[Cpt] istituzioni totali

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Autore: christian de vito
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Oggetto: [Cpt] istituzioni totali
Ciao a tutti/e,
stimolato dalla discussione in lista attorno alle 'istituzioni totali',
penso sia utile informarvi (meglio di come feci nell'ultima riunione
nazionale del gruppo CPT) sul lavoro portato avanti da un annetto dal gruppo
'Istituzioni totali' del Firenze Social Forum, all'interno del quale sono
attivo (parallelamente al locale 'gruppo migranti').
Avendo lavorato intensamente in questo periodo, questa mail sarà lunga (vi
chiedo di avere pazienza), ma forse utile come base di una discussione del
gruppo CPT attorno a questi temi.

Il gruppo locale mette assieme operatori di vario tipo (insegnanti in
carcere, assistenti sociali, educatori nel settore delle dipendenze...),
attivisti politici, attivisti di associazioni di volontariato.
Sin dall'inizio, la caratteristica del gruppo è stata quella di mettere
assieme, nella analisi delle 'istituzioni totali', tre settori
tradizionalmente distinti: il carcere, la salute mentale, il campo delle
dipendenze.
Si è ritenuto infatti di vedere in essi (come anche nella politica
dell'immigrazione e in altri settori: campi rom, prostituzione, ecc.) alcuni
dei 'luoghi' attraverso i quali passa l’attuale progetto politico di
trasformazione di uno Stato sociale da sempre largamente carente in uno
Stato più apertamente repressivo, in cui i soggetti deboli e soprattutto
quelli emarginati vengono considerati solo come fonte di ‘pericolo’ e dunque
come oggetto privilegiato di criminalizzazione, mentre il dissenso sociale e
politico conosce una repressione sistematica e, come a Genova nel luglio
2001, brutale. Dinamiche, queste, derivate dal prevalere di ideologie e
politiche neo-liberiste che per altro verso contribuiscono pesantemente a
produrre quella ingiustizia sociale che è alla base della ‘devianza’ come
del disagio mentale, attraverso la disoccupazione di massa, i licenziamenti
facili e la precarizzazione del lavoro, i tagli alle spese per la sanità,
l’istruzione, la politica abitativa.

Su questa base abbiamo definito la nostra azione:
- iniziative di approfondimento/sensibilizzazione:
1. assemblea intitolata "Dalla sicurezza sociale alla sicurezza
dell'esclusione?", tenutasi nel maggio del 2002, con la partecipazione di
Alessandro Margara (magistrato di sorveglianza 'illuminato' di Firenze),
Massimo Pavarini (docente di diritto penitenziario dell'Univ.Bologna),
Assunta Signorelli (psichiatra del dip.salute mentale Trieste), Susanna
Ronconi (della rete 'La libertà è terapeutica'). Oltre 100 persone presenti,
tra cui internati dell'opg di Montelupo Fiorentino, operatori, ecc.
2. assemblea sul carcere, nel luglio 2002, con la partecipazione di Emilio
Santoro (docente di sociologia del diritto dell'Univ.Firenze) e di Salvatore
Verde (educatore del carcere di Secondigliano a Napoli e autore del libro
'Massima sicurezza' - Odradek, nonchè militante della Rete No-Global di
Napoli). Circa 50 persone presenti, tra cui ex detenuti, attivisti del
volontariato penitenziario...
3. workshop su 'I nemici perfetti: contro il governo penale e l'internamento
della povertà, delle differenze e del disagio', tenutosi il 7 novembre 2002
all'interno del Social Forum Europeo, con la partecipazione di Roger
Matthews (docente alla University of London), Alessandro De Giorgi
(ricercatore Keele Univ., autore di vari libri per derive-approdi), Maria
Grazia Giannichedda (presidente Fondazione Basaglia).
I materiali su queste iniziative li trovate nel sito del Firenze Social
Forum, all'interno della casella del gruppo 'Ist.tot.'(quelli del workshop
stiamo cercando di immetterli): www.firenzesocialforum.net

- azioni e creazione di reti locali
In particolare, tra le altre cose: sostegno alle proteste dei detenuti per
l'indulto e per condizioni di vita decenti all'interno delle carceri, anche
con visita nella Casa Circondariale di Firenze-Sollicciano, accompagnando
due consiglieri regionali; inoltre, creazione di una rete di operatori delle
dipendenze, che stanno ora organizzando un percorso autonomo; organizzazione
di una 'assemblea cittadina sul carcere', dalla quale è sorto un 'Tavolo
permanente di lavoro sul carcere' che raccogliere anche un centro sociale
(CPA Firenze-Sud), tutto l'associazionismo penitenziario, gruppi di ex
detenuti, consiglieri di quartiere, ecc.; contatti (per ora sporadici) con
associazioni e operatori impegnati sulla salute mentale.
Prossimamente, avremo a disposizione su Controradio (che copre anche l'area
di Pisa e Livorno) uno spazio di circa 30 minuti da autogestire sui temi
delle istituzioni totali (tra l'altro, ogni suggerimento è graditissimo!).

- creazione di una rete nazionale
Durante questo periodo, abbiamo riscontrato una notevolissima difficoltà nel
far sì che il movimento dei social forum (sia a livello locale che,
soprattutto, nazionale) facesse proprie le analisi e le lotte attorno alle
istituzioni totali.
Se a livello locale, possiamo dire di aver ormai creato una discussione
costante attorno a questi temi, non altrettanto si può affermare per il
livello nazionale. PER QUESTO MOTIVO, COME GRUPPO DI FIRENZE, GUARDIAMO CON
ENORME INTERESSE ALL'ESPERIENZA DEL GRUPPO CPT E ALLA DISCUSSIONE CHE SI E'
APERTA SULLE ISTITUZIONI TOTALI. Vediamo in esso, finalmente, la tanto
attesa sponda nazionale per questa lotta che reputiamo necessaria e non più
rimandabile.

Tanto più che, nei tre settori menzionati (carcere, salute mentale,
dipendenze), prevale una grande frammentazione. Attraverso l'assemblea
nazionale di maggio e il workshop di novembre, abbiamo cercato di 'mettere
assieme i pezzi': l'esito del tentativo è stato soddisfacente, ma c'è molto
ancora da fare.
Tanto più che le realtà che siamo riusciti a mettere attorno allo stesso
tavolo, vengono da esperienze estremamente diverse e sono per lo più esterne
(per vari motivi, anche contrastanti) ai social forum: dalla rete no-global
e i disobbedienti, fino all'associazioni Antigone, da centri sociali
aderenti al 'Campo Antimperialista' a Sergio Segio e Cusani, da Psichiatria
Democratica a settori dell'antipsichiatria, ecc. ecc. ecc.
Questa frammentazione ci condanna di fatto all'impotenza rispetto ad un
attacco frontale, terribile, che viene mosso su tutti questi fronti: dallo
stravolgimento della legge 180 alla proposizione delle comunità coatte come
'soluzione' alla 'questione droga', dall'inenarrabile situazione delle
carceri alla barbarie dei cpt e alle proposte sulle nuove 'case chiuse',
passando per il più vasto processo di smantellamento del welfare, del
mercato del lavoro, ecc.

E' NECESSARIO QUINDI, a mio/nostro parere, CHE IL GRUPPO CPT RIESCA A
RAPPRESENTARE UN PUNTO DI ATTRAZIONE FORTE PER QUESTE REALTA' COSI' DIVERSE
(come avviene per il Tavolo Migranti in generale).
A mio parere, dovremmo partire da questa rete nazionale esistente, cercando
parallelamente di radicarla ancor più nei territori, FAVORENDO LA NASCITA DI
GRUPPI LOCALI CHE SI OCCUPINO SPECIFICAMENTE DI QUESTI TEMI: esperienze del
genere, per ora, esistono solo qui a Firenze, a Milano (ma quel gruppo si
occupa più specificamente di antiproibizionismo) e, in fase nascente, a
Pisa.

Penso che su questi temi dovremmo comunque discutere tutti assieme. Propongo
che questo costituisca un punto all' o.d.g. della riunione del 16 febbraio.
Scusate ancora per la lunghissima mail...

Salutoni,
Christian

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