[Cerchio] Re: [libertari] silenzi

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Autore: clochard
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Oggetto: [Cerchio] Re: [libertari] silenzi
Sottoscrivo ogni tua parola.
Preciso ke, pur svoltasi in 1 buco desolato, la mia "militanza" nn ha mai
amato la "grande politica". 16enne, mi gingillavo a tracciare stelle a 5
punte sui tavoli dei pallosissimi intergruppi. Andavo ad orinare sulla
saracinesca del pdup...
Mi apparivano muffi personaggi come Manconi o Langer(quest'ultimo con
l'attenuante del suicidio, ke nn potevo prevedere), ke, pure, mi
corteggiavano molto come "carne da militanza" ed erano abili nel farmi
sentire coccolato e valorizzato.
Al contrario, sempre ho cercato di stare (ma anke la mia collocazione
sociale e di "ragazzo ke aveva già litigato con "questa vita") dentro la
"composizione di classe", ke vedeva l'esaurimento della conflittualità
operaia e l'estendersi di 1 vastissimo proletariato giovanile, addirittura
in anticipo sulle mutazioni nazionali.
I figli delle maestranze delle mitike acciaierie nn entravano + in fabbrica,
in parte x rifiuto ma anke xké nn c'era + posto. E si buttavano in massa
sulle droghe, sui viaggi, sulle controculture, sui nuovi movimenti.
Già questo era attingere 1 piano materiale, di rivoluzione molecolare.
Ricordo ke alle manifestazioni nazionali, ragazzi di quartiere ke erano
saliti sul pulmann soprattutto x svoltare 1 pomeriggio - anke se nn ignari
della partita, soprattutto il 12 marzo '77 - manifestavano i comportamenti +
radicali: ottimo spunto x 1 riflessione sulla nn violenza!!! Spesso questo
(la condotta dei casseurs o dei black blok nei cortei, +
recentemente)spiazza i gruppi organizzati, anke disposti a misurarsi con
tale piano (e meglio equipaggiati!), e riporta al centro dell'attenzione, x
ki sappia vedere, la rivolta di ki vede ogni strada kiusa e solo 1 presente,
x nn parlare di 1 futuro, di merda.
Anke durante gli anni bui preferimmo evitare di alimentare illusioni e
comunità fittizie: i compagni duri e puri aggregati intorno a 1 collettivo,
alla memoria, all'identità, a 1 radio di movimento.
Eppure altri vollero percorrere tale strada: nei primi anni '80 nn si
contano le "radio Mara", con tutto il rispetto x la irriducibile compagna!
Ma a cosa sarebbe servito "aggregare tali vekki e nuovi miltanti" se nn a
prenderli in giro, a costruirci 1 giocattolo in cui, magari, trovare
ragazze? La diaspora sarebbe solo stata rinviata, o fatta confluire, in base
allo stesso paradigma, in Rifondazione, nella mozione di minoranza, a fare
lavoro di testimonianza, nei secoli dei secoli...
A noi nn è andata meglio, abbiamo verificato sul campo l'impossibilità di
praticare 1 mediazione proficua (percorso riproposto dai tutù, rispetto ai
quali nn nascondo la comune matrice e formazione) con le istituzioni locali,
in assenza di 1 rapporto di forze sigificativo. Facendo markette si può
andare avanti qualke anno e anke realizzare cose egregie (l'affidamento al
servizio sociale attraverso le nostre coop era 1 pakkia, altro ke rilancio
del controllo!), ma poi i nodi vengono al pettine. Noi siamo i fiori
all'okkiello da esibire nei convegni o alle feste dell'Unità, ma si pratica
internamento coatto nelle comunità di don Gelmini, il proibizionismo +
bigotto sulle droghe, il divieto alle farmacie di vendere siringhe sterili,
falcidiando 1 intera generazione, insomma, 1 politica alla
Blair...Esperimento fallito!
E tuttavia, se abbiamo fatto markette, nn le abbiamo fatte a prezzi
(salariali x noi, di conquiste x la composizione di classe) stracciati. E
sempre con il culo nostro, mai con quello dei giovani proletari.
Mi sembra questa la differenza dirimente rispetto ai "centri sociali buoni".
Nn a caso il nostro lo abbiamo kiuso!
Mi sono lasciato andare all'autobiografismo. Potreste legittimamente
rispondere "e ki se ne frega?".
Ma con questo racconto voglio sottolineare la cogenza della visione di
Pkrainer.
Ke poi - nn volermene: è 1 modo x rafforzarla, nn x banalizzarla - è la
stessa di Gasparazzo, dell'operaio dequalificato, nomade, criminalizzato dal
sindacato e dalla sinistra storica, in rotta con il lavoro, ke, dai moti di
genova del '60 alla metà dei '70, sarà il protagonista del + lungo e intenso
ciclo di lotte in occidente. E lo sarà secondo una concezione del Politico
ben diversa da quella imposta dai dirigenti crocian-gramsciani o stalinisti,
ma in ultima analisi simile alla tua.
Nn è 1 mero dibattito storiografico. I movimenti attuali sono lacerati dalle
stesse, opposte tensioni. E, se nn vogliamo essere ipocriti, ancora +
inquinati dal Politico borghese e dal suo scimmiottamento "di base".
Occorrerà fare molta strada...

con affetto

enrico






----- Original Message -----
From: "Pkrainer" <pkrainer@???>
To: <libertari@???>; <nihil@???>;
<cerchio@???>; <movimento@???>; "El Paso Mailing List"
<pasica@???>
Sent: Friday, January 24, 2003 12:08 AM
Subject: [libertari] silenzi


> Noto con disappunto che, mentre ogni minima azione politica, violenta o

non
> violenta, purché contenga un messaggio e rinvii a un programma, incontra
> attenzione spropositata, inviti alla solidarietà, entusiasmi ed

esaltazioni,
> un'azione davvero radicale e libertaria, quella di quel ragazzo che ha
> aperto il fuoco su chi intendeva sfrattarlo, e ha fatto poi saltare
> l'alloggio, liberandoci dell'esistenza di un funzionario che si era

distinto
> al G8 di Genova (certo lui non poteva saperlo, ma questo dimostra che le
> azioni ispirate portano con sé conseguenze mirabili anche aldilà degli
> iniziali propositi), e che oggi é stato condannato dai giudici di Milano,
> quelli di Resistere resistere resistere, a 15 anni di carcere, ecco, su di
> lui, neppure una parola.
> Quando parlo dei passi avanti del movimento reale che valgono più di cento
> programmi, é a queste cose che mi riferisco; a coloro che abbandonano casa

e
> lavoro, che distruggono famiglie e opifici, che smettono di obbedire, di
> pagare, di lavorare, di comprare, di vendere
> Nessuno si é interessato di quelle simpatiche giovani che hanno liquidato
> una sordida educatrice e suora, e che adesso si vorrebbe rinchiudere come
> pazze; mentre chi bacia gli anelli e i cordoni, si genuflette davanti a
> tutti gli altari, compresi quelli autogestiti tipo piazza Alimonda,

sventola
> bandiere di tutte le tinte, si esprime coralmente come un abbrutito,

quello
> é il movimento. Mentre si pigola che un altro mondo é possibile, c'è chi
> segnala che é possibile mandare i pezzi di merda all'altro mondo
>
>
> sito della lista:
> http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/files/sito/index.htm
>
>
>
>
>
> L'utilizzo, da parte tua, di Yahoo! Gruppi è soggetto alle

http://it.docs.yahoo.com/info/utos.html
>
>
>