Certo, farsi beccare come 1 pollo qualunque, prendercele, denunciare,
comprare carta bollata, farsi accompagnare da "madama" in ospedale...
X quanto mi riguarda, sono sereno: mai presa 1 lira da me x concerti o
diski!
sempre dal "Mattino"
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VIALE AUGUSTO, L'ARTISTA RIENTRAVA A CASA DOPO UNA GIORNATA IN SALA DI
REGISTRAZIONE
Bennato reagisce al rapinatore, cade e si ferisce
Colluttazione con un malvivente: contusione al braccio. Il bottino: la Bmw,
le armoniche e i provini
La città violenta non rispetta nessuno, neppure i suoi figli illustri. L'
ultima vittima della violenza metropolitana che avvolge sempre più Napoli è
Edoardo Bennato. Il cantautore, l'altra sera, è stato rapinato. Era in viale
Augusto, a Fuorigrotta, a poca distanza da Bagnoli, il suo quartiere, il
quartiere dove vive. Sulla dinamica della rapina, sono in corso indagini.
Indaga la polizia. Bennato, nel tentativo di difendersi, è rimasto anche
ferito, lievemente, a un braccio. Ma il vero colpo, per il cantautore, è
piuttosto un altro. Nella vettura che gli è stata portata via dal rapinatore
c'era uno zainetto, uno zainetto che il cantautore porta sempre con sè, al
cui interno c'erano alcuni provini, i documenti, le armoniche e quattro paia
di occhiali da sole, occhiali ai quali Bennato è particolarmente
affezionato, ad un paio soprattutto, acquistato a Madrid. Ieri, il
cantautore è stato a lungo impegnato in sala di registrazione. Nessun
commento sulla rapina, ma chi gli è stato vicino per l'intera giornata lo ha
descritto molto arrabbiato, dispiaciuto, deluso per quanto successo.
Sono le 21,30 di mercoledì. Piove. Bennato ha da poco lasciato l'home studio
di Gigi Di Rienzo (un produttore napoletano) al Parco Margherita presso il
quale sta facendo alcuni provini. Si dirige verso casa, verso Bagnoli.
Imbocca il tunnel di Piedigrotta, percorre strade che tante volte percorre,
strade che gli sono familiari. Si sente sicuro, tranquillo, del resto è
abituato a muoversi di notte. A Fuorigrotta, in viale Augusto, si ferma a un
'edicola, una delle poche ancora aperte a quell'ora, per acquistare i
giornali. L'auto sulla quale il cantautore viaggia, una Bmw presa a noleggio
alla Maggiore, è ferma, accostata al marciapiede. All'improvviso, nel buio
della notte, da una traversa spunta un giovane. Ha il volto scoperto, si
avvicina al cantautore. Le sue intenzione non sono buone, non è lì per
chiedergli un autografo, forse neppure riconosce Bennato. Il suo obiettivo,
sembra subito chiaro, è la Bmw, probabile che per avere l'auto abbia anche
seguito il cantautore. «Dammi le chiavi, dammi l'auto, fai presto, muoviti»,
lo minaccia il malvivente, pare disarmato.
Bennato non è disposto a cedere, si dimena, si difende, lotta con il
malvivente. Ma questi, dopo averlo strattonato, salta sulla Bmw, la mette in
moto e scappa via a tutta velocità facendo perdere le proprie tracce.
Inutili saranno i primi posti di blocco effettuati per intercettare la
vettura. Il cantautore, scosso, indolenzito, sporge denuncia alla polizia,
poi, alle prese con un forte dolore al braccio, decide di farsi visitare.
Gli stessi agenti di polizia lo acccompagnano al pronto soccorso. Nulla di
grave, solo una forte contusione. Più male, fa la ferita morale.
re.cro.