>From: "Tuula Haapiainen" <Cyberscript@???>
>Marina, ma perché vuoi "salvare" i maschi - come genere - lì dove non
>possono essere salvati?
Non ambisco, ti assicuro, a nessuna salvezza.
Per associazione, ne concludo di essere sottoposto in quanto genere, alla
tua personale "dannazione"...
Marina operava una analisi condivisibilissima affermando che la morte e in
particolare come lei sottolineava la violenza all'interno dell'istituzione
"famiglia" è distribuita copiosamente e in ampio senso di comune receprocità
tra moglie e marito, tra fratello e sorella.
Il numero delle donne assassinate dai loro uomini è
>spaventosamente alto in tutto il mondo. Non bisogna mistificare questo
>dato.
Nessuno mistifica un bel nulla. Il dato è confermato in tutta la sua
crudezza, quello che tralasci è che il numero degli uomini assassinati dalla
propria moglie segue a ruota e di conseguenza, capisci bene, tutto il tuo
"impianto accusatorio di genere" cede sotto il peso di questo assunto.
>D'altra parte, nessun uomo pacifico con la sua donna, ne deve essee
>accusato, solo perché è di sesso maschile..
Ringraziamo della magnanimità...
> Tanto, io per questo sono divorziata, e non mi sposerei mai più, venisse
>l'uomo più bello e santo di questo mondo a chiedermelo.. e neanche se mi
>innamorassi io alla follia di qualche fortunato..perché svanirebbe tutto
>col
>tempo.con la convivenza, senza anche il matrimonio....
>E' la convivenza..che fa acqua..
>tuula
Quindi cosa proponi? L'abrogazione dell'uomo?
Ivan Settantasette
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