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Szerző: Verdi Lecce
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Dal sito www.verdi.it ECONEWS del 24.01.03

Iraq. Pecoraro Scanio: Pera e Casini convochino il Parlamento

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in Parlamento. Siamo di fronte a una doppia violazione della Costituzione".
Lo ha detto il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio commentando le
affermazioni del portavoce della Casa Bianca. "Alla violazione dell'articolo
11 della Costituzione, che esclude la partecipazione dell'Italia a qualsiasi
guerra se non é aggredita - spiega - si aggiunge la beffa per aver
concordato la partecipazione al conflitto senza avvertire il Parlamento".
"La dichiarazione di Fleischer - aggiunge Pecoraro - dimostra un doppio
gioco gravissimo da parte del Governo italiano: mentre si rassicura il
Parlamento sulla volontà di pace, allo stesso tempo si decide di partecipare
alla guerra senza nemmeno il passaggio parlamentare. Si tratta - conclude -
di un fatto di estrema gravità, e ci attendiamo immediatamente chiarimenti".
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Iraq. Boco e Martone: Fleischer è il nuovo portavoce della Farnesina
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"Abbiamo appreso dalle agenzie di stampa che il nuovo portavoce della
Farnesina è Ari Fleischer, portavoce della Casa Bianca" hanno dichiarato
Stefano Boco, capogruppo dei Verdi al Senato, e Francesco Martone,
capogruppo Verdi nella Commissione Affari Esteri del Senato. "E' da lui che
giunge la notizia che l'Italia è nella coalizione multilaterale contro
l'Iraq. Il Ministro Frattini smentisca immediatamente o venga immediatamente
a riferire alle Camere su come, quando e perché il nostro Paese ha stabilito
di assumere tale decisione, e soprattutto sul perché il Parlamento non ne
sia stato informato né coinvolto. E' gravissimo e inaudito - hanno
continuato i Senatori Verdi - che l'Italia entri in guerra senza
l'autorizzazione del Parlamento, è gravissimo e sconcertante che l'Italia
agisca in modo servile fuori dal contesto dell'unione Europea e in assenza
di qualsiasi decisione dell'ONU, è gravissimo ed inaccettabile il disprezzo
che questo Governo nutre nei confronti dei più elementari principi
costituzionali e delle procedure di una democrazia parlamentare. Prima di
sorprendere Berlusconi, Frattini e Martino con la pistola fumante in mano,
chiediamo che i Presidenti di Camera e Senato convochino immediatamente le
Assemblee per consentire su questo l'ineludibile dibattito parlamentare."
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Camp Darby. Bulgarelli: l'Italia è su una polveriera
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Il sottosegretario Bosi conferma di fatto in Aula che il Governo non era
stato informato di quanto accadeva nella base statunitense "Il
sottosegretario Bosi parla di sovranità italiana ma conferma di fatto che il
Governo il Governo non è stato avvisato delle operazioni a Camp Derby". Lo
ha denunciato alla Camera il parlamentare Verde Mauro Bulgarelli nella sua
replica all'intervento del sottosegretario alla Difesa sui rischi che la
popolazione della zona di Pisa e San Rossore ha corso due anni fa durante lo
spostamento deciso dalle autorità americane di gran parte del munizionamento
che si trova nei bunker sotterranei, oltre 100 mila ordigni e 23 tonnellate
di alto esplosivo, senza avvisare le autorità italiane. Bulgarelli, che ha
mostrato all'aula l'inquietante stemma del 31° squadrone munizioni (dove é
disegnata la nostra penisola su una bomba con la miccia accesa) ospitato
dalla base di Camp Darby, ha ricordato che "Camp Darby è il più importante
deposito operativo di ordigni bellici degli Stati Uniti, da cui provengono
la quasi totalità delle munizioni usate durante la Guerra nel Golfo e la
maggior parte di quelle impiegate in Serbia nel ’99. Ilsito ospitava 8.100
tonnellate di alto esplosivo, ventimila tonnellate di munizioni per
l’artiglieria, tra cui verosimilmente quelle anticarro ad uranio impoverito.
In Italia - ha sottolineato - operazioni di bonifica anche molto semplici,
ad esempio per far brillare ordigni della prima guerra mondiale, comportano
normalmente l’evacuazione di aree molto estese, vige quindi un criterio di
prudenza e precauzione assai elevato. Come é possibile che una operazione
descritta come ‘delicatissima’ e ‘un piccolo miracolo’ dagli stessi
esecutori che hanno impiegato a tal fine piccoli robot telecomandati, sia
stata effettuata senza informare il nostro Governo? E' forse il nostro un
Paese a sovranità limitata?" Bulgarelli ha espresso forte preoccupazione e
indignazione per una risposta così evasiva da parte del Governo su una
vicenda che mette a repentaglio la sicurezza di cittadini italiani.
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Diritti umani. Verdi: presentata proposta legge per perseguire crimini
guerra
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I parlamentari Mauro Bulgarelli (Verdi) e Giovanni Russo Spena (PRC) hanno
presentato ieri in una conferenza stampa la proposta di legge sulla
'giurisdizione universale', affinché anche l'Italia assolva agli obblighi
internazionali provvedendo a modificare il Codice Penale. La proposta,
appoggiata da associazioni come Emergency, Amnesty International e Antigone,
è stata sottoscritta da tutti i gruppi parlamentari dell'opposizione e da
alcuni esponenti della maggioranza come Bobo Craxi, Filippo Mancuso e
Milioto. ''L' obiettivo - ha spiegato Mauro Bulgarelli - e' l'adeguamento
del nostro paese agli obblighi internazionali: la Convenzione di Ginevra e
lo Statuto istitutivo della Corte penale Internazionale già prevedono che i
crimini contro la pace, i crimini di guerra e quelli contro l'umanità
possono essere perseguiti anche da uno Stato diverso da quelli in cui sono
stati commessi. Il prolungarsi di questa inadempienza non può essere
tollerato più a lungo. Il nostro Paese, in conformità con le sue tradizioni
costituzionali, deve cooperare alla costruzione di un ordine internazionale
più giusto e più pacifico, che ora i venti di guerra stanno distruggendo.
Uno dei capitoli di questa cooperazione è proprio quello di garantire la
repressione universale dei crimini internazionali. La pdl prevede la
possibilità di punire ''il cittadino o lo straniero che commette in
territorio estero'' i reati di genocidio, crimini contro l'umanità e crimini
di guerra in presenza di condizioni obiettive di punibilità. "Questi reati -
ha spiegato Russo Spena- secondo la nostra proposta sono
''imprescrivibili'', perché sono reati contro l'umanità: inoltre, la
proposta prevede le necessarie modifiche al Codice Penale per introdurre i
reati di tortura, deportazione o trasferimento forzoso di popolazione,
sterilizzazione forzata, gravidanza forzata e altre forme di violenza
sessuale, persecuzione di gruppi o collettivita' su basi politiche,
razziali, nazionali, etniche, culturali, religiose o di genere, spartizione
forzata di persone; atti di apartheid ed altri atti di carattere inumano''.
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Indulto. I Verdi chiedono voto formale in commissione Giustizia
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L'Osservatore romano, secondo il Verde Paolo Cento "ha pienamente ragione a
criticare il Parlamento per aver fatto fallire le speranze di un atto di
clemenza: è stata una pagina nera della politica, un trionfo dell'ipocrisia.
Anche per questo - annuncia Cento - senza creare ulteriori illusioni al
mondo carcerario, formalizzerò la prossima settimana in commissione
Giustizia la richiesta di un voto sull'indulto e sugli emendamenti relativi
all'amnistia, qualora non siano ritirati. Ogni forza politica - conclude-
dovrà sancire con un voto trasparente gli esiti della riunione dell'ufficio
di presidenza della commissione Giustizia".
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Davos. Cento: sara' il funerale delle multinazionali
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"Oggi inizia a Davos il funerale del neoliberismo e delle multinazionali,
messi in crisi dall'espandersi del movimento No Global". Lo afferma il
parlamentare Verde Paolo Cento che parteciperà alle manifestazioni di
protesta contro il World Economic Forum perché, spiega "non è accettabile
che l'Europa, dove finalmente vengono avviati i primi timidi ma importanti
passi contro la guerra, risposta ad ogni iniziativa del movimento No Global
con la chiusura delle frontiere, la minaccia della repressione, la
violazione dei diritti umani e della dignità delle persone. Non c'è niente
proprio niente da temere: la manifestazione a Davos - conclude - non avrà
altro significato che quello di affermare il collegamento ideale con Porto
Alegre, di ribadire che la stagione del pensiero unico del neoliberismo sta
finendo e che anche in Europa la radicalità del conflitto pacifico e non
violento caratterizzerà i prossimi mesi".
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Nucleare. Verdi: 1000 miliardi di lire all’anno per le scorie?
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“Gli italiani pagano (e pagheranno per molti anni) 1000 miliardi all’anno
per la gestione “provvisoria “ delle scorie e dei rifiuti lasciati dalla
produzione e dagli impianti nucleari dismessi dopo il referendum del 1987 in
attesa che si costruisca il Deposito definitivo dove far affluire tutti i
rifiuti nucleari del paese ha dichiarato Laura Cima deputato verde. La
definizione del sito dove costruire il Deposito nucleare definitivo è ad
oggi prevista per il 2005 e la disponibilità del Deposito per il 2010;fino a
quella data la custodia di una ventina di siti provvisori ,fra i quali i 4
impianti dismessi e le attività industriali e di ricerca collegate costano
secondo stime di diverse fonti all’incirca 2 miliardi al giorno senza che da
questa spesa si produca un solo Kwh ne si smaltisca definitivamente un solo
kg di materiale radioattivo. Mentre in Commissione Ambiente alla Camera è
stata diffusa la notizia che la Task- force gestita dall’ENEA ha ristretto a
33 siti sul territorio nazionale le località fra le quali si dovrà scegliere
il Deposito definitivo,( per il quale non sono ad oggi definite ne il tipo
di tecnologia fra le poche diffuse nel mondo ne la forma di conferimento
della scorie), la SOGIN , società costituita dall’ENEL e passata sotto la
proprietà del Ministero del Bilancio,si appresta a movimentare con un lungo
e complesso viaggio parte delle scorie stoccate a Saluggia verso l’impianto
inglese di Sellafield dal quale però le scorie dovrebbero dopo ritrattamento
ritornare in Italia ;analoghe iniziative di trattamento provvisorio sono
previste alla Fabbricazioni Nucleari di Bosco Marengo e all’impianto di
Garigliano. Non è chiaro quanto tali attività ,che hanno costi e rischi
elevati, e che sono state in gran parte definite in un epoca storica
precedente, siano coerenti con la scelta,principale e sempre più urgente di
definire il tipo di Deposito ,la località,e la regolamentazione legislativa
ad oggi del tutto carente su questa materia;stante anche la nuova e grave
situazione internazionale , che rende indispensabile una accelerazione di
scelte definitive in questo delicato settore. Sull’argomento è stata
presentata una interrogazione ai Ministri competenti.
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Condoni. Verdi: Berlusconi vuole nuova sanatoria edilizia
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"Gli abusi edilizi si combattono anche intensificando le demolizioni". Lo
afferma il verde Paolo Cento rilevando che "é evidente dunque che quando il
presidente Berlusconi rilancia l'idea di non demolire gli abusi edilizi ma
di abbellirli il suo vero scopo è quello di rimettere in campo una
sanatoria, anche in vista delle prossime elezioni amministrative dove il
centro-destra userà tutto e il contrario di tutto per superare le difficoltà
elettorali in cui si trova". "I Verdi - conclude Cento - ancora una volta
useranno un'opposizione durissima a qualsiasi forma di sanatoria
mascherata".
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Indulto. Verdi: nuova vittima in carcere
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Il deputato dei verdi Mauro Bulgarelli ha presentato un' interrogazione
parlamentare al ministro della Giustizia in merito al nuovo caso di suicidio
verificatosi nel carcere Buoncammino di Cagliari. "Ancora una volta un
giovane, che sarebbe uscito tra soli due mesi, non ha retto le condizioni
spesso intollerabili della detenzione. I casi di suicidio vanno
moltiplicandosi in maniera allarmante, segno di una situazione dentro le
carceri ormai esplosiva e che il Governo nulla fa per fronteggiare. E'
scandaloso, infatti, quanto sta avvenendo a proposito dell'indulto, bloccato
da vergognosi giochi di potere condotti sulla pelle dei detenuti - conclude
- nonostante esso sia l'unica risposta possibile allo stato di degrado del
sistema penitenziario e giudiziario".
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OGM. De Petris: consiglio al ministro Marzano un urgente approfondimento
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"Al ministro Marzano consiglio un urgente approfondimento presso chi opera
realmente per combattere la fame" il suo "rimedio è la causa del male".
Così, in una nota, la senatrice dei Verdi e membro della Commissione
Agricoltura di Palazzo Madama, Loredana De Petris replica alle affermazioni
del ministro Marzano in merito al ruolo degli OGM per la fame nel mondo.
"Non sono certamente estranei alla terribile responsabilità di 840 milioni
di persone ormai al limite della sopravvivenza - prosegue la senatrice -
proprio gli interessi di quelle grandi aziende multinazionali del settore
alimentare che controllano il commercio delle materie prime ed impongono i
brevetti sulle sementi, interessi che evidentemente ilministro Marzano
intende promuovere". "Ci sia almeno risparmiato - conclude De Petris - l'uso
strumentale della fame nel mondo per promuovere interessi che fra l'altro
contrastano frontalmente con le esigenze reali dell'agricoltura italiana".
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Greenpeace a Marzano: OGM e fame nel mondo, ancora favole
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Greenpeace, che in questi giorni è impegnata a discutere le vere cause della
fame nel mondo al Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre, registra con
stupore le dichiarazioni del ministro per le attività produttive Marzano,
secondo cui gli OGM sfamerebbero il mondo. Dichiarazioni stonate anche
rispetto a quanto espresso l’altro ieri dai Commissari europei competenti in
materia. Sul “Wall Street Journal”, in una lettera in risposta alle
affermazioni del segretario al Commercio Usa Robert Zoellick, il Commissario
al Commercio Pascal Lamy (tra gli altri cofirmatari, i Commissari Franz
Fischler Agricoltura, Poul Nielson Cooperazione Sviluppo, David Byrne Salute
e Consumatori, Margot Wallström Ambiente, Chris Patten Esteri) afferma:
“l'aiuto alimentare all'Africa australe dovrebbe essere realizzato per
rispondere agli urgenti bisogni umanitari delle popolazioni alla fame, non
per cercare di promuovere gli OGM o per risolvere i problemi di surplus
produttivo. Questo sì che è immorale”. Per Greenpeace è un ulteriore
dimostrazione che il problema della fame è talmente serio che non si può
liquidare con battute semplicistiche.
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Porto Alegre. Parte la sfida a questa globalizzazione
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Molte migliaia di persone si sono concentrate a Porto Alegre dove da tre
anni il Forum sociale mondiale (FSM) sostiene che 'un altro mondo e'
possibilé. Come nelle precedenti occasioni, le strutture della Pontificia
università cattolica (Pucs) si sono progressivamente arricchite di lingue e
colori dei cinque continenti, con una partecipazione eterogenea di delegati
di partiti, movimenti di base, gruppi femministi, 'sem terra' brasiliani,
indios boliviani. Nella cerimonia di apertura, il segretario generale della
presidenza del Brasile, Luiz Dulci, ha sottolineato "l' importanza
straordinaria che il Forum ha ormai nel dibattito internazionale sullo
sviluppo", ed ha annunciato che "il presidente Luiz Inacio Lula da Silva mi
ha chiesto espressamente di dedicare gran parte della mia attività
all'ascolto dei movimenti sociali e politici emergenti". Rendendosi conto
che la sua è una scommessa piena di rischi, Lula ha diffuso un comunicato
ufficiale a Brasilia in cui sostiene fra l'altro: "Vado a Davos per mostrare
che un altro mondo è possibile. Davos ha bisogno di ascoltare Porto Alegre.
C'é bisogno di un patto mondiale che accorci la distanza fra i paesi ricchi
e i paesi poveri". Intanto ieri i delegati al Fsm hanno partecipato in massa
alla manifestazione 'per la pace e contro la guerra in Iraq' che da Largo
Glenio Peres, davanti al Mercato pubblico centrale, ha marciato verso
l'Anfiteatro 'Por do Sol'. Le dichiarazioni del portavoce del Dipartimento
di Stato Usa, Ari Fleischer, sull'esistenza già di una 'coalizione' di cui
farebbe parte anche l'Italia, hanno infiammato gli animi e dato ulteriore
motivazione agli slogan. In testa al corteo si sono collocati molti dei
1.100 pacifisti statunitensi che sono convenuti a Porto Alegre come seconda
delegazione per importanza, dopo quella del Brasile. Battaglieri ed ispirati
dal linguista e filosofo Noam Chomsky e dall'attivista Danny Glover, hanno
gridato slogan contro l' amministrazione Bush. E Cynthia Peters, di 'Life
after capitalism' ha assicurato fra l'altro che "i cittadini americani
contrari alla guerra sono molti di più di quelli che indicano i sondaggi
esistenti". Sull'ipotesi di una partecipazione italiana alla 'coalizione' si
sono scagliate le avanguardie della delegazione italiana. Vittorio Agnoletto
ed il Verde Alfonso Pecoraro Scanio, in particolare, hanno chiesto al
Governo di non prendere alcuna decisione senza un voto in Parlamento.
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Selezione delle notizie verdi, apparse sulle
 agenzie di stampa Ansa e Dire, a cura di 
Rosamaria Mutarelli


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