[Cerchio] brutti tempi

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Autore: clochard
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Oggetto: [Cerchio] brutti tempi
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Brutti,ma davvero brutti tempi quelli in cui si può guardare al vaticano
come punto di riferimento rispetto a cose ke sono (o dovrebbero essere) al
centro delle nostre preoccupazioni.
Tra la "clemenza" cristiana e la nostra volontà di distruzione del carcere
c'è ovviamente lo stesso rapporto che corre tra "dottrina sociale" della
kiesa e Lotta di classe, o insubordinazione contro lavoro e stato.
Mah, mi son messo a fare rassegne stampa.
A giorni peggio ke alterni, di fatto. Spero ke mi passi :))





            Le critiche affidate all'«Osservatore Romano». I Ds d'accordo.
La Lega: è catastrofismo. E An si divide



      Indulto bocciato, l'amarezza del Vaticano


      «Una presa in giro». Fini: non mi dispiace che sia andata così. Casini
garantisce: l'indultino si farà



      ROMA - «Un'amara presa in giro». Il Vaticano commenta così il «brutto
epilogo» delle discussioni sul gesto di clemenza invocato dal Papa. Dopo due
mesi di discussioni, scrive L'Osservatore Romano , sembra tramontare anche l
'"indultino": il provvedimento che sospende la pena, senza cancellarla come
fa l'indulto, e senza estinguere il reato come fa l'amnistia. E «non sono
chiare e forse nemmeno limpide» le ragioni «politiche» dell'ennesimo rinvio,
sottolinea il foglio della Santa Sede. Una presa di posizione dura, che
arriva all'indomani della spaccatura tra Forza Italia, Lega e An. Nel giorno
in cui si scopre che un altro detenuto, di 25 anni, si è suicidato nel
carcere cagliaritano di Buoncammino. Il terzo in tre mesi. La strigliata del
Vaticano genera un'immediata risposta dalle forze politiche. La Lega parla
di «visione catastrofista»: l'indultino, sottolinea il capogruppo Alessandro
Cè, si farà. Il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, garantisce
«tempi certi», ovvero la data del 4 febbraio, per il voto finale sull'
indultino. «Io non posso influenzare le scelte del Parlamento» sottolinea
«qualsiasi atto ulteriore che io facessi sarebbe improprio». Il ministro
centrista per i Rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi, respinge le
«critiche generalizzate» de L'Osservatore Romano . E replica: «Ogni
parlamentare risponderà alla sua coscienza e agli elettori». Una «libertà di
coscienza» che verrà lasciata a tutti, ribadisce anche il leader di An,
Gianfranco Fini. Specificando però di non essere «affatto dispiaciuto che
pare non si faccia nè indulto nè amnistia».
      Gianni Alemanno, ministro per le Politiche agricole di An, tenta una
mediazione. E, sottolineando di condividere le posizioni della Chiesa,
suggerisce una «pausa di riflessione nella maggioranza sui temi della
giustizia per ritrovare un punto di riferimento e chiarire le posizioni dei
diversi gruppi politici». Un invito alla coesione giunge da Marco Follini
(Udc): «Spesso ho opinioni critiche, ma mi adopero sempre perchè la
coalizione sia unita - rimarca - comunque si fa l'indultino, è un passetto
nella direzione giusta». Ma per Mirko Tremaglia, ministro per gli Italiani
nel mondo, «vi sono dei punti fermi oltre i quali non si può andare: non può
venire meno la certezza della pena».
      Ad applaudire il Vaticano è l'intera sinistra: «Condivido l'amarezza e
condivido il giudizio», commenta la ds Anna Finocchiaro. E Pierluigi
Castagnetti, presidente dei deputati della Margherita, chiede al Vaticano di
«fare i nomi» dei partiti che osteggiano la clemenza.
      Intanto si torna a parlare di amnistia. Lo ha fatto per prima Forza
Italia, giovedì, in commissione giustizia, ponendola come condizione per
concedere un sì all'indulto. E la reazione di An e Lega è stata «no» su
tutta la linea. Ieri le posizioni erano molto più fluide. La Lega ha
annunciato che sarebbe favorevole all'amnistia: purché sia di tipo
«storico». Luca Volontè indica un percorso: prima l'indultino, poi l'
abbassamento del quorum per indulto e amnistia, infine la commissione
Tangentopoli. E, citando Togliatti e De Gasperi, invita a far capire che
«uno Stato forte in tutte le democrazie è anche capace di un gesto di
bontà».


      Virginia Piccolillo



      Politica




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