importazioni e promuovere un'autarchia di sopravvivenza che li liberi da
questa spirale senza fine''.

NOAM CHOMSKI A PORTO ALEGRE
Un lungo incontro con gli esponenti dei Sem terra, accampati nei pressi della
citta', e poi nel pomeriggio un bagno di folla nella stadio Gigantinho, prima
della grande marcia contro l'Alca: questo il fitto programma di Noam Chomsky.
''L'importanza del Forum - ha commentato con ironia - si puo' valutare dalla
differenza di atmosfera che si vive qui e tra le fredde montagne di Davos.
L'anno scorso i potenti intervenuti a Davos si erano orgogliosamente definiti
'masters of the universe', mentre quest'anno sono avvolti da una triste,
piagnucolosa, mestizia. Qui, quelli che qualcuno ha definito 'gli esclusi'
invece costruiscono le mille alternative al loro sistema unico: per i padroni
non esiste sconfitta piu' grande di questa''. E gli strali di Chomksky si
concentrano su Bush e su Blair, ''che dopo aver puntato tutto su questa folle
guerra contro l'Iraq - ha continuato - sono ora in difficolta' per la
imponente reazione della societa' civile di tutto il mondo''
Chomsky ha invitato i movimenti sociali e tutti i cittadini, a partire da
Porto Alegre, a intensificare gli sforzi e ad aumentare la pressione ''perche'
questi leader senza consenso popolare temono molto di piu' i sondaggi di
qualunque altra misura di politica internazionale. Quando in Brasile negli
anni Settanta si era installato un governo popolare, gli Stati Uniti reagirono
imponendo una dittatura militare che spezzo' il consenso popolare con la
repressione delle comunita' di base e della stessa chiesa della liberazione.
Ma oggi, anche grazie a Porto Alegre, ed e' il suo piu' grande merito - ha
sottolineato Chomsky - questo non e' piu' possibile. E la pace dipende ancora
di piu' dalla nostra capacita' di parlare alla gente e costruire consenso''.
LA TOBIN TAX IN DISCUSSIONE AL PARLAMENTO
ATTAC Italia, il Comitato Italiano per la Tobin Tax ed i parlamentari che
sostengono la proposta di legge per una Tobin Tax in Italia e in Europa,
annunciano che le Commissioni Finanze ed Esteri della Camera dei Deputati
italiana hanno calendarizzato, nelle prossime settimane, la discussione sulle
diverse proposte di istituzione della Tobin Tax. Dopo l'ottimo risultato della
raccolta firme per il progetto di legge d'iniziativa popolare - circa 200.000
firme certificate - il dibattito e il consenso verso una Tassa Tobin si
allarga a diversi settori sociali e politici; il nostro auspicio è quello di
riuscire a portare la legge in votazione in aula. Sarebbe un grande successo
(ricordiamo che solo 2 iniziative popolari di legge sono arrivate in aula
nella storia repubblicana). Invitiamo tutt* i/le cittadin*, le associazioni,
le reti, i sindacati e i parlamentari che hanno sostenuto la Tobin Tax a
concentrare i loro sforzi per convincere i membri delle commissioni Finanze e
Esteri della Camera perchè "la proposta di legge per una Tobin Tax in Italia e
in Europa" sia portata in aula.

ULTIMO APPELLO PER SALVARE LA 185
Nel giorno della votazione in Senato sulle modifiche alla legge 185/90, vi
proponiamo la lettera aperta che il Coordinamento della Campagna "Fermiamo i
mercanti di armi - In difesa della legge 185/90" ha scritto per richiamare le
ultime forze sulla difesa di una legge che è stata una grande conquista civile.

Care tutte e cari tutti, ancora una volta ci appelliamo a voi per un aiuto in
difesa della legge 185/90 sul controllo degli armamenti. L'iter del
provvedimento che potrebbe stravolgerla (ddl 1547 al Senato) sta infatti
volgendo al termine: la discussione in Aula nel secondo ramo del Parlamento è
programmata per il 28 Gennaio. Ormai la nostra Campagna sta quasi per compiere
un anno, e già questo è un grandissimo risultato se si considera che le
intenzioni iniziali erano quelle di liquidare il provvedimento in pochi
giorni. Tutto questo è stato possibile soprattutto grazie ai notevoli sforzi
che gruppi, singoli, associazioni hanno condotto in questi mesi per dimostrare
come una larga fetta della cittadinanza italiana non si voglia arrendere ad
una deregolamentazione selvaggia del commercio degli armamenti. Ed è quindi a
voi che chiediamo di mettere in gioco le ultime energie per la stretta finale
decisiva, invitandovi a fare ancora una volta pressione sui Senatori dei
vostri collegi e a sensibilizzare l'opinione pubblica su questo tema,
purtroppo trascurato dai media.
Come fare? Per prima cosa continuando a diffondere la petizione online diretta
ai Senatori ed attiva da tempo sul sito www.retelilliput.org i testi delle
lettere sono stati aggiornati con gli ultimi sviluppi e perciò anche chi ha
già sottoscritto l'appello può effettuare di nuovo l'invio. Inoltre, si sta
organizzando una conferenza stampa nazionale per il 27 gennaio in cui verranno
illustrate alcune azioni di sit-in che si stanno predisponendo per il 28
(giorno della votazione) davanti a Palazzo Madama. L'invito che facciamo è
quindi quello di partecipare numerosi (per chi si trova in zona!) all'azione
di Roma oppure ad organizzare iniziative analoghe (conferenza stampa il 27 con
mobilitazioni il 28) nei vari territori locali, dimostrando così in tutta
Italia quanto sia alta la volontà di difendere una legislazione avanzata ed
importante come la legge 185/90.

Il Coordinamento della Campagna "Fermiamo i mercanti di armi - In difesa della
legge 185/90"

INFORMAZIONI E CONTATTI

Lilliput Notizie "Speciale Porto Alegre 2003"
è curato da Cristiano Lucchi con Laura Fambrini e Sara Galletti.
Per notizie e commenti legati utilizzate l'indirizzo di posta
lilliputnotizie@??? e in copia segreteria@???
Per contatti telefonici in Brasile 338/9280684.

SITI UFFICIALI
retelilliput.org | forumsocialmundial.org.br | portoalegre2003.org