Autore: clochard Data: Oggetto: [Cerchio] CC kamikaze
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Teppisti picchiano carabiniere di quartiere
DARIO DEL PORTO
A chiedere il suo intervento erano stati i commercianti della zona,
preoccupati per quel lancio di petardi all'indirizzo degli studenti del
liceo Umberto. Ma quando un giovane carabiniere di quartiere, ventuno anni,
è giunto nei pressi di via Carducci e ha bloccato il presunto responsabile
del gesto, una decina di ragazzi ha reagito energicamente nell'intento di
liberare l'amico. È accaduto sabato pomeriggio, intorno alle 13. L'episodio
si presta a una duplice lettura: giudizio positivo, da parte del comando
provinciale dell'Arma, per l'inizio del rapporto di sintonia tra il
personale impiegato nel nuovo servizio di controllo del territorio e i
cittadini; ma resta anche l'amarezza per la violenta reazione scattata nei
confronti del militare.
Tutto era cominciato con la segnalazione di alcuni operatori commerciali
della zona: questi, utilizzando il numero di telefono messo loro a
disposizione per comunicare eventuali problemi, avevano chiesto aiuto al
carabiniere di quartiere perché alcuni giovani stavano lanciando petardi all
'indirizzo di studenti e insegnanti del liceo Umberto. Il carabiniere si è
recato sul posto, ha comunicato la situazione alla centrale e ha bloccato
una persona. Poi però ha dovuto fronteggiare l'inaspettata reazione del
gruppo di ragazzi. Nel parapiglia ha rischiato seriamente di avere la
peggio: gli è arrivato anche un pugno al viso e solo l'intervento della
pattuglia del nucleo radiomobile della stazione Chiaia è riuscito a
riportare la situazione alla normalità. Alla fine, il diciannovenne Vincenzo
Claudio Esposito, presunto lanciatore dei petardi, è stato arrestato con le
accuse di resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale mentre altri
dieci giovani sono stati identificati come partecipanti al tafferuglio e
denunciati a piede libero. Il carabiniere guarirà in sette giorni. Nelle
prossime ore Esposito dovrà comparire davanti al magistrato, al quale potrà
fornire la propria versione dei fatti e replicare alle contestazioni mosse
nei suoi confronti al momento dell'arresto. Quanto accaduto a Chiaia,
commentano dal comando provinciale dei carabinieri, dimostra che «il giovane
militare è entrato subito in sintonia con i residenti che gli hanno chiesto
aiuto appena se ne è manifestata la necessità. Si è creata una positiva
osmosi».
Al militare aggredito esprime solidarietà il presidente della Circoscrizione
Chiaia, Fabio Chiosi, il quale argomenta: «Dinanzi a tanta assurdità,
dinanzi ad un ragazzo che viene colpito mentre fa il proprio lavoro in
difesa di altri, le Istituzioni devono reagire con fermezza senza mostrare
debolezze». Chiosi poi aggiunge: «L'episodio amareggia per la sorte del
carabiniere, al quale auguro di rimettersi presto. Ma fa anche comprendere
che, evidentemente, il progetto dell'agente di quartiere sta funzionando. La
situazione dell'Umberto è stata segnalata da molti residenti e commercianti
e il carabiniere, con prontezza, l'ha affrontata».
C'è preoccupazione anche tra i genitori degli studenti. L'avvocato Carlo
Fabbozzo, spiega: «Sicuramente questi fatti non fanno piacere. Però il
problema non riguarda solo l'Umberto. La reazione di quei ragazzi all'
intervento del carabiniere è una spia della violenza che c'è nella città. È
Napoli che deve confrontarsi con questi problemi, con i modelli sbagliati ai
quali i più giovani si ispirano».