[RSF] riflessioni

Delete this message

Reply to this message
Autor: paola capozzi
Data:  
Assumpte: [RSF] riflessioni
This is a multi-part message in MIME format.

------=_NextPart_000_0085_01C2C3DD.F5D6D0C0
Content-Type: text/plain;
    charset="iso-8859-1"
Content-Transfer-Encoding: quoted-printable




Ma c'=E8 chi si ribella. E non sono i popoli, ma i loro capi che sono
colpevoli............
--------------------------------------------------------------------

  C'=E8 chi si ribella, =E8 vero. Il rifiuto della guerra - di questa =
poi, che appare anche pi=F9 assurda della media - dilaga in Europa e =
risveglia i pacifisti americani dal loro torpore ultratrentennale. =
Perfino in Giappone (e si stenta a crederlo!) si sono avute =
manifestazioni di protesta contro l'attacco (anglo-americano?..) =
all'Iraq.
  Scendiamo in piazza per rappresentare un diffuso dissenso e per =
manifestare la nostra volont=E0 di pace, intesa come "assenza di =
guerra", necessaria per la  costruzione di un mondo migliore. Abbiamo =
alimentato un movimento di opinione in grado di sostenere, nel caso =
peggiore di rendere pi=F9 problematiche e nel migliore di orientare, le =
scelte di campo dei nostri governi. Ma la guerra contro l'Iraq si =
far=E0: con o senza il nostro consenso, indipendentemente dalle =
risoluzioni dell'Onu, l'amministrazione Bush l'ha pianificata da tempo. =
Non bastasse l'evidenza delle intenzioni dichiarate a confermarlo, ci =
penserebbe la presenza dell'esercito, gi=E0 schierato e pronto ad =
entrare in azione. Si scoperchier=E0 il famoso vaso di Pandora e si =
scatener=E0 una tempesta prevedibile, altamente probabile alla luce =
delle scelte politiche, economiche e sociali degli ultimi decenni. La =
malapianta della globalizzazione neoliberista si =E8 alimentata, a =
livello internazionale, di accordi e normative che garantiscono, a =
bassissimo costo, un flusso continuo e molto sostenuto di materia prime, =
energia e manodopera, dalle aree produttrici (povere) verso quelle in =
grado di trasformare e consumare profittevolmente le risorse. La natura =
stessa dell'economia neoliberista ha fatto crescere vieppi=F9 le =
disuguaglianze e i privilegi, tanto nella societ=E0 globale che in =
quella nazionale: l=E0 dove lo Stato si riduce gradualmente a mero =
esercizio del potere, se non di controllo e repressione delle tensioni =
sociali che inevitabilmente generano da un'eccessiva e sempre pi=F9 =
equamente distribuita (questa si!) povert=E0.=20
  In un contesto in cui meno del 20% della popolazione mondiale, il =
cos=EC detto Nord del mondo, si appropria di oltre l'80% delle risorse =
complessivamente disponibili per l'intera umanit=E0, appestando il =
pianeta di inquinanti, sporcizia e speculazioni finanziarie, esistono un =
Nord e un Sud che non si limitano ad individuare geograficamente una =
divisione del mondo in aree economiche,  forti o deboli, ma insiste =
sulla coesistenza sempre pi=F9 intima tra un Nord e un Sud ageografici, =
definiti solo da grosse differenze nell'accesso ai mezzi di sussistenza =
e alla garanzia di importanti diritti universali.=20
  A livello nazionale, grazie all'adeguamento  delle politiche =
economiche e sociali alle "leggi del libero mercato"  ( WTO ) ed agli =
"aggiustamenti strutturali" all'uopo "consigliati" dalla BM e dal FMI, =
il paradigma dominante sulle scelte in materia di politica economica e =
sociale - di "tutti" i governi degli ultimi decenni - non =E8 stato lo =
"Sviluppo della societ=E0 globale" ma una "crescita",  intrinsecamente =
iniqua,  dell'economia. Un economia che si =E8 sostenuta su un'aumento =
parossistico dell'offerta di beni e servizi nonch=E8 su una cultura del =
consumo (american way of live) profusa a piene mani in un mondo che si =
va impoverendo. E l'assunzione (in pratica l'atto di fede, anzi, di =
malafede!) che lo Sviluppo economico, sociale, umano sia conseguenze =
naturale, necessit=E0 implicita della crescita e dell'estensione di =
questo modello globale. A ricordarci che non viviamo affatto nel =
migliore dei mondi possibili.  =20
  L=E0 dove le politiche degli Stati nazionali e delle Istituzioni =
sovranazionali si fossero finalizzate all'estensione dei diritti, alla =
lotta contro la povert=E0, alla ricerca e al progresso scientifico e =
tecnologico nelle direzioni capaci di migliorare "qualitativamente" =
l'esistenza di tutte le persone, senza ulteriormente intaccare le =
risorse che sono alla base della nostra stessa sussistenza, io non se se =
oggi si vivrebbe nel migliore dei mondi possibili, ma certo non stento =
ad immaginare scenari decisamente pi=F9 confortanti di quello attuale.
  Siamo sulla classica nave in mezzo all'immenso oceano: noi, tutti =
dentro, e una manciata di capitani che ci lancia verso acque sempre =
pi=F9 tempostose. In nome di una necessit=E0 superiore invocata a gran =
voce per il bene di tutti ovvero, almeno per la cronaca: la guerra al =
terrorismo globale e nazionale. Se il massimo che ci concediamo =E8 di =
correre incontro all'onda onde evitare che la nave si ribalti, non =
creeremo alternative n=E8 saremo in grado di imporrle un cambiamento di =
rotta.=20
  La guerra =E8 espressione di un sistema che ha raggiunto e superato i =
limiti di sopportazione di un mondo finito e sfinito. Da una popolazione =
umana vieppi=F9 numerosa, povera e disperata: di quella povert=E0 =
"vecchia", caratterizzata da una fame perenne, dall'impossibilit=E0 di =
accedere ai diritti essenziali e ai servizi atti a garantirli. Un =
sistema che considera questa perdita di dignit=E0 umana, comunque, come =
un prezzo necessario da pagare alla propria affermazione e al proprio =
successo. Un sistema che ha generato e genera anche nuove povert=E0: con =
l'imposizione di un modello fortemente distruttivo per il tessuto =
economico, umano e culturale di tutte le comunit=E0 che, a dispetto dei =
decantati "progressi" dell'umanit=E0, continuano a dipendere =
principalmente dalle forme cosidette "residuali" di economia. Sulle =
quali, tuttavia, =E8 basata l'esistenza e l'identit=E0 culturale di =
diversi miliardi di esseri umani. La perdita dei mezzi di sussistenza, =
dell'identit=E0 sociale, delle tradizioni, dei saperi e delle culture, =
la conseguente deriva di intere generazioni senza storia n=E8 futuro =
verso i luoghi dell'emarginazione  o dell'emigrazione, sono espressione =
del mondo cui la globalizzazione ci ha abituati. Tra le vecchie nuove =
povert=E0, quella generata dall'erosione progressiva e apparentemente =
irrefrenabile delle risorse naturali, erosione a minare la base stessa =
della sopravvivenza di ciascuno di noi. Povert=E0 anche l'indifferenza =
verso un futuro comune.=20
  La protesta contro la guerra =E8 espressione di una diffusa =
consapevolezza della "necessit=E0" di pensare criticamente la realt=E0 =
per trasformarla, attraverso politiche idealmente contrapposte a quelle =
generate dalla fede nel libero mercato.=20
  Stiamo riacquistando la capacit=E0 di immaginare nuovi mondi ma ormai =
perduti i luoghi in cui sognavano le formiche verdi, siamo obbligati a =
trasformare quello che abbiamo, nell'immediato ad impedire scelte =
politiche suicide oltre che criminali.    =20
       =20
                                                                         =
Paola Capozzi   =20


Tanto per sdrammatizzare un po': mentre Berlusconi, dichiarando: =
"l'Italia si muover=E0 nella crisi in Medio Oriente secondo le =
risoluzioni.... degli Stati Uniti" (!!!!), si lasciava sfuggire un =
"lapsus" che entrer=E0 nella storia, Bush, con sconcerto e sorpresa di =
buona parte del Parlamento, citava l'Italia tra i suoi fedeli alleati =
nella guerra contro l'Iraq. E' uno dei miracoli del nostro governo! =
Riuscire nell'impresa di scontentare contemporaneamente sia servi che =
padroni. =20

"...io sono un principe libero
e ho altrettanta autorit=E0 di fare guerra
al mondo intero quanto colui
che ha cento navi in mare."

Samuel Bellamy
(Pirata alle Antille nel VXIII secolo)


------=_NextPart_000_0085_01C2C3DD.F5D6D0C0
Content-Type: text/html;
    charset="iso-8859-1"
Content-Transfer-Encoding: quoted-printable


<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.0 Transitional//EN">
<HTML><HEAD>
<META http-equiv=3DContent-Type content=3D"text/html; =
charset=3Diso-8859-1">
<META content=3D"MSHTML 6.00.2800.1106" name=3DGENERATOR>
<STYLE></STYLE>
</HEAD>
<BODY bgColor=3D#ffffff>
<DIV><FONT face=3DArial size=3D2></FONT>&nbsp;</DIV>
<BLOCKQUOTE=20
style=3D"PADDING-RIGHT: 0px; PADDING-LEFT: 5px; MARGIN-LEFT: 5px; =
BORDER-LEFT: #000000 2px solid; MARGIN-RIGHT: 0px"><TT><FONT=20
face=3DArial size=3D2></FONT><BR>Ma c'=E8 chi si ribella. E non sono i =
popoli,&nbsp;=20
ma i loro capi che=20
=
sono<BR>colpevoli............<BR>----------------------------------------=
----------------------------<BR><BR>C'=E8=20
chi si ribella, =E8 vero. Il rifiuto della guerra - di questa poi, che =
appare=20
anche pi=F9 assurda della media - dilaga in Europa e risveglia i =
pacifisti=20
americani dal loro torpore ultratrentennale. Perfino in Giappone (e si =
stenta=20
a crederlo!) si sono avute manifestazioni di protesta contro l'attacco =

(anglo-americano?..) all'Iraq.<BR>Scendiamo in piazza per =
rappresentare un=20
diffuso dissenso e per manifestare la nostra volont=E0 di pace, intesa =
come=20
"assenza di guerra", necessaria per la&nbsp; costruzione di un mondo =
migliore.=20
Abbiamo alimentato un movimento di opinione in grado di sostenere, nel =
caso=20
peggiore di rendere pi=F9 problematiche e nel migliore di orientare, =
le scelte=20
di campo dei nostri governi. Ma la guerra contro l'Iraq si far=E0: con =
o senza=20
il nostro consenso, indipendentemente dalle risoluzioni dell'Onu,=20
l'amministrazione Bush l'ha pianificata da tempo. Non bastasse =
l'evidenza=20
delle intenzioni dichiarate a confermarlo, ci penserebbe la presenza=20
dell'esercito, gi=E0 schierato e pronto ad entrare in azione. Si =
scoperchier=E0 il=20
famoso vaso di Pandora e si scatener=E0 una tempesta prevedibile, =
altamente=20
probabile alla luce delle scelte politiche, economiche e sociali degli =
ultimi=20
decenni. La malapianta della globalizzazione neoliberista si =E8 =
alimentata, a=20
livello internazionale, di accordi e normative che garantiscono, a =
bassissimo=20
costo, un flusso continuo e molto sostenuto di materia prime, energia =
e=20
manodopera, dalle aree produttrici (povere) verso quelle in grado di=20
trasformare e consumare profittevolmente le risorse. La natura stessa=20
dell'economia neoliberista ha fatto crescere vieppi=F9 le =
disuguaglianze e i=20
privilegi, tanto nella societ=E0 globale che in quella nazionale: l=E0 =
dove lo=20
Stato si riduce gradualmente a mero esercizio del potere, se non di =
controllo=20
e repressione delle tensioni sociali che inevitabilmente generano da=20
un'eccessiva e sempre pi=F9 equamente distribuita (questa si!) =
povert=E0. <BR>In=20
un contesto in cui meno del 20% della popolazione mondiale, il cos=EC =
detto Nord=20
del mondo, si appropria di oltre l'80% delle risorse complessivamente=20
disponibili per l'intera umanit=E0, appestando il pianeta di =
inquinanti,=20
sporcizia e speculazioni finanziarie, esistono un Nord e un Sud che =
non si=20
limitano ad individuare geograficamente una divisione del mondo in =
aree=20
economiche,&nbsp; forti o deboli, ma insiste sulla coesistenza sempre =
pi=F9=20
intima tra un Nord e un Sud ageografici, definiti solo da grosse =
differenze=20
nell'accesso ai mezzi di sussistenza e alla garanzia di importanti =
diritti=20
universali. <BR>A livello nazionale, grazie all'adeguamento&nbsp; =
delle=20
politiche economiche e sociali alle "leggi del libero mercato"&nbsp; ( =
WTO )=20
ed agli "aggiustamenti strutturali" all'uopo "consigliati" dalla BM e =
dal FMI,=20
il paradigma dominante sulle scelte in materia di politica economica e =
sociale=20
- di "tutti" i governi degli ultimi decenni - non =E8 stato lo =
"Sviluppo della=20
societ=E0 globale" ma una "crescita",&nbsp; intrinsecamente =
iniqua,&nbsp;=20
dell'economia. Un economia che si =E8 sostenuta su un'aumento =
parossistico=20
dell'offerta di beni e servizi nonch=E8 su una cultura del consumo =
(american way=20
of live) profusa a piene mani in un mondo che si va impoverendo. E=20
l'assunzione (in pratica l'atto di fede, anzi, di malafede!) che lo =
Sviluppo=20
economico, sociale, umano sia conseguenze naturale, necessit=E0 =
implicita della=20
crescita e dell'estensione di questo modello globale. A ricordarci che =
non=20
viviamo affatto nel migliore dei mondi possibili.&nbsp;&nbsp; <BR>L=E0 =
dove le=20
politiche degli Stati nazionali e delle Istituzioni sovranazionali si =
fossero=20
finalizzate all'estensione dei diritti, alla lotta contro la =
povert=E0, alla=20
ricerca e al progresso scientifico e tecnologico nelle direzioni =
capaci di=20
migliorare "qualitativamente" l'esistenza di tutte le persone, senza=20
ulteriormente intaccare le risorse che sono alla base della nostra =
stessa=20
sussistenza, io non se se oggi si vivrebbe nel migliore dei mondi =
possibili,=20
ma certo non stento ad immaginare scenari decisamente pi=F9 =
confortanti di=20
quello attuale.<BR>Siamo sulla classica nave in mezzo all'immenso =
oceano: noi,=20
tutti dentro, e una manciata di capitani che ci lancia verso acque =
sempre pi=F9=20
tempostose. In nome di una necessit=E0 superiore invocata a gran voce =
per il=20
bene di tutti ovvero, almeno per la cronaca: la guerra al terrorismo =
globale e=20
nazionale. Se il massimo che ci concediamo =E8 di correre incontro =
all'onda onde=20
evitare che la nave si ribalti, non creeremo alternative n=E8 saremo =
in grado di=20
imporrle un cambiamento di rotta. <BR>La guerra =E8 espressione di un =
sistema=20
che ha raggiunto e superato i limiti di sopportazione di un mondo =
finito e=20
sfinito. Da una popolazione umana vieppi=F9 numerosa, povera e =
disperata: di=20
quella povert=E0 "vecchia", caratterizzata da una fame perenne,=20
dall'impossibilit=E0 di accedere ai diritti essenziali e ai servizi =
atti a=20
garantirli. Un sistema che considera questa perdita di dignit=E0 =
umana,=20
comunque, come un prezzo necessario da pagare alla propria =
affermazione e al=20
proprio successo. Un sistema che ha generato e genera anche nuove =
povert=E0: con=20
l'imposizione di un modello fortemente distruttivo per il tessuto =
economico,=20
umano e culturale di tutte le comunit=E0 che, a dispetto dei decantati =

"progressi" dell'umanit=E0, continuano a dipendere principalmente =
dalle forme=20
cosidette "residuali" di economia. Sulle quali, tuttavia, =E8 basata =
l'esistenza=20
e l'identit=E0 culturale di diversi miliardi di esseri umani. La =
perdita dei=20
mezzi di sussistenza, dell'identit=E0 sociale, delle tradizioni, dei =
saperi e=20
delle culture, la conseguente deriva di intere generazioni senza =
storia n=E8=20
futuro verso i luoghi dell'emarginazione&nbsp; o dell'emigrazione, =
sono=20
espressione del mondo cui la globalizzazione ci ha abituati. Tra le =
vecchie=20
nuove povert=E0, quella generata dall'erosione progressiva e =
apparentemente=20
irrefrenabile delle risorse naturali, erosione a minare la base stessa =
della=20
sopravvivenza di ciascuno di noi. Povert=E0 anche l'indifferenza verso =
un futuro=20
comune. <BR>La protesta contro la guerra =E8 espressione di una =
diffusa=20
consapevolezza della "necessit=E0" di pensare criticamente la realt=E0 =
per=20
trasformarla, attraverso politiche idealmente contrapposte a quelle =
generate=20
dalla fede nel libero mercato. <BR>Stiamo riacquistando la capacit=E0 =
di=20
immaginare nuovi mondi ma ormai perduti i luoghi in cui sognavano le =
formiche=20
verdi, siamo obbligati a trasformare quello che abbiamo, =
nell'immediato ad=20
impedire scelte politiche suicide oltre che =
criminali.&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;=20
<BR>&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;=20
=
<BR>&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nb=
sp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbs=
p;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp=
;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;=
&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&=
nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;=20
Paola Capozzi&nbsp;&nbsp;&nbsp; <BR><BR>Tanto per sdrammatizzare un =
po':=20
mentre Berlusconi, dichiarando: "l'Italia si muover=E0 nella crisi in =
Medio=20
Oriente secondo le risoluzioni.... degli Stati Uniti" (!!!!), si =
lasciava=20
sfuggire un "lapsus" che entrer=E0 nella storia, Bush, con sconcerto e =
sorpresa=20
di buona parte del Parlamento, citava l'Italia tra i suoi fedeli =
alleati nella=20
guerra contro l'Iraq. E' uno dei miracoli del nostro governo! Riuscire =

nell'impresa di scontentare contemporaneamente sia servi che&nbsp;=20
padroni.&nbsp; <BR><BR>"...io sono un principe libero<BR>e ho =
altrettanta=20
autorit=E0 di fare guerra<BR>al mondo intero quanto colui<BR>che ha =
cento navi=20
in mare."<BR><BR>Samuel Bellamy<BR>(Pirata alle Antille nel VXIII=20
secolo)<BR><BR></TT></BLOCKQUOTE></BODY></HTML>

------=_NextPart_000_0085_01C2C3DD.F5D6D0C0--