[Cpt] istituzioni totali

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Autor: Anna Simone
Datum:  
Betreff: [Cpt] istituzioni totali
Per Christian e altri.
Benissimo, sto invitando anche altri a produrre documenti e idee per
attivare il gruppo istituzioni totali. Prima del 16 arriverà un impegno di
psichiatria democratica. Nel frattempo occorre allargare anche ad altri.
Comunque credo che gli elementi base da porre nella discussione del 16, per
quel che concerne il nostro lavoro, potrebbero essere così intersecati :
produzione della "devianza"-istituzioni totali-problema della "gestione". A
partire da una riflessione comune sulle tante sfaccettature dei temi
occorrerà poi stabilire delle linee d'azione congiunte.
un abbraccio
anna simone
----- Original Message -----
From: "christian de vito" <chridevito@???>
To: <cpt@???>
Sent: Sunday, January 26, 2003 2:03 PM
Subject: [Cpt] istituzioni totali


> Ciao a tutti/e,
> stimolato dalla discussione in lista attorno alle 'istituzioni totali',
> penso sia utile informarvi (meglio di come feci nell'ultima riunione
> nazionale del gruppo CPT) sul lavoro portato avanti da un annetto dal

gruppo
> 'Istituzioni totali' del Firenze Social Forum, all'interno del quale sono
> attivo (parallelamente al locale 'gruppo migranti').
> Avendo lavorato intensamente in questo periodo, questa mail sarà lunga (vi
> chiedo di avere pazienza), ma forse utile come base di una discussione del
> gruppo CPT attorno a questi temi.
>
> Il gruppo locale mette assieme operatori di vario tipo (insegnanti in
> carcere, assistenti sociali, educatori nel settore delle dipendenze...),
> attivisti politici, attivisti di associazioni di volontariato.
> Sin dall'inizio, la caratteristica del gruppo è stata quella di mettere
> assieme, nella analisi delle 'istituzioni totali', tre settori
> tradizionalmente distinti: il carcere, la salute mentale, il campo delle
> dipendenze.
> Si è ritenuto infatti di vedere in essi (come anche nella politica
> dell'immigrazione e in altri settori: campi rom, prostituzione, ecc.)

alcuni
> dei 'luoghi' attraverso i quali passa l'attuale progetto politico di
> trasformazione di uno Stato sociale da sempre largamente carente in uno
> Stato più apertamente repressivo, in cui i soggetti deboli e soprattutto
> quelli emarginati vengono considerati solo come fonte di 'pericolo' e

dunque
> come oggetto privilegiato di criminalizzazione, mentre il dissenso sociale

e
> politico conosce una repressione sistematica e, come a Genova nel luglio
> 2001, brutale. Dinamiche, queste, derivate dal prevalere di ideologie e
> politiche neo-liberiste che per altro verso contribuiscono pesantemente a
> produrre quella ingiustizia sociale che è alla base della 'devianza' come
> del disagio mentale, attraverso la disoccupazione di massa, i

licenziamenti
> facili e la precarizzazione del lavoro, i tagli alle spese per la sanità,
> l'istruzione, la politica abitativa.
>
> Su questa base abbiamo definito la nostra azione:
> - iniziative di approfondimento/sensibilizzazione:
> 1. assemblea intitolata "Dalla sicurezza sociale alla sicurezza
> dell'esclusione?", tenutasi nel maggio del 2002, con la partecipazione di
> Alessandro Margara (magistrato di sorveglianza 'illuminato' di Firenze),
> Massimo Pavarini (docente di diritto penitenziario dell'Univ.Bologna),
> Assunta Signorelli (psichiatra del dip.salute mentale Trieste), Susanna
> Ronconi (della rete 'La libertà è terapeutica'). Oltre 100 persone

presenti,
> tra cui internati dell'opg di Montelupo Fiorentino, operatori, ecc.
> 2. assemblea sul carcere, nel luglio 2002, con la partecipazione di Emilio
> Santoro (docente di sociologia del diritto dell'Univ.Firenze) e di

Salvatore
> Verde (educatore del carcere di Secondigliano a Napoli e autore del libro
> 'Massima sicurezza' - Odradek, nonchè militante della Rete No-Global di
> Napoli). Circa 50 persone presenti, tra cui ex detenuti, attivisti del
> volontariato penitenziario...
> 3. workshop su 'I nemici perfetti: contro il governo penale e

l'internamento
> della povertà, delle differenze e del disagio', tenutosi il 7 novembre

2002
> all'interno del Social Forum Europeo, con la partecipazione di Roger
> Matthews (docente alla University of London), Alessandro De Giorgi
> (ricercatore Keele Univ., autore di vari libri per derive-approdi), Maria
> Grazia Giannichedda (presidente Fondazione Basaglia).
> I materiali su queste iniziative li trovate nel sito del Firenze Social
> Forum, all'interno della casella del gruppo 'Ist.tot.'(quelli del workshop
> stiamo cercando di immetterli): www.firenzesocialforum.net
>
> - azioni e creazione di reti locali
> In particolare, tra le altre cose: sostegno alle proteste dei detenuti per
> l'indulto e per condizioni di vita decenti all'interno delle carceri,

anche
> con visita nella Casa Circondariale di Firenze-Sollicciano, accompagnando
> due consiglieri regionali; inoltre, creazione di una rete di operatori

delle
> dipendenze, che stanno ora organizzando un percorso autonomo;

organizzazione
> di una 'assemblea cittadina sul carcere', dalla quale è sorto un 'Tavolo
> permanente di lavoro sul carcere' che raccogliere anche un centro sociale
> (CPA Firenze-Sud), tutto l'associazionismo penitenziario, gruppi di ex
> detenuti, consiglieri di quartiere, ecc.; contatti (per ora sporadici) con
> associazioni e operatori impegnati sulla salute mentale.
> Prossimamente, avremo a disposizione su Controradio (che copre anche

l'area
> di Pisa e Livorno) uno spazio di circa 30 minuti da autogestire sui temi
> delle istituzioni totali (tra l'altro, ogni suggerimento è graditissimo!).
>
> - creazione di una rete nazionale
> Durante questo periodo, abbiamo riscontrato una notevolissima difficoltà

nel
> far sì che il movimento dei social forum (sia a livello locale che,
> soprattutto, nazionale) facesse proprie le analisi e le lotte attorno alle
> istituzioni totali.
> Se a livello locale, possiamo dire di aver ormai creato una discussione
> costante attorno a questi temi, non altrettanto si può affermare per il
> livello nazionale. PER QUESTO MOTIVO, COME GRUPPO DI FIRENZE, GUARDIAMO

CON
> ENORME INTERESSE ALL'ESPERIENZA DEL GRUPPO CPT E ALLA DISCUSSIONE CHE SI

E'
> APERTA SULLE ISTITUZIONI TOTALI. Vediamo in esso, finalmente, la tanto
> attesa sponda nazionale per questa lotta che reputiamo necessaria e non

più
> rimandabile.
>
> Tanto più che, nei tre settori menzionati (carcere, salute mentale,
> dipendenze), prevale una grande frammentazione. Attraverso l'assemblea
> nazionale di maggio e il workshop di novembre, abbiamo cercato di 'mettere
> assieme i pezzi': l'esito del tentativo è stato soddisfacente, ma c'è

molto
> ancora da fare.
> Tanto più che le realtà che siamo riusciti a mettere attorno allo stesso
> tavolo, vengono da esperienze estremamente diverse e sono per lo più

esterne
> (per vari motivi, anche contrastanti) ai social forum: dalla rete

no-global
> e i disobbedienti, fino all'associazioni Antigone, da centri sociali
> aderenti al 'Campo Antimperialista' a Sergio Segio e Cusani, da

Psichiatria
> Democratica a settori dell'antipsichiatria, ecc. ecc. ecc.
> Questa frammentazione ci condanna di fatto all'impotenza rispetto ad un
> attacco frontale, terribile, che viene mosso su tutti questi fronti: dallo
> stravolgimento della legge 180 alla proposizione delle comunità coatte

come
> 'soluzione' alla 'questione droga', dall'inenarrabile situazione delle
> carceri alla barbarie dei cpt e alle proposte sulle nuove 'case chiuse',
> passando per il più vasto processo di smantellamento del welfare, del
> mercato del lavoro, ecc.
>
> E' NECESSARIO QUINDI, a mio/nostro parere, CHE IL GRUPPO CPT RIESCA A
> RAPPRESENTARE UN PUNTO DI ATTRAZIONE FORTE PER QUESTE REALTA' COSI'

DIVERSE
> (come avviene per il Tavolo Migranti in generale).
> A mio parere, dovremmo partire da questa rete nazionale esistente,

cercando
> parallelamente di radicarla ancor più nei territori, FAVORENDO LA NASCITA

DI
> GRUPPI LOCALI CHE SI OCCUPINO SPECIFICAMENTE DI QUESTI TEMI: esperienze

del
> genere, per ora, esistono solo qui a Firenze, a Milano (ma quel gruppo si
> occupa più specificamente di antiproibizionismo) e, in fase nascente, a
> Pisa.
>
> Penso che su questi temi dovremmo comunque discutere tutti assieme.

Propongo
> che questo costituisca un punto all' o.d.g. della riunione del 16

febbraio.
> Scusate ancora per la lunghissima mail...
>
> Salutoni,
> Christian
>
> _________________________________________________________________
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>
> _______________________________________________
> Mailing list del gruppo di lavoro su Cpt del tavolo migranti.
> Help desk: cpt-admin@???